Incontri sgradevoli;

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1 Settembre 1995

Il baule era talmente pesante che mi stavo seriamente pentendo di aver messo tutti quei cappotti e tutte quelle scarpe.
Fred aveva proposto di darmi una mano, ma dopo quello che era successo la sera prima non avevo intenzione di dover stare più di cinque minuti attaccata a lui.
Stavo quasi per dimenticare il regalo di Daphne che avevo stranamente ritrovato sul mio letto anche se ricordavo di averlo infilanto in borsa la sera precedente.

Salem aveva ben deciso di non voler stare nella sua gabbietta, infatti questa mattina appena l'avevo aperta, lei era letteralmente schizzata via dalla camera. Hermione e Ginny avevano cercato invano di acchiapparla e per non farsi prendere si era arrampicata su uno degli scaffali in cucina soffiando a chiunque le si avvicinasse. Fortunatamente Kreacher era riuscito ad afferrarla e riportarla da me, costringendola nella gabbia con un incantesimo di immobilizzazione.

Ora era decisamente arrabbiata, appena cercavo di accarezzarle il muso attraverso le sbarre mi graffiava o mostrava i denti. Araclito invece era partito sta mattina, diretto a casa a portare i due regali delle bambine e una lettera che confermava la mia partenza a Hogwarts. Sicuramente sarebbe tornato tra qualche settimana con loro notizie o con un nuovo maglione fatto a mano da zia Felicité, dovevo ammettere che erano meno orrendi di quelli di Molly, ma decisamente molto più scomodi da portare.

Le persone affollavano il binario, spingendo a destra e sinistra noi poveri studenti che non riuscivamo a raccapezzarci tra bauli e gabbie.
Salutai Hermione, Ron e Harry e mi diressi verso la carrozza che solitamente era occupata dai serpeverde. Non vedevo l'ora di incontrare i miei amici, non avevo avuto loro notizie durante l'estate e mi mancavano terribilmente.

Cercai di sollevare il peso che mi trascinavo dietro ma senza successo, avrei di certo cominciato a fare qualche flessione associata alla corsa poiché ero più debole di un bambino.

D'un tratto venni spinta di lato per permettere il passaggio se nonché a quel serpente di Malfoy. «Che piacere rivederti Mckinnon, ti aiuterei quasi ma sai non vorrei che qualcuno pensasse che ci conosciamo.» il suo tono acido mi fece ribollire il sangue nelle vene.

«Sai che scandalo Draco?» rise isterica la Parkinson. «Forse a lei farebbe comodo un po' di elevazione sociale.» mi passò di fianco con quella faccia da maiale, che voglia di ficcarle le nocche su quel musetto.

«Che c'è Malfoy? Sta mattina la mamma ti ha dato il biberon con il latte avariato?» il suo ghignò si tramutò in una smorfia quasi disgustata.
«Pansy tu invece non hai neanche bisogno di essere insultata, quel taglio di capelli a scodella parla da se.»

«Come osi-» cominciò con quella voce stridula.

«Non siamo neanche arrivati.» disse Blaise prendendo posto a fianco a me e seguito da Daphne. «È il primo giorno e già fai lo stronzo Draco?»

«Patetici.» commentò quest'ultimo sparendo in uno degli scompartimenti trascinando con se Pansy che sculettava dietro di lui.

«Qual è il suo problema?» chiesi visibilmente irritata mentre Blaise mi aiutava con il baule.

Riuscimmo finalmente a caricarlo sul treno e a cercare uno scompartimento vuoto. Dopo qualche minuto ne trovammo uno, non che lo fosse completamente a causa di Tiger e Goyle pesantemente addormentati, ma era decisamente meglio di stare con quelli del primo anno che ti fissavano di sottecchi.

«Finalmente posso abbracciarti!» esclamò Daphne stringendomi tra le sue braccia.

Nell'arco di due giorni avevo ricevuto davvero troppo affetto, probabilmente mi sarebbero bastati fino alla fine dell'anno. «Dio quanto sei rigida!» borbottò come di suo solito dandomi un leggero scappellotto sulla testa.

𝒟𝒾𝒶𝓂𝑜𝓃𝒹 𝐸𝓎𝑒𝓈 //𝒟𝓇𝒶𝒸𝑜 𝑀𝒶𝓁𝒻𝑜𝓎\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora