Capitolo 32

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<<Come ha fatto ad entrare dentro la sua testa?>> le domando tra un pugno e l'altro di Blare
<<Non lo so>> dice Wanda con il respiro affannato.
Non è Blare lei, suo fratello gli ha preso il controllo del corpo.
<<Blare! Non sei tu!>> grido, ma lei mi lancia contro il muro.
Con un grugnito di dolore mi rialzo e continuo a combatterla insieme a Wanda, ma lei sembra stanca.
Poi Blare la sbatte ancora contro il muro e Wanda non si rialza, così prendo un tubo di ferro, senza i pesi e cerco di contrastarla.
La colpisco un paio di volte, ma l'unica cosa che mi arriva in risposta è una risata agghiacciante, non di Blare.
Poi mi prende il tubo di metallo e mi colpisce con una forza sovraumana, cado e lei si mette sopra di me e mi schiaccia la gola con il tubo.
<<Blare! Ti prego>> riesco a dire con poco fiato, lei sembra non sentirmi nemmeno
<<Blare>> dico un'ultima volta. Poi i suoi occhi tornano verdi, il nero sparisce e appena si rende conto di quello che fa si sposta e si allontana impaurita mentre io tossisco in cerca d'aria e Wanda si riprende.
<<Oh mio Dio>> sussurra lei spaventata.
Mi alzo in piedi dolorante e vado verso di lei, come fa Wanda, ha un taglio sulla testa da cui esce del sangue, ma per il resto sembra stare bene.
<<È stato lui>> balbetta, io mi inginocchio davanti a lei mentre guarda il vuoto.
<<Ha preso il controllo della mia testa>> dice per poi guardarmi negli occhi
<<Mio fratello>> deglutisce <<Balthazar>> dice e poi guarda anche Wanda.
<<Io... io>> balbetta <<Mi dispiace>> sussurra, cercando di allontanarsi da noi
<<È colpa mia>> dice ancora
<<Non è colpa tua Blare>> dico
<<No... no è colpa mia>> dice ancora non avendo la forza di guardarci
<<State lontani>> ci dice quando cerco di avvicinarmi per confortarla
<<Mi mi dispiace>> balbetta ancora per poi alzarsi tremante e andare via.
Faccio per seguirla, ma Wanda mi ferma.
<<Vado io>> mi dice, io la guardo per niente d'accordo
<<Adesso non riesce neanche a guardarti. Si sente in colpa perché ti ha quasi ucciso, dalle un po' di tempo. Le parlo io>> spiega Wanda e io riluttante la lascio seguire Blare.

Blare pov's
Corro in camera mia, cosa ho fatto? Mi guardo le mani, sono stata io a ridurli così.
Balthazar si è preso il controllo del mio corpo e li ha quasi uccisi. Bucky stava per morire.
Il suo piano era farmelo uccidere, averlo quasi ucciso mi ha spaventato molto di più.
Come ha fatto Balthazar ad entrare nella mia testa? Ora se n'è andato. Ma quanto passerà prima che sferri un altro attacco? Potrebbe farlo adesso e io non riuscirei neanche a contrastarlo, se attaccasse adesso tutti saremmo spacciati.
<<Blare...>> mi dice Wanda, la vedo che è entrata nella mia stanza, è ancora ferita ed è tutta colpa mia.
Mi stringo le ginocchia sul letto e appoggio la testa.
<<È tutta colpa mia>> sussurro piangendo, sento il materasso abbassarsi sotto il suo peso e sento la sua mano toccarti il braccio
<<Non sei stata tu. Ti controllava. Era troppo forte>> mi dice per cercare di rassicurarmi, ma questo mi spaventa di più. Come posso vincere se è così forte?
<<Lui... lui...>> dico ma non mi escono altre parole tra i singhiozzi
<<Bucky sta bene>> mi rassicura e io faccio un piccolo sospiro di sollievo.
<<Posso creare una barriera intorno alla tua mente. Così non potrà più entrare. Ma devi sostenerla tu, non posso farlo io per tutto il tempo. Hai capito?>> mi dice e io annuisco, tutto per non fare male di nuovo a qualcuno.
Wanda ha eretto una specie di barriera fuori dalla mia mente. Nei giorni successivi viene spesso in camera mia, io mi sono rifiutata di uscire e mi esercito a mantenere sempre la barriera, piano piano per periodi sempre più lunghi, finché non diventa facile come respirare.
<<Come stai oggi?>> mi domanda Wanda, sono passati diversi giorni dall'accaduto
<<Bene>> dico, è la verità, sto molto meglio.
<<Devo...>> dico ma mi muoiono le parole in bocca, lei mi guarda inclinando la testa, da quando ho messo la barriera intorno alla mente lei non mi legge più il pensiero, anche se ho imparato a riconoscere la sua coscienza, perciò sta aspettando che dica il pensiero ad alta voce. Anche se probabilmente l'ha intuito.
<<Devo dire scusa a Bucky>> dico, lei mi guarda, so che mi vuole dire che non è colpa mia, ma non lo fa, ha capito come sono fatta e devo dirglielo.
<<Non so dove sia, ma Sam forse lo sa. È uscito poco tempo fa>> mi sorride e io le faccio un cenno del capo.
Mi preparo in fretta mentre lei mi guarda ridendo e poi esco salutandola.
Fortunatamente trovo Sam in salotto che legge dei fascicoli al tavolo.
<<Sam! Sei qui>> dico attirando la sua attenzione
<<Come stai? Ho saputo cosa è successo, Wanda mi ha detto che è un momento delicato>> dice preoccupato
<<Sto bene adesso. Molto meglio>> gli sorrido
<<Sai per caso dov'è Bucky? Gli devo parlare>> dico torturandomi le mani, lui guarda il tavolo e poi mi guarda negli occhi
<<È urgente? Tornerà tra un paio d'ore>> dice sviando
<<Si, è importante>> dico aspettando, infine sospira e mi da l'indirizzo
<<E che ci fa qui?>> domando aggrottando le sopracciglia
<<Va dalla psicologa>> dice serio, ma non so come interpretarlo, sulle prima cerco di trattenere una risata
<<E perché?>> chiedo, lui è un indeciso se rispondermi
<<Per te. Per la vostra situazione>> dice infine come per essersi liberato di un peso
<<Oh>> dico, allora non so se è una buona idea andarci
<<Grazie>> dico infine decidendomi di andare lo stesso.
Cerco su internet, è lo studio della dottoressa Raynor, mentre cammino verso il suo studio mi domando perché Bucky avrebbe bisogno di una psicologa. Ma in generale perché per la nostra situazione? Che situazione abbiamo? Non stiamo più insieme, mi sembra chiaro e semplice.
Appena arrivo vedo la porta con su la targhetta e il suo nome, sento delle voci dall'interno, dovrei disturbare solo perché devo chiedergli scusa?
Mi convinco che è più importante scusarsi della sua seduta sulla nostra "situazione". Così busso.
<<Avanti>> dice la voce di una donna.
Apro leggermente la porta, lo studio è carino. Bucky è seduto su un divano e la dottoressa è sul lato opposto su una sedia e un quaderno per gli appunti.
Bucky appena mi vede si gira verso di me confuso, mentre la dottoressa mi guarda.
<<Potrei rubarle il Signor Barnes per una decina di minuti?>> chiedo alla dottoressa, lei mi studia e sembra intuire.
<<Può entrare, signorina Blare giusto?>> mi domanda lanciando uno sguardo a Bucky
<<Si>> dico titubante chiudendo la porta dietro di me
<<Può sedersi accanto James>> mi dice la dottoressa
<<Veramente non sono qui per una seduta...>> inizio, ma il suo sguardo non ammette repliche.
Mi sono cacciata da sola nella cacca, e questo non va affatto bene. Farò una seduta di coppia con Bucky e vorrei solo correre via a gambe levate, perché non potevo aspettare che finisse? Me le vado proprio a cercare.

The Elementary Witch || Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora