Capitolo 27

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Ho cantato Perfect di Ed Sheeran con dell'amaro in bocca, sapendo che Bucky mi stava guardando, ma di certo non era per lui la canzone.
Successivamente servo i tavoli per diverso tempo e poi finalmente mi posso riposare al bancone, Australia mi affianca subito mentre pulisce dei bicchieri e Brain che è in pausa e si beve una Coca Cola si siede davanti a noi al bancone.
<<Dunque, i due tipi al tavolo quattro chi sono?>> chiede Australia curiosa, io lancio uno sguardo nella loro direzione, entrambi stanno bevendo una birra e stanno parlando a bassa voce, Bucky mi tiene sempre d'occhio e me ne accorgo.
<<Non dirmi che conosci Captain America>> dice Brain, io sospiro
<<I due tipi sono il mio ex sulla destra e il suo migliore amico sulla sinistra>> dico, ad Australia quasi cade la mascella, lo so che le piace Bucky, è esattamente il suo tipo come aspetto, ma non di carattere di certo.
<<Il tuo ex è White Wolf?>> chiede Brain, quindi ora si fa chiamare White Wolf?
<<Wow>> dice Australia mentre io bevo un bicchiere d'acqua, così almeno evito di dire cose che non dovrei
<<Non è che sei anche tu una specie di supereroe vero?>> domanda Brain, io quasi mi strozzo con l'acqua e tossisco diverse volte.
<<No, certo che no>> dico, vedo con la coda dell'occhio che Bucky accenna un sorriso.
<<Ma se glielo chiedi ti fanno un autografo>> sorrido dando a Brain una pacca sulla spalla.
Servo i tavoli per diverso tempo e poi mi avvicino al numero quattro dove Bucky e Sam ormai hanno finito la loro birra.
Prendo le due birre vuote
<<Volete qual cos'altro?>> domando con il tono più gentile che trovo
<<Come per esempio un pugno in faccia?>> dico guardando Bucky <<Quello è gratuito>> concludo, vedo Sam ridere sotto i baffi
<<No, siamo a posto>> mi dice Bucky e io appoggio il conto sul tavolo allontanandomi
<<Avanti! La birra non costa dieci dollari>> mi dice dietro Bucky, vado a buttare le birre nel cestino e poi ritorno al loro tavolo
<<È un bonus per la vita che tra trenta minuti mi rovinerete>> dico indicando l'orologio sulla parete del bar.
Poi mi allontano e Australia mi affianca mentre pulisco un bicchiere.
<<Oggi chiudo io>> la informo, lei annuisce, ma continua a guardarmi così mi volto verso di lei.
<<Tutto bene?>> mi domanda, io la guardo confusa
<<Si, perché non dovrebbe?>> chiedo, lei alza le spalle
<<Sappi che per ogni cosa io ci sono>> mi appoggia una mano sulla mia.
Io la guardo e la sorrido
<<Chiamami>> dice lei togliendosi il grembiule e dandomi un bacio sulla guancia.
Il locale si è svuotato, finisco di pulire il bancone e saluto la band che se ne va in silenzio.
Poco dopo Australia va via con Brian che mi saluta e lancio un ultimo sguardo verso Sam e Bucky.
<<Ok Blare, chiudi tu?>> mi domanda il capo
<<Si non c'è problema, mi aspettano>> dico indicando Sam e Bucky, lui annuisce e se ne va, io sospiro di sollievo.
<<Bene>> dico togliendomi il grembiule, vado sul retro a prendere la mia roba, è tutto in ordine, ritorno nel locale, chiudo la porta d'ingresso a chiave, così nessuno ci disturberà.
Prendo una bottiglia di qualcosa, non mi importa, basta che sia alcolica, prendo un bicchiere, avvicino una sedia al tavolo quattro e mi siedo.
Mi verso un bicchiere e lo scolo tutto sotto lo sguardo attento dei due.
<<Potete iniziare a parlare ora>> dico riempiendo di nuovo il bicchiere.
<<Abbiamo bisogno del tuo aiuto. Stiamo radunando una squadra>> dice Sam
<<Cioè gli Avengers?>> chiedo e lui annuisce
<<Oh mamma mia, non sono abbastanza ubriaca per questo>> borbotto sorseggiando il secondo bicchiere, Bucky sembra contrario ma lo ignoro
<<Perché radunare gli Avengers?>> domando
<<Perché qualcosa di molto grosso sta arrivando>> dice Bucky
<<Qualcosa>> dico finendo il secondo bicchiere <<O qualcuno?>> chiedo, ma so già la risposta
<<Non è così semplice>> dice Sam per poi lanciare un'occhiata a Bucky
<<Devi sapere la storia>> continua <<Ma non qui. E non saremo noi a raccontartela>> conclude Sam
<<Quindi voi non la sapete la storia>> affermo
<<Sappiamo quel che basta>> dice Bucky
<<E cosa dovrebbe significare?>> chiedo guardandolo
<<Che quello che sappiamo è sufficiente per comprendere la portata della situazione. E ci devi aiutare>> spiega Bucky
<<Quindi dove andiamo? Facciamo una rimpatriata alla base?>> chiedo, ma non rispondono, sarà così e basta.
<<Bene>> dico scolandomi un ultimo bicchiere di quella che è tequila penso.
La rimetto al suo posto dietro al bancone e mi metto la giacca.
Saliamo sull'auto che guida Bucky, io mi fiondo praticamente nei sedili posteriori, dopo pochi minuti ci fermiamo e vedo che siamo davanti a casa mia, nella quale abito con Australia
<<Che significa?>> domando
<<Dovrai venire a stare alla base per un po'>> mi dice Sam
<<Ovviamente>> dico scendendo dall'auto, poi sento le due portiere che si chiudono e mi giro verso di loro
<<Meglio essere sicuri di non correre rischi>> dice Sam.
Alzo gli occhi al cielo e apro il portone, saliamo due piani e entriamo in casa.
Australia come ha detto non c'è, Bucky che entra per ultimo chiude la porta e entrambi stanno fermi come due stoccafissi in cucina, che è poco dopo l'ingresso.
<<Sedetevi>> indico il divano, ma entrambi restano al loro posto.
Prendo un borsone non troppo grosso e metto dentro diversi vestiti.
Prendo poi uno scatolone non troppo grande, che sta in mano e ci metto le cose più importanti, alcune foto con Australia e Brian, la mia lampada.
Dietro a tutte le foto noto un cofanetto, è lì da diverso tempo, non lo apro da un po'.
Forse adesso non è il migliore momento, ma lo apro lo stesso.
Dentro c'è la collana di Bucky, o meglio, quella che mi ha detto che potevo tenere. Non sono riuscita a tenerla al collo, non dopo quello che era successo, così l'ho tenuta dentro al cofanetto.
Sotto la collana che mi rigiro tra le mani, ghiacciata, c'è una foto.
Shuri due anni fa l'aveva infilata dentro la mia borsa, io me ne sono accorta quando ormai ero lontana dal Wakanda.
L'immagine è una foto di me e Bucky, ci baciamo, entrambi felici. Me lo ricordo bene quel bacio. È stato il nostro primo dopo che ho riavuto i miei ricordi e Shuri me l'ha voluta regalare perché sapeva di avere preso il momento adatto, ha proprio catturato il momento.
Mi si appannano gli occhi, ma non posso piangere, non ora, non qui, non con Bucky nell'altra stanza.
Rimetto le cose dentro il cofanetto e lo butto nella scatola di cartone asciugandomi le lacrime.
Dopo di che ritorno da loro e appoggio la scatola sul bancone della cucina.
<<Ho fatto>> dico.
D'un tratto la porta si apre. La chiave gira nella toppa. Resto tesa per qualche secondo, Australia è dai suoi genitori e nessuno ha le chiavi. Sam e Bucky mi guardano, vedo Bucky infilare una mano dentro al cappotto, alzo una mano verso di lui e mi avvicino alla porta d'ingresso.
Poco dopo appare Brian, tiro un sospiro di sollievo, in mano ha la piccola televisione di Australia.
<<Blare, mi dispiace, Australia mi aveva detto che potevo passare per la televisione. L'ho aggiustata>> dice
<<Non c'è problema>> lo ringrazio prendendo la televisione, mentre lui mi aiuta, non prima di avere lanciato un'occhiata a Sam e Bucky.
<<Sono ancora in tempo per l'autografo?>> mi sussurra quando appoggiamo la televisione sul mobiletto, sorrido leggermente
<<Può darsi>> dico in rimando, lui lancia un'altra occhiata ai due
<<Meglio che tolga il disturbo>> dice Brain
<<Grazie per la televisione>> gli dico, lui mi sorride
<<Nessun problema>> dice sorridendomi e uscendo.
Bucky mi guarda in modo strano, quella che vedo è gelosia? Ma non mi dire. È un po' tardi per la gelosia.
Sam sembra fare l'indifferente ma è evidente che si sta divertendo
<<Andiamo>> borbotto prendendo la borsa in spalla e la scatola nelle mani
<<Ti aiuto>> si offre Bucky quando mi passa davanti per uscire
<<Cammina James>> sibilo.

The Elementary Witch || Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora