Capitolo 34

1.3K 49 2
                                    

Mi sento nuovamente viva tra le sue braccia, con il suo bacio.
Ho cercato per così tanti mesi di sotterrare i miei sentimenti che ora mi investono come un treno in corsa e non mi importa.
<<Ti amo>> dice allentandosi da me tanto basta per guardarmi negli occhi
<<Anch'io ti amo>> dico e questa volta sono io a baciarlo con passione.
Il mio telefono che squilla interrompe il momento, vedo il nome di Australia sullo schermo e rispondo subito
<<Hey, so che avrei dovuto dirti tutto è solo che non sapevo come fare, più il tempo passava, più non trovavo le parole. Mi dispiace averti nascosto la verità>> dico di getto alla mia amica.
<<Blare!>> sussurra la mia amica, sento che c'è qualcosa che non va, la sua voce è strana
<<Lui è qui!>> esclama, Bucky spalanca gli occhi dopo avere ascoltato, entrambi ci alziamo di scatto dalla panchina.
<<Tuo fratello è qui>> sussurra impaurita
<<Dove sei Australia? Sei al sicuro?>> le chiedo preoccupata
<<Siamo al bar, Brain è ferito all'addome, non so cosa fare, è pieno di sangue>> dice in panico
<<Descrivimi la ferita, la lunghezza, lo spessore, la profondità e quanto dista dalle spalle e dal bacino>> le dico facendo un cenno a Bucky di venire vicino a me
Australia mi comunica le informazioni mentre faccio cenno a Bucky di reggersi a me, lui fa come gli ho detto e così tenendo il telefono tra la spalla e l'orecchio, utilizzo i miei poteri per alzarci da terra e dirigerci verso il bar.
<<Devi ascoltarmi attentamente Australia, devi trovare un panno, di qualsiasi genere, va bene anche la tua felpa e devi fare pressione ad esattamente quindici centimetri dal bacino, non devi sbagliare altrimenti si dissanguerà prima che arrivi l'ambulanza>> intelligentemente Australia mi ha chiamata dopo avere chiamato il 911.
Australia ansima e fa come le ho detto mentre noi ci avviciniamo alla posizione del bar.
Atterro davanti e mi precipito all'interno, il bar è deserto, sono tutti spariti.
Le sedie e i tavoli sono in disordine e ribaltati, c'è una scia di sangue che continua dietro al balcone mi precipito da Australia che è chinata sopra al corpo ferito di Brain.
Mi tolgo il cappotto e esercito pressione, l'ambulanza ci mette troppo.
<<Brain ascolta devo fermare l'emorragia, altrimenti ti dissanguerai prima di arrivare in ospedale>> dico al mio amico
<<Fai il necessario>> dice flebilmente tra due colpi di tosse. La situazione sta peggiorando. Bucky esplora la stanza, assicurandosi che non ci sia nessuno
<<Questo farà male>> dico mentre Bucky si avvicina, Australia è distrutta, ha gli occhi pieni di lacrime e la faccia e i vestiti sporchi di sangue di Brain.
Alzo le mani dal corpo del mio amico, richiamo i miei poteri e creo uno strato incandescente di fuoco sulle mie mani, Australia mi osserva impaurita e ansiosa, mentre lancia sguardi terrorizzati verso il retro bottega.
Brain emette un grido sovrumano quando entra in contatto con le mie mani, ma la ferita si chiude e il sangue smette di scorrere.
Bucky alza la pistola, mi alzo, creo una palla di fuoco con una mano e un pugnale ghiacciato con l'altra, mi avvio sul retro seguita da Bucky, che ha la pistola in mano davanti a se.
<<Sam e gli altri arrivano tra poco>> sussurra
<<Pensavo avessimo più tempo>> dico a bassa voce illuminando l'ambiente.
Poi sentiamo delle urla di Australia, ci precipitiamo di nuovo verso il davanti del bar.
Balthazar stringe con un braccio d'ombra Australia e con un arma d'oscurità le sta osservando il viso.
<<Lasciala>> dico glaciale, mio fratello si accorge di me solo nel momento in cui richiamo la sua attenzione.
<<Sorella>> mi saluta annoiato
