<<Non voglio spaventarti, volevo solo avvertirti, Zemo è pericoloso. È riuscito a dividere gli Avengers e non solo>> dice, io aspetto, vuole dirmi qualcosa e sta cercando le parole.
<<Dopo avere quasi ucciso Steve, durante la mia missione per l'Hydra ero sparito dalla circolazione, volevo condurre una vita normale, per quello che potevo. Poi Steve mi ha trovato e mi voleva mettere in salvo, tutti mi stavano cercando, ero il responsabile per loro, mi avevano registrato le telecamere. Ma io ero a Bucharest, non avevo fatto niente.
Il governo ci prese e Zemo riuscì ad arrivare a me. Attivò il Soldato d'Inverno, nella mia testa c'era ancora l'Hydra anche se io volevo essere normale.
Sono stato io la causa di tutto. Zemo ha usato me per fare dividere gli Avengers>> dice Bucky, la voce si è abbassata alla fine. Ma non è ancora tutto, lo sento e non lo interrompo perché so che mi dirà tutto con il suo tempo.
<<Quando ero il Soldato d'Inverno ho fatto tante cose, ho ucciso tante persone e mi ricordo di ognuna di loro e ogni giorno mi sento in colpa>> dice, con la voce ridotta quasi ad un sussurro.
<<Zemo scoprì che io avevo ucciso Howard, Howard Stark, il padre di Tony. Usò questa informazione contro di me, e Steve decise di difendere me>> conclude, con gli occhi bassi, non dico niente, lo abbraccio soltanto.
Di certo non ha bisogno di qualcuno che gli dica cosa è giusto e cosa è sbagliato, non gli serve qualcuno che si scusi, gli serve qualcuno e basta, che c'è, io così faccio.
Sciogliamo l'abbraccio e poi gli prendo il viso tra le mani
<<Non ci sono parole per farti sentire meglio, sappi solo che io sono sempre al tuo fianco>> sussurro, ci guardiamo negli occhi.
Lo tiro verso di me e faccio scontrare le nostre labbra in un bacio.
Lui passa una mano tra i miei capelli, per poi accarezzarmi la guancia.
Ci stacchiamo per riprendere fiato
<<Non...>> inizia ma io lo interrompo
<<Non faremo niente che tu non voglia fare>> gli dico per poi fare un sorriso
<<Resta qui per la notte. Niente di più>> sussurro e lui sorridendo si sdraia sul letto e io accanto a lui.
Abbiamo parlato per un po' e poi io devo essere crollata, ero molto stanca.Mi sveglio nel letto da sola, faccio un leggero sorriso e guardo l'ora, sono quasi le undici.
Mi cambio e vado verso la cucina sorridendo e mi preparo un caffè.
<<Siamo di buon umore oggi>> dice Sam io alzo di colpo gli occhi e torno seria guardandolo, è seduto all'isola su uno sgabello e sorride guardandomi
<<Solo perché so chi mi da la caccia>> dico alzando le spalle non curante
<<Uh Uh>> dice lui <<Cantavi per questo?>> chiede alzando un sopracciglio, io bevo del caffè mentre penso alla risposta.
<<Non posso essere felice?>> chiedo e lui alza le braccia
<<Certo che puoi>> dice e io metto la tazza nel lavello
<<Sai dov'è Bucky?>> domando con nonchalance
<<In palestra>> dice studiandomi con gli occhi piccoli <<Cosa c'è?>> sbotto infine, non che mi dia fastidio che cerca di capire cosa c'è tra me e Bucky, ma se la nostra storia non va avanti non voglio dover dare spiegazioni inutili.
<<Niente>> dice infine e così mi dirigo verso la palestra.
Trovo Bucky che tira pugni ad un sacco, sorrido leggermente ma cerco di trattenere il sorriso mentre entro nella palestra.
<<Buongiorno>> dico lanciandogli uno sguardo veloce mentre prendo delle bende per le mani.
<<Ciao>> lo sento rispondere, poi riprende a prendere a pugni il sacco.
Io faccio lo stesso con un altro sacco poco distante. Lo scopro a guardarmi diverse volte, poi ad un certo punto mi fermo, perché è così strano?
Mi tolgo le bende dalle mani, con un gesto della mano il sacco va a terra e io mi metto davanti a Bucky.
<<Cosa c'è che non va?>> chiedo mettendo le braccia incrociate e guardandolo dritto negli occhi.
<<Niente>> dice scuotendo la testa e cercando di sorpassarmi ma io mi rimetto davanti a lui
<<Sul serio, va tutto bene>> dice e io lo guardo male, prima non faceva che fissarmi e ora non riesce quasi a guardarmi negli occhi
<<Bucky cosa c'è?>> ripeto, lui finalmente mi guarda negli occhi
<<Stavo pensando ad un modo per dirtelo>> dice quasi sussurrando
<<Dirmi cosa?>> domando confusa
<<Blare, non sono la persona giusta per te. Non sono adatto a te. Non sono una persona ideale per nessuno e tutte le persone che sono intorno a me prima o poi si fanno male, fidati lo so e non voglio che succeda anche a te. Quindi è meglio troncare quello che c'è tra noi subito>> dice dopo diversi secondi di silenzio, io lo guardo a bocca aperta. Davvero pensa questo? Davvero pensa di non essere adatto a nessuno? Davvero pensa che per colpa sua tutte le persone che ha intorno si fanno male? Davvero pensa che mi importi?
<<Mi dispiace>> sussurra per poi abbassare gli occhi e andarsene.
Davvero pensa che rinuncerò a lui? Dopo avere capito finalmente, la notte scorsa quello che provo per lui? Non mi piace solo perché è bello, no, no io mi sono innamorata del suo carattere, del suo modo di fare, di lui.
E al contrario di lui penso che lui sia la persona giusta per me e penso di esserlo anch'io per lui, perciò non lo lascerò fuggire con la coda tra le gambe perché ha paura di perdermi, perché se non lo avesse notato posso difendermi.
Non sono delusa, sono solo molto, ma molto arrabbiata, perciò esco dalla palestra con tutta la mia furia e seguo quel decerebrato di cui mi sono innamorata.
Quando entro nella cucina sento delle voci
<<Bucky...>> inizia Sharon
<<Sharon non è il momento>> dice e lo vedo che se ne sta per andare.
<<James non provare a fare un altro passo>> dico arrabbiata, Sharon si gira verso di me e anche Bucky, con un gesto della mano gli chiudo la porta in faccia per non farlo andare oltre, successivamente noto che c'è Sam e pure Daisy che stava per lasciare la stanza si ferma a guardarmi, bene tutti presenti, farò la sceneggiata con il pubblico.
Bucky mi fissa non troppo convinto, per poi lanciare uno sguardo a Sam.
<<Chiariamo una cosa, James>> ripeto, dicendo il suo nome con rabbia per sottolineare la cosa.
<<Non stabilisci tu chi è la persona più "adatta" per me>> dico facendo le virgolette con le mani e avvicinandomi a lui guardandolo dritto negli occhi e concentrandomi su di lui.
<<Inoltre non venirmi a rifilare la scusa che hai paura per la mia incolumità e per la mia vita, perché se non l'avessi notato posso manipolare gli elementi e mi so proteggere. Quindi non venirmi a dire cose che sono fragile. Dimmi la verità>> dico puntandogli un dito contro il petto arrabbiata
<<Dimmi piuttosto che hai paura dei tuoi sentimenti. Dimmi che non vuoi rimanere ferito. Ma non dirmi bugie. Dimmi piuttosto che non vuoi affezionarti ad una persona che ti ama, solo perché hai paura dell'amore>> dico. Lui è immobile, tutti hanno il fiato sospeso, mi rendo appena conto di quello che ho fatto, ho confessato di amarlo davanti a tutti, ma non mi muovo neanche di mezzo centimetro.
<<Non ho paura dei miei sentimenti. Ho paura di amare e perderti>> risponde lui
<<Non mi perderai. E lo sai perché? Perché non permetterò a nessuno di mettersi in mezzo, ne all'Hydra ne a Zemo ne a nessun altro, non ti uccideranno e io non verrò uccisa perché altrimenti torno dalla morte e li spedisco dritti all'Inferno>> dico, e Bucky sa che il mio tono non permetterà repliche.
Si fa strada sul suo volto un sorriso che si allarga sempre di più.
Poi mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Non sono mai stata così felice, ho persino le farfalle nello stomaco.
<<Mi sono innamorato anch'io>> sussurra sulle mie labbra e istintivamente mi si forma un sorriso sulle labbra.
Poi vedo dietro la spalla di Bucky, Sam che sorride annuendo, faccio una piccola smorfia, ora la nostra storia è di dominio pubblico.
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The Elementary Witch || Bucky Barnes
FanfictionBlare Jackson è una studentessa di medicina dell'Oregon, ha una vita semplice e non sa che la sua vita sta per cambiare, se in meglio o in peggio non lo sa. Bucky Barnes e Sam Wilson le stravolgeranno la vita, fino a ribaltarla completamente. La v...