Situazioni imbarazzanti;

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12 Novembre 1995

La gonna che avevo indossato quella mattina sfregava terribilmente sulle mie gambe provocandomi un evidente fastidio.
Lisciai il tessuto e sistemai di poco le calze nere, alzandole verso di me ed eliminando un odioso pallino che si era formato con il tessuto.

I tremanici di scopa era pieno di ragazzi dal quinto anno in su, fortunatamente non serviva più un permesso per andare a Hogsmade. I posti affollati non erano di certo il mio preferito. Il nostro tavolo era abbastanza appartato come al solito, Blaise e Daphne sedevano di fronte a me mentre Tracey e Theo si trovavano alla mia destra e la mia sinistra.

Avevo lasciato il meglio per ultimo, poiché Astoria Greengrass era a capo tavola con la testa china sulle mani che ormai si stava torturando da mezz'ora. Appena mi aveva vista il suo volto era diventato di un rosso talmente vivo che probabilmente se non avesse inventato la scusa del freddo, tutti avrebbero capito che sapevo qualcosa che non dovevo sapere. Un bacio sulla guancia veloce e subito era volata via, cercando di mettersi il più lontano possibile da me.

Immediatamente notai anche come il collo alto del maglione mi infastidisse, probabilmente erano tutti i piccoli fili brillantinati che mi irritavano la pelle.

In realtà era quella situazione ad essere un tantino imbarazzante, non mi piaceva stare tra le coppie e per questo motivo avevo chiesto a Fred di venire con me.
«Ai tuoi amici non piaccio.» aveva detto acido la sera prima storcendo il naso. «Lo dici solo perché ti annoi.» sbuffai io innervosendomi.
«Si forse mi annoio, ci sono gli allenamenti. Ho più voglia di andare sulla scopa, che passare una giornata chiuso in un bar con te.» dopo quello ero andata via sbattendo la porta del suo dormitorio, non si era preoccupato di seguirmi.

«Smettila di pensarci.» mi disse Daphne afferrandomi la mano.

Scossi la testa e sorrisi, non mi andava di rovinare una giornata a causa sua. Ultimamente era molto scontroso, lui e George stavano mettendo in atto alcune cose per il loro negozio che mi aveva fatto anche provare. Ogni faccia un tantino più strana delle altre lo faceva fumare come un treno a vapore, la settimana scorsa avevamo litigato per questo motivo.

«Ecco a voi.» Rosmerta posò le burrobirre sul tavolo facendo attenzione a non rovesciarle.

Afferrai la mia e subito la portai alla bocca assaporandone il gusto dolce e frizzante. «Vacci piano tigre.» commentò Theo sorseggiando lentamente la sua.

«Si lo so.» sbottai posando poco delicatamente il bicchiere.

«Parlando seriamente.» cominciò Daphne ridacchiando. «Il giorno dopo Natale darò una festa a casa mia.» afferrò degli inviti dalla sua borsa griffata e li distribuì.

Il biglietto era molto sgargiante come al solito, rosa antico con inserti d'oro e una scrittura molto principesca, proprio come lei. «Se qualcuno di voi si stesse chiedendo perché-»

«Perché è il tuo compleanno?» terminai la sua frase.

«Volevo che indovinassero loro Eve!» mi sgridò mettendo su un broncio.

«Io stavo per dirlo.» affermò Blaise facendo roteare gli occhi alla bionda.

La porta del locale si aprì sbattendo violentemente e una folata di vento gelido mi colpì in pieno il viso facendomi pentire di essere uscita. Pansy e Draco entrarono mano nella mano, il biondo sembrava un tantino scocciato, mentre la ragazza quasi saltellava al suo fianco. Sembrava che si fossero messi d'accordo per vestirsi, lui indossava dei pantaloni poco formali neri e una maglia a collo alto verde scuro, simile a quello delle nostre divise, mentre lei un maglione a vestito lungo al ginocchio nero, ma stivali alti con piccoli inserti di verde smeraldo.

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