Capitolo 35

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Prima di iniziare il capitolo: Grazie mille per le visualizzazione <3

Le ragnatele di Peter sono state stregate da Doctor Strange così che lui possa sconfiggere i mostri, ma questo è stato fatto anche alle pistole e alle armi che gli altri usano.
Mi alzo in volo seguita da Peter che si muove tra i palazzi e Doctor Strange, non so dove sia Balthazar, ma devo trovarlo al più presto.
<<A proposito>> dice Strange schioccando le dita e i miei vestiti sporchi spariscono e vengono sostituiti da un costume di fibre di carbonio e vibranio blu.
Il costume lascia scoperta un po' di scollatura, non ha le maniche e ha un colletto alto.
Il costume continua stretto fino alla vita e i pantaloni iniziano con una cintura scura. Gli stivali sono qualcosa di incredibile, che arrivano oltre il ginocchio. Dalla vita poi si crea il retro del costume che è un tessuto leggero e lungo che svolazza e mi fa sembrare più minacciosa.
Inoltre i miei capelli si sono intrecciati con una mezza coda fatta di due trecce che si uniscono, guardo Strange a bocca aperta.
<<Non guardare me, da quando sei tornata con gli Avengers Samuel e James hanno provveduto al costume, chiedendolo ai Wakandiani. È fatto a posta per agevolare i tuoi poteri>> mi dice
Atterro vicino a Strange al Central Park, poco dopo atterra anche Peter, vedo che Sam, Bucky, Daisy, Sharon e Wanda sono impegnati a combattere, quindi li aiuto subito.
Colpisco tutti i mostri d'ombra distruggendoli, poco dopo atterra anche Rhodey
<<Bello vederti>> mi dice, accenno un sorriso
<<Che costume stupendo!>> lo ammira Peter, io sorrido e ringrazio Sam che sta proprio bene anche lui con il suo nuovo costume.
Bucky che non riesce a togliermi gli occhi di dosso.
<<Bene, penso sia il momento di presentarmi, sono Scott, Ant-Man>> dice un uomo diventando a grandezza naturale, prima era piccolo e non so dove.
Lo guardo allibita e poi gli stringo la mano che mi aveva allungato.
<<Ora che siamo tutti possiamo definire il piano d'attacco>> dice Sam guardandomi per poi darmi un auricolare.
<<Certo Samuel, ma non andrete da nessuna parte senza di me, perché non mi avete aspettato?>> chiede Zemo uscendo da una macchina alquanto notevole con il suo costume e tenendo in mano una maschera
<<Gli l'ha invitato questo?>> chiedo spazientita verso Bucky e Sam
<<Mi sono invitato da solo>> ribatte Zemo
<<Nessuno ha chiesto...>> ricomincio
<<Non è il momento>> mi richiama Strange lasciando la parola a Sam
<<Dobbiamo cercare di stabilire un perimetro e limitare i danni>> inizia Sam
<<Daisy, Wanda, Rhodey, e Peter vi voglio ai confini a impedire a qualsiasi cosa di uscire nel giro di cinque isolati. Rimandate tutto dentro se sono posseduti o sono mostri>> ordina Sam.
<<Blare occupati di tuo fratello, tienilo lontano dai civili quanto riesci e cerca di ostacolarlo, in caso fatti aiutare da Strange>> continua Sam
<<Gli altri con me negli isolati a combattere qualsiasi cosa, siate pronti a tutto>> dice Sam
<<E io?>> domanda Zemo che si è messo la sua maschera viola
<<Tu stammi vicino, non voglio perderti d'occhio>> dice Bucky glaciale, ognuno va a fare il proprio compito.
Captain America è sempre stato il capo, sia nei vecchi Avengers, che in questo caso, sorvolo i quartieri per vedere dove può essersi cacciato Balthazar.
Lo trovo sopra ad un edificio che tiene una ragazza tra le sue grinfie, i suoi urli sono strazianti, riconosco la ragazza come Australia, mi precipito verso di loro e strappo la mia amica da mio fratello.
<<Vai di li, troverai Wanda, fatti proteggere>> dico indicandole una via mentre fronteggio mio fratello
<<Mi chiedevo quanta voce avesse ancora>> ridacchia lui con i piedi sospesi nel vuoto, seduto al bordo del cornicione, io che fluttuo davanti a lui.
<<Perché fai tutto questo?>> chiedo, lui alza la testa e mi guarda con quei occhi verdi uguali ai miei, sembra di guardarmi allo specchio.
<<Perché devo>> ride Balthazar <<Come se per te fosse un gioco, una barzelletta>> emette un verso glaciale, molto simile ad una risata, che mi fissa nel posto in cui sono.
<<Non l'ho mai detto>> dico a bassa voce
<<Sai che devi sconfiggermi, entrambi sappiamo il nostro destino. Eppure penso che non ci riferiamo allo stesso>> continua il mio gemello
<<Non lascerò tutta questa gente morire>> dico
<<Non la voglio uccidere, tu non capisci, nessuno lo fa!>> alza la voce arrabbiato tirandosi su e fluttuando grazie al suo potere
<<Allora spiegami Balthazar, perché non voglio ucciderti, non voglio annientare l'unica famiglia che ho>> continuo, voglio sperare che ci sia un lato buono di lui, tutti dobbiamo averlo, anche lui può averlo, deve averlo.
<<Non è semplice>> ride, una risata vuota che nasconde sofferenza.
<<Non ci crederai>> ridacchia
<<Prova>> dico, lancio uno sguardo ai miei amici <<Ti ascolterò, ma ferma questa pazzia, queste persone sono innocenti>> lo scongiuro, vedo solo per un secondo la rabbia accendersi nei suoi occhi, poi mi ritrovo contro il suolo con un muro di oscurità che mi blocca al cemento.
<<Lei parla di innocenti>> ride ad alta voce Balthazar <<Proprio lei che è la causa di tutto questo>> mi guarda con disprezzo
<<Cosa significa? Spiegamelo>> dico quasi a corto di aria, lui se ne accorge e mi lascia un po' la presa, non può uccidermi così facilmente, deve raccontare, deve dirmi qualcosa e non può farlo se sono morta.
<<Sei tu il problema di tutto. Io non riesco a controllare questi poteri!>> dice guardandosi le mani, camminando avanti e indietro, schiacciandomi questa volta contro un albero che si incrina leggermente mentre lui parlotta tra se.
<<Tu lo sapevi fare molto meglio. Ricordo ancora da piccoli. Tu giocavi con le ombre e l'oscurità mentre io facevo le fiammelle di fuoco blu, giocavamo sempre insieme, fino a quella sera>> dice chiaramente e poi ricomincia a borbottare, questo cosa dovrebbe significare? Perché io non mi ricordo niente?
<<Va avanti Balthazar>> dico con gli occhi fissi sul mio gemello
<<Quella sera ha rovinato tutto. Era la sera del nostro quinto compleanno>> dice guardandomi negli occhi
<<Togli l'oscurità che ti impedisce di ricordare, spaccala, rompila>> sussurra Balthazar, di cosa sta parlando?
<<Cosa significa tutto questo? Cosa vuoi dire?>> chiedo confusa e accigliata <<Io non ho nessuna oscurità nella mia testa>> dico
<<È proprio questo il problema Blare!>> dice spazientito
<<Riprenditi i ricordi>> dice avvicinandosi minacciosamente
<<Io non so come fare. Non so controllare questa oscurità>> dico in panico, l'ho sentita, ho sentito quella oscurità di cui parlava, ma mi fa paura.
<<Si che lo sai fare Blare, non raccontarmi cazzate>> dice tirando un pugno all'albero dietro di me
<<Fallo e basta Blare! Fallo Blare!>> grida, investendomi con il suo potere.

The Elementary Witch || Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora