Capitolo 14

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Il quinjet ci porta fino a fuori Chicago in meno di un'ora, durante la quale c'è quasi un silenzio tombale.
Qualche minuto prima di arrivare chiedo a Bucky di tenere la mia pistola e lui la mette in una tasca, la conversazione termina li.
Atterriamo in un grande parcheggio deserto a parte per tre limousine, Daisy sale sulla prima, io e Bucky in quella centrale e Sharon nell'ultima, non prima di avere messo tutti un'auricolare per comunicare con gli altri.
Sam sale in volo e ognuno si mette al proprio posto.
Nella limousine Bucky si siede davanti a me e non smette un attimo di fissarmi, nonostante io guardi fuori dal finestrino.
Successivamente lo vedo con la coda dell'occhio scuotere la testa e guardare fuori dal finestrino.
Pochi minuti dopo la macchina si ferma.
<<Avanti signora Del Gray>> dice Bucky porgendomi una mano per farmi uscire
<<Non ho un'anello, non sarebbe un po' sospetto?>> domando quando siamo fuori dalla limousine.
<<Oh giusto>> dice in soprappensiero per poi tirare fuori un anello giusto della mia misura con un piccolo brillante, è davvero magnifico, anche se semplice.
Me lo infila velocemente al dito e poi mi sorride, faccio un profondo respiro e ci avviamo all'entrata.
<<Signori>> dice l'uomo all'entrata
<<Cognome?>> domanda cortese
<<Sono Geremia Del Gray e lei è la mia fidanzata>> sorride Bucky stringendo poco di più il braccio metallico intorno alla mia schiena.
<<Benvenuti, se volete procedere il buffet, il rinfresco e la pista da ballo sono da quella parte. L'asta si terrà alle 21>> dice cortesemente l'uomo
<<Magnifico>> dice Bucky, come se mentire fosse la cosa più facile da fare per lui.
<<Stai tranquilla, era solo il buttafuori>> mi dice all'orecchio allentando un po' la presa, ma comunque tenendomi vicino a se. Mi sale un brivido per la sua vicinanza e per come mi ha sussurrato, ma cerco di rimanere concentrata
<<Sono tranquillissima>> sorrido falsamente mentre avanziamo verso la sala
<<Sei un fascio di nervi Blare, rilassati>> mi sussurra ancora mentre entriamo nella Sala.
È enorme, c'è un piano bar fantastico sulla sinistra a cui servono almeno cinque camerieri, la stanza è già colma di gente, donne con vestiti bellissimi con scarpe e borse costose.
Un bellissimo lampadario troneggia sopra le nostre teste e sopra la pista da ballo, mentre a destra c'è una sala con tante sedie per l'asta, sopra di essa c'è un balcone con una porta centrale, al balcone si accede con un ascensore mascherato molto bene o con delle scale poste ai lati della lunga parete.
Alcune persone conversano sul balcone con dei bicchieri di champagne come quelli nella Sala.
Noto il lucente abito di Daisy in mezzo agli invitati e un po' mi tranquillizzo.
Bucky si sporge verso di me come a volermi parlare
<<I capi si dovranno incontrare fra poco tempo, l'asta delle 21 è probabilmente un diversivo.
C'è un piano superiore, un balcone che si affaccia nella stanza, c'è una stanza chiusa, sarà da lì che accederanno. Sam, avvisaci se delle macchie di calore entrano li>> dice Bucky a Sam tramite l'auricolare, per poi farmi un sorriso, per sta sera lui è il mio fidanzato e ci dobbiamo comportare come una coppia.
<<Non ti ho ancora detto che sei bellissima?>> domanda lui iniziando a camminare tra le persone.
<<Il tuo fissarmi in auto senza ritegno me l'ha già detto>> sorrido falsamente mentre un cameriere si avvicina porgendoci dello champagne, vedo il sorriso di Bucky accompagnato dalla sua risata cristallina, non posso fare altro che sorridere mentre accetto volentieri un bicchiere di champagne
<<Non volevo essere scortese. Anche tu stai bene>> dico dopo avere mandato giù metà del bicchiere.
<<Se ci chiedono qualcosa? Io non so mentire bene>> sussurro in panico, non avevo minimamente pensato alla storia di copertura, come se qualcuno mi lèggesse nel pensiero, Bucky non fa in tempo a dirmi niente, mentre si avvicinano a noi due coppie non troppo anziane.
<<Buonasera, anche voi qui per l'asta?>> domanda la donna sulla sinistra, ha un abito sopra al ginocchio di un rosa confetto, con il marito presumo, dall'anello da quaranta carati minimo che porta alla mano sinistra. L'altra donna indossa un abito blu notte abbinato allo smoking blu del marito.
<<Ovviamente>> fa un sorriso caloroso Bucky
<<Abbiamo sentito che c'è un quadro del '900, amiamo lo stile dell'epoca>> dice Bucky, non so di cosa stia parlando, non mi ricordo nessun pittore famoso del '900 scavo nella mente i ricordi degli anni del liceo in cerca di un autore, uno straccio di nome, ma niente, il vuoto assoluto.
<<Si, davvero delizioso, signor...?>> domanda la donna con l'abito in blu
<<Del Gray Geremia e lei è la mia fidanzata Tylor>> dice Bucky, Tylor, non mi piace neanche questo nome, faccio un sorriso per mascherare il mio nervosismo.
<<Lieta di conoscervi...?>> dico
<<Ariana Stewart e mio marito Jonathan>> dice la donna in rosa
<<Edward e Jessie Hale>> dice il marito della donna in blu.
<<Raccontateci, da quanto vi conoscete?>> domanda Ariana, vedo Bucky leggermente impreparato alla domanda
<<Oh, non da molto, ma è stato amore a prima vista. Un bel ragazzo ricco, sapete, una cosa tira l'altra>> mento, non sapevo di saper mentire così spontaneamente.
Tutti scoppiano in un'educata risata, tra un po' vomito con tutti questi snob intorno.
<<Vieni, ti presentiamo una nostra amica>> dice Jessie agguantandomi una mano.
Lancio un occhiata a Bucky velocemente che annuisce impercettibilmente, non possiamo fare altro che separarci.
L'amica di Jessie non faceva che parlare, principalmente di se stessa e di suo marito, ma poi ha iniziato ad attaccarmi con tantissime domande a cui ho risposto come ho potuto.
Non so quanto tempo dopo ci imbattiamo in Daisy, che probabilmente mi è venuta a salvare.
<<Io ho bisogno di qualcosa di più forte>> afferma Daisy, io la guardo e lei con gli occhi accenna al piano bar
<<Già, anch'io>> dico e fortunatamente ci stacchiamo dal gruppo delle donne.
<<Grazie al cielo mi hai slavata>> sussurro quando arriviamo al bar
<<Scoperto niente?>> domanda io scuoto la testa.
Riusciamo a stare tranquille un'altra manciata di minuti, poi Ariana e Jessie ci riportano dalle loro amiche per chiacchierare.
Quando penso che la testa mi stia per esplodere e la bocca per rompersi da tutti i falsi sorrisi si avvicina Bucky
<<Scusate signore, posso rubarvi Tylor per un ballo?>> domanda e tutte le donne lo guardano dall'alto in basso spogliandolo con gli occhi
<<Certo>> dice con voce acuta appartenente ad un'amica di Ariana.
Prende la mia mano e mi porta verso la pista da ballo non prima di avere sentito diversi complimenti per Bucky come "che tenero" o "lui si che è un gentil'uomo" o "che bell'uomo".
<<Mi hai salvato la vita>> sospiro, lui sorride e si affretta a mettere il braccio metallico sulla mia schiena tirandomi a se e prendendo l'altra mia mano e facendola intrecciare con la sua, mentre io appoggio l'altra sulla sua spalla.
<<Non ballo dal 1945, cercherò di non fare disastri>> mi dice guardandomi negli occhi
<<Io non l'ho mai fatto, quindi se mai devo essere io a stare attenta a non pestarti i piedi>> sorrido e lui fa lo stesso, ma non è più un sorriso malinconico come alcune settimane fa, no, è un sorriso genuino e spensierato.
Restiamo a fissarci per molto tempo volteggiando per la stanza per tutta la canzone.
Poi la musica cambia e Bucky alza la testa, è iniziato un lento ma sul suo viso non c'è più il sorriso di prima.
<<Cosa succede?>> sussurro, lui riporta lo sguardo nel mio, lentamente mi porta la mano vicino al suo collo e poi mette la sua dietro la mia schiena.
Successivamente si guarda ancora intorno
<<Ci sono due uomini dietro>> dice impassibile, mi inizia a battere velocemente il cuore, ci hanno scoperto?
<<Fammi fare una giravolta>> dico lui mi guarda confuso ma fa come ho detto.
Vedo i due uomini e almeno altri tre sparsi per la stanza, mentre altri due sono alle spalle di Bucky.
<<Sono in dieci se non di più>> sussurra Sharon all'auricolare
<<Merda>> impreco

The Elementary Witch || Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora