The Elementary Witch || Bucky Barnes

Capitolo 25

Si fa triste d'un colpo, gli sto per domandare cosa c'è che non va che bussano alla porta.
<<Ehm... si?>> domando alzandomi dal letto
<<Sono Sam, Shuri ma ha mandato a sentire perché eri in ritardo, ieri ti aveva detto che ti avrebbe aiutato con i poteri verso le dieci. Sono le undici passate>> dice Sam
<<Cazzo>> dico lanciando uno sguardo all'orologio alla parete, Bucky ride, ma gli faccio cenno di stare zitto.
Apro la porta quel tanto che basta per farmi vedere solo la faccia e non quello che indosso
<<Ehm... si... giusto...è che mi sono appena alzata e ho fatto la doccia. Mi sono totalmente dimenticata>> dico trovando una scusa non troppo convincente.
<<Si>> dice Sam per niente convinto <<Avviso Shuri>> dice ridendo sotto i baffi, Bucky scoppia a ridere e Sam lo segue a ruota
<<"Mi sono totalmente dimenticata">> mi scimmiotta Bucky
<<Non è divertente, James>> dico puntandogli il dito contro, Sam ride ancora
<<Non è necessario>> dico chiudendo la porta in faccia a Sam, ma comunque lo sento allontanarsi ridendo, mentre lancio un cuscino a Bucky.
<<Devo andare>> dico lanciando un'occhiata a Bucky che è praticamente semi nudo nel mio letto, cerco di non ributtarmi tra le sue braccia, mi cambio mettendomi una tuta e tiro a Bucky la maglietta perché mi stava guardando, anzi mangiando con gli occhi.
<<Smettila di mangiarmi con gli occhi>> dico lanciandogli un'occhiata, lui ride
<<Smettila>> dico andando verso di lui per dargli un bacio a stampo, ma lui mi tira verso di lui e approfondisce il bacio.
<<Bucky>> brontolo sulle sue labbra
<<Abbiamo tutto il tempo per il round 2>> dice e io lo guardo male, scuoto la testa uscendo dalla stanza mentre lo sento ridere e mi ritrovo anch'io con un sorriso che va da orecchio a orecchio.

Direi che in Wakanda ho passato il tempo più bello della mia vita, almeno così lo ricordo.
La mattina Shuri mi aiutava con i miei poteri e mi insegnava qualcosa di strabiliante per la medicina, mentre tutto il resto della giornata praticamente la passavo con Bucky e talvolta con Sam.
Ovviamente però abbiamo deciso anche ti togliere il disturbo dopo due abbondanti settimane.
Bucky mi prende per mano il pomeriggio prima del giorno della partenza e mi porta in un posto.
Dopo diverse ore ci arriviamo finalmente, durante il tragitto stiamo stati in silenzio, ma sembrava più un silenzio teso che confortante, cosa c'è ora che non va?
Ignoro questa sensazione per ora, non voglio dover preoccuparmi sempre.
Arriviamo giusto al tramonto nel posto in cui mi porta Bucky, davanti a noi c'è un lago su cui si riflette il bellissimo cielo del tramonto, poco distante c'è una piccola capanna
<<Vivevo qui dopo che ho smesso di essere il Soldato d'Inverno. Shuri mi ha aiutato con la memoria>> spiega indicando la capanna
<<Dentro quella?>> rido e lui sorride annuendo.
<<Dicono che in Wakanda i tramonti siano i più belli del mondo>> dice guardando il sole ormai rossastro che illumina e colora il cielo.
<<Già>> dico, lo vedo girarsi verso di me, così faccio lo stesso, ha una faccia strana, non riesco a capire la sua espressione.
<<Cosa c'è?>> chiedo cercando di prendergli la mano, ma lui fa un passo indietro guardando terra
<<Cosa c'è Bucky?>> domando ancora
<<Non possiamo stare insieme>> dice d'un colpo
<<Abbiamo già affrontato questo argomento Bucky>> dico severa, lui finalmente mi guarda negli occhi
<<Non nel modo in cui andava fatto>> dice e io lo guardo confuso <<Non sei al sicuro vicino a me. Non sarai mai al sicuro. Io non riesco a vivere con la costante paura di perderti>> dice
<<Stai scherzando spero? Dopo tutto quello che abbiamo passato? Te ne esci così?>> chiedo già alterata, so dove condurrà questa conversazione e non sono sicura di volerla portare a termine.
<<Quindi tutto quello che mi hai detto la notte scorsa e quella prima e quella prima