<<Può sedersi vicino a James>> dice di nuovo la dottoressa sorridendo, avendo ottenuto ciò che voleva.
Volevo sedermi sulla sedia che c'era sotto la finestra, distante sia da lei che da Bucky, ma a quanto apre lei non la pensa così.
Bucky si sposta dal centro del divano e mi lascia posto, guardando davanti a se.
Io appoggio la borsa tra me e lui, e guardo la dottoressa.
<<Solo per prepararmi>> dico alla dottoressa lei aspetta <<Faremo terapia di coppia?>> domando, vedo Bucky sorridere ma non stacco gli occhi dalla dottoressa
<<Esattamente>> dice lei.
<<È consapevole che non siamo una coppia giusto?>> dico
<<Certo>> dice
<<Bene>> dico lisciandomi i pantaloni con le mani
<<Ma lo eravate>> dice, io sospiro, bene, che si inizi.
<<Vorrei fare un gioco. Bucky lo conosce già. Si chiama 'Soul Gazing'>> dice la dottoressa
<<Dovete sedervi di fronte e dire quello che pensate dell'altro>> dice, indicando due sedie vicino alla finestra, Bucky si alza e io lo seguo riluttante, ci mettiamo circa un metro distante dalla dottoressa, uno davanti all'altra e ci guardiamo per la prima volta, dopo diversi minuti.
<<Chi vuole iniziare?>> domanda la dottoressa, mi sono già pentita, dovevo rimanere in camera mia.
<<Blare prego>> dice la dottoressa, lui sospira e mi guarda con una faccia divertita, non capisco perché è così strafottente. Non gli dirò mica in faccia ciò che vuole sentire.
<<Come prima cosa mi volevo scusare per quello che è successo pochi giorni fa...>> dico, lui sa bene cosa è successo
<<Mi dispiace>> dico
<<Non era colpa tua Blare, lo sappiamo entrambi>> ribatte
<<Ti ho quasi ucciso, James>> sibilo staccando la schiena dallo schienale della sedia.
<<Non sei stata tu>> ribatte lui.
<<D'accordo, James, facciamola finire>> dice la dottoressa, e io continuo.
<<Dopo di che>> dico <<Sappiamo entrambi come sono andate le cose due anni fa. E sappiamo che ti ho chiesto di starmi lontano perché ho una missione>> dico lanciando un'occhiata alla dottoressa che annuisce, capendo tutto.
<<Non ho problemi ora>> dico alzando le spalle, la dottoressa mi guarda come se intuisse che c'è qualcosa sotto ma lascia parlare Bucky
<<Non mi piace essere chiamato James>> dice guardandomi io sospiro
<<Chiamami Bucky, come hai sempre fatto>> dice lui, io sposto lo sguardo dalla parete dietro di lui che stavo guardando e lo guardo negli occhi
<<E perché? Ti fai chiamare Bucky dagli amici. E mi sembra di avere chiarito che noi non siamo niente>> dico, lui fa una smorfia
<<L'hai detto tu>> ribatte
<<L'ho chiarito due anni dopo che tu mi hai lasciata>> sottolineo bene
<<Perché volevo proteggerti>> ribatte
<<Da te? Bucky avevi paura di amare qualcuno e mi sembra che non sia cambiato>> dico arrabbiandomi
<<Tu che ne sai?>>
<<Perché se veramente ci tenessi a me, me lo avresti detto quando ti ho chiesto di starmi lontano>> alzo la voce
<<Per farmi dire di no in faccia? So come sei fatta, non provi nulla per me ormai>> dice l'ultima frase con amaro in bocca, ma vedo che è alterato
<<E tu cosa ne sai?>> chiedo di getto, la stanza cade nel silenzio. Non l'avrei dovuto dire.
La dottoressa sta passando uno sguardo da me a Bucky.
<<Blare>> dice Bucky guardandomi <<Perché non mi hai detto che provavi ancora qualcosa per me?>> domanda
<<Perché? Perché tu mi hai lasciata due anni fa. Mi hai lasciata perché avevi paura di perdermi e mi hai rifilato un sacco di stronzate. Ci siamo lasciati perché tu l'hai deciso, non perché non ci amavamo più. Quindi se mai devo farti io questa domanda. Perché non mi hai detto quando ne hai avuto l'opportunità, che provavi ancora qualcosa per me?>> chiedo arrabbiata
<<Ci ho pensato, ogni giorno da quando ci siamo rincontrati ma tu continuavi ad evitarmi>> dice, come se fosse lui quello arrabbiato
<<Lo vede?>> domando alla dottoressa guardandola
<<Non ci si può parlare senza arrabbiarsi>> dico riportando lo sguardo su Bucky
<<Magari non sono io il problema, magari sei tu>> sbotta. Bene. Questo è quello che pensa
<<Tolgo il disturbo, allora>> dico alzandomi, lancio un'occhiata alla dottoressa che sembra stia cercando di comprendere il nostro rapporto, non mi dilungo un momento di più. Prendo la mia borsa e vado verso la porta non degnando Bucky di uno sguardo.
<<Blare non intendevo...>> sento Bucky, ma ormai gli ho sbattuto la porta in faccia, sento la dottoressa parlargli, ma io esco dall'edificio.
Sono davvero stanca di questa situazione, è un rapporto amore-odio, un tira e molla è per questo che l'ho allontanato, non volevo più stare male. Ogni volta che lo vedo mi si spezza ancora il cuore.
Vado nel parco dove sono andata negli ultimi due anni e mi siedo sulla mia panchina.
Mi asciugo le lacrime e cerco di calmarmi.
Resto dieci minuti, cerco di distrarmi guardando le persone nel parco, ma poi decido di andare via.
Prima di alzarmi vedo qualcuno sedersi di fianco a me.
Mi volto e vedo Bucky
<<Come hai fatto a trovarmi?>> domando guardandogli il viso di profilo, mentre lui guarda dritto davanti a se.
<<Otto mesi fa stavo attraversando New York, stavo raggiungendo Sam per completare gli ultimi dettagli di una missione.
Ho attraversato questo parco. Poco lontano mi sono reso conto che tu eri qui seduta, su questa panchina. Stavi studiando, probabilmente per l'università. Era da un anno passato che non ti vedevo e quando ti ho notata mi sono fermato. Tutti i sentimenti che avevo cercato di sotterrare sono riemersi>> dice sorridendo leggermente ripensando al momento
<<Dopo quel giorno, tutti i successivi giorni sono venuto qui alla stessa ora, per vederti. A volte leggevi, ascoltavi la musica o studiavi. Un giorno ti ho seguita fino a casa, ho visto che lavoravi al bar, eri felice>> racconta.
<<Quando ti ho detto che era lo S.H.I.E.L.D. che non ti aveva mai perso, mentivo. Fury aveva perso le tue tracce, e devo dire che ero abbastanza spaventato. Non sapevo dove eri, cosa ti fosse successo e appena ti ho visto ho tirato un sospiro di sollievo, eri sana e salva>> aggiunge.
<<Perché mi dici tutto questo?>> domando a bassa voce.
<<Perché per un anno mi sono reso conto che non sono riuscito a vivere bene. Ero sempre triste e non riuscivo quasi a sorridere o dormire>> dice guardandomi finalmente
<<Ho capito che ti amo Blare e avrei dovuto dirtelo settimane fa. Ho capito che non ho tutte le preoccupazioni di due anni fa. Se ti succederà qualcosa io sarò al tuo fianco a proteggerti, perché siamo più forti insieme; è inutile negare quello che proviamo entrambi. È inutile negare la verità>> dice sorridendo
<<Cioè?>> sussurro, si è avvicinato, quando si è avvicinato? Non me ne sono neanche accorta
<<La verità è che non riusciamo a stare lontani. Siamo come due calamite>> dice abbassando la voce e abbassando anche gli occhi sulle mie labbra.
Ed è vero. E lo abbiamo capito solo ora.
Non aspetta un momento di più e mi bacia.

STAI LEGGENDO
The Elementary Witch || Bucky Barnes
FanfictionBlare Jackson è una studentessa di medicina dell'Oregon, ha una vita semplice e non sa che la sua vita sta per cambiare, se in meglio o in peggio non lo sa. Bucky Barnes e Sam Wilson le stravolgeranno la vita, fino a ribaltarla completamente. La v...