<<Mettila giù>> dico alzando il pugnale
<<Sono davvero deluso da te Blare, mi aspettavo più di un piccolo pugnale è una sfera di fuoco>> ridacchia quasi lanciando da parte la mia amica.
<<Non hai ancora visto niente>> dico lanciandogli la sfera che ferma prontamente e fa diventare nera, come Wand aveva fatto un po' di tempo fa, ma lui è come se traesse forza da quel fuoco.
<<Come hai fatto a trovare questo posto?>> ringhiò avvicinandomi di qualche passo mentre Bucky mi affianca con ancora la pistola puntata, Balthazar lancia una brave occhiata a quello che ormai penso sia il mio fidanzato e ritorna con l'attenzione su di me.
<<Quando ho preso possesso della tua mente ho fatto una piccola escursione>> sorride, rigirandosi tra le mani un pugnale d'ombra.
<<Ho visto davvero tante cose>> ridacchia <<Cose patetiche>> alza lo sguardo dal pugnale e fissa Bucky
<<Come l'enorme amore che provi per quest'uomo. Non penso neanche che sia umanamente possibile, ma tuttavia anche lui ti ama>> inclina leggermente la testa leggendo Bucky come un libro aperto.
<<Ma non sono venuto qui per parlare>> ridacchia, poi osserva fuori, vedo che diverse persone compiono dei movimenti ripetitivi e non naturali, poi si voltano nella nostra direzione e ci fissano con gli occhi tutti neri.
A loro si aggiungono anche diverse creature di oscurità.
<<Bucky portali via, io cerco di trattenerli>> dico facendo sparire il pugnale e creando du sfere di fuoco. Balthazar sarà pure il cattivo, ma queste persone che ha posseduto sono innocenti, una palla di fuoco al petto gli farà solo svenire.
Bucky trasporta Brain in braccio mentre conduce Australia verso la porta sul retro, esco dal bar piazzandomi in mezzo alla strada.
Le persone che non sono possedute scappano e urlano, alcuni mostri stanno distruggendo le case, gli edifici e le strade.
Riesco a mettere a tappeto le sette persone che ci sono, tutt'altra storia sono i mostri d'oscurità.
Non riesco a mandarli via.
Pensa Blare, pensa!
Io devo riuscire a sconfiggere mio fratello, ma come?
Sono la strega elementare giusto? Quindi devo utilizzare tutti i miei poteri, uniti.
Fino ad ora provavo a sconfiggere i mostri solo con il fuoco, l'acqua e gli elementi divisi, mi sforzo leggermente e colpisco un mostro con una scarica di potere blu in cui sono racchiusi tutti i miei poteri.
Quello sparisce. Sorrido prima che l'altro mi butti a terra e mi faccia sbattere la testa sul cemento.
<<Bimbo Ragno!>> grida Doctor Strange prima di compire il mostro e disintegrarlo.
Un uomo in costume rosso e nero atterra vicino a me.
<<Hey, hey, sei la signorina Blare vero? Tutto bene? Hai preso una bella botta, ma è stato fantastico quello che hai fatto con la magia blu>> dice l'uomo aiutando ad alzarmi, dalla voce non penso sia un uomo, ma più un ragazzo
<<Sono Peter comunque, ma il mio nome da supereroe è Spider-Man, sai vado in giro per New York con le ragnatele, hai sentito in giro?>> chiede emozionato. Non so quanti hanni abbia, ma sembro io alle medie, lanciò uno sguardo a Steven che alza le spalle e continua a combattere dei mostri.
<<Grazie Peter>> dico, potrei avere una commozione celebrare e il continuare a farneticare del ragazzo mi sta facendo salire il mal di testa.
<<Comunque io credo in te, sai per distruggere il cattivo, a proposito mi dispiace, devi combattere contro tuo fratello>> continua a parlare il ragazzo.
<<Peter>> gli metto le mani sulle spalle e lo calmo
<<Meno parole e più fatti>> dico guardandolo negli accogli attraverso il costume
<<Meno parole e più fatti, certo!>> esclama

The Elementary Witch || Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora