Voliamo tra gli alberi bianchi di neve e le nuvole per diverso tempo.
Tuttavia sento ancora la stanchezza, perdiamo quota
<<Stai bene?>> chiede Carl preoccupato
<<Non resisterò a lungo, dobbiamo fermarci>> dico iniziamo ad abbassarci e finiamo a terra, entrambi rotoliamo per il brutto atterraggio e io cerco di tirarmi su, poi arriva Carl in mio aiuto.
Vedo che ho lasciato una macchia rossa sulla neve, la ferita si è riaperta, non è un buon segno.
<<Devi riposarti>> dice tirando fuori una coperta dallo zaino e delle bende che ha portato con se.
Mi cerca di fare una bendatura decente e io cado in un sonno gelido.
Quando mi sveglio sto un po' meglio, Carl è riuscito ad accendere un piccolo fuocherello
<<Riposati, possiamo permetterci diverse altre ore>> dice lui
<<Grazie>> dico cercando di fare un sorriso ignorando il dolore
<<Mi hai salvato tu>> sorride <<Sarei morto in una sparatoria>> dice
<<Ma non ci sarebbe stata se non fosse per me>> gli ricordo, ma lui alza le spalle.
Il mio intento era di chiudere gli occhi per riposarmi cinque minuti ancora, ma mi sono riaddormentata.
Mi sveglio di nuovo di colpo, Carl non è di fianco a me, guardo poco più in là e vedo due uomini dell'Hydra che lo trattengono e altri che mi guardano al fianco di Zemo attendendo suoi ordini
<<Avanti Blare. Non mi piacciono i giochetti>> dice Zemo, allora è così che mi chiamo. Blare.
<<Se io vengo, non gli farete del male>> indico Carl
<<Bene>> dice e due uomini mi sollevano
<<È ferita, state attenti>> sibila Zemo mentre mi portano al furgone posto poco più in là
<<Chi abbiamo qui?>> sento la voce di Zemo
<<Lasciatela andare>> si ribella Carl <<Non sa neanche chi è. Come potete farle questo?>> grida
<<Non so affari tuoi>> sibila ancora Zemo, lo vedo fare un cenno ai due uomini.
Fa un cenno al furgone, mentre sale sull' altro, sento uno sparo dopo che si sono chiuse le porte.
<<No!>> grido alzandomi di scatto <No!>> dico riuscendo ad aprire lo sportello del furgone. Tuttavia gli uomini mi fermano. Vedo solo il corpo senza vita di Carl in mezzo ad una pozza di sangue sulla neve, mentre Zemo guarda davanti a se nel furgone.
Sembra privo di emozioni o come se non gli piacesse, eppure lo fa comunque
<<Come hai potuto!>> grido verso di lui
<<L'avevi promesso>> dico mente gli uomini mi rimettono a sedere chiudendo lo sportello.
So ciò che mi aspetta. Mi cancelleranno la memoria ancora, per non farmi ricordare della fuga.<<Ripetilo Blare>> mi dice Zemo
<<Entro nell'edificio, trovo il soggetto uno e lo uccido, trovo il soggetto due e faccio uguale, poi vado via>> dico impassibile
<<Bene, sei pronta>> dico
<<Tu non verrai?>> domando
<<Verrò ma sai che non mi piace agire come piace a te>> dice, faccio una smorfia con la bocca, a me non piace agire, ma è l'unico modo.
Poco dopo saliamo sul quinjet e ci avviamo.
Ho una tutta di pelle nera e degli stivali. Poi una cintura con dei coltelli e la fondina della pistola.
I soggetti non sono forti, Zemo mi ha assicurato che posso batterli facilmente e così farò.
Mi passo tra le mani la collana con le due medagliette, solo ora mi rendo conto. Non saprò mai chi è James e mai lo conoscerò, ne mai consocerò ancora la felicità o la libertà.
Vedo Zemo intendo a guardare la mia collana, si avvicina
<<Sei pronta?>> domanda, ma continua a guardare la collana per leggere il nome inciso
<<Si>> dico affrettandomi a nascondere le medagliette, so che ha letto il nome e non deve esserne felice visto che mi fissa sbigottito.
Dice qualcosa in russo agli uomini e poi prende una pistola caricandola. Non so cosa gli serva visto che starà qui.
<<È il momento, i soggetti sono al secondo piano>> dice lui e il portellone del quinjet si apre.
Siamo alcuni metri sopra al tetto di un edificio.
Guardo Zemo e lui annuisce, devo completare la mia missione.
Salto dal quinjet e atterro delicatamente con i poteri sul tetto.
Non c'è nessuno, è una pista per gli elicotteri e i quinjet.
Lancio un'ultima occhiata al quinjet che è atterrato e mi avvio verso l'interno.
Scendo al secondo piano, questo posto è enorme e sembra stato appena rifatto.
Diverse persone mi guardano con sguardo strani ma io li ignoro.
Svolto l'angolo e vedo i due soggetti, siamo in un ampio spazio con diversi computer ai lati e c'è un tavolo dietro di loro.
Alcune persone passano, ma sono indaffarate e non badano a me.
L'uomo sulla destra con gli occhi azzurri abbassa lo sguardo ascoltando l'altro parlare e poi guarda nella mia direzione. Poi mi vede e sgrana gli occhi, anche l'uomo di colore si accorge della mia presenza.
Vado diretta verso di loro e tiro fuori la pistola iniziando a sparare.
L'uomo moro alza un braccio per proteggersi e vedo che ha un braccio di metallo.
Tutto il caricatore si esaurisce così lancio una palla di fuoco all'uomo di colore e inizio a combattere con l'altro, è molto forte.
<<Che stai facendo?>> chiede tra una mossa e l'altra, sembra conoscermi
<<Blare?>> domanda lui guardandomi confuso, l'uomo di colore ci raggiunge, mi blocco
<<Come diavolo fate a sapere chi sono?>> chiedo guardando l'uomo dietro negli occhi
<<Non ti ricordi niente?>> chiede l'altro.
<<Cosa dovrei ricordarmi?>> chiedo <<Voi siete la mia missione>> dico continuando a combatterli
<<Blare fermati!>> mi ordina l'uomo con il braccio metallico <<Sono Bucky!>> dice ancora
<<Non so chi tu sia>> dico spingendolo contro una parete insieme all'altro
<<Blare?>> domanda una ragazza entrando nella mia visuale, ha i capelli castani e ha la carnagione olivastra
Le lancio una palla di fuoco che la coglie di sorpresa.
<<Blare fermati!>> continua Bucky cercando di fermarmi, ma non so chi sia e non mi interessa, devo completare la mia missione.
Con una mossa mi fa cadere e mi immobilizza le mani sopra la testa mettendosi su di me
<<Avanti Blare, devi ricordare!>> dice ancora, gli tiro un calcio e lo scosto, vedo con la coda dell'occhio l'altro e lo intrappolo con dei rampicanti.
Bucky si alza a fatica con la faccia quasi piena di lividi o sangue.
<<Sono Bucky. Bucky Barnes>> dice quasi con le lacrime agli occhi, ma io gli punto la pistola contro, carica di nuovi proiettili, lui alza le mani.
<<Barnes?>> domando, abbassando leggermente l'arma
<<James Barnes?>> chiedo, Bucky lancia un'occhiata a Sam ancora intrappolato
<<Si, sono io>> dice lui
<<Sei tu>> realizzo facendo cadere l'arma a terra e lasciando libero il suo amico, anche la ragazza affianca i due.
<<Ti ricordi?>> chiede speranzoso l'uomo di colore.
<<Zemo no!>> grida Bucky mettendo una mano avanti guardando dietro di me.
Poi degli spari.
Sento i proiettili prendermi, ben tre.
Le gambe mi cedono, ma Bucky è li a prendermi tra le sue braccia.
Cerca di fermarmi il sangue
<<No, no, no>> dice sporcandosi la mano del mio sangue per fermare l'emorragia.
<<James>> sussurro, lui finalmente mi guarda in faccia, ha le lacrime che gli scendono dagli occhi e si uniscono al sangue sparso per la faccia.
<<Mi dispiace Blare, mi dispiace, mi dispiace>> continua a ripetere.
Vorrei dirgli qualcosa, che non è colpa sua, qualcosa mi dice che non è per niente colpa sua e sento che delle emozioni contrastanti, vorrei farlo stare meglio, ma sono troppo stanca e ferita.
Mi si chiudono gli occhi lentamente, vedendo come ultima cosa i suoi occhi azzurri come il cielo.
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The Elementary Witch || Bucky Barnes
FanfictionBlare Jackson è una studentessa di medicina dell'Oregon, ha una vita semplice e non sa che la sua vita sta per cambiare, se in meglio o in peggio non lo sa. Bucky Barnes e Sam Wilson le stravolgeranno la vita, fino a ribaltarla completamente. La v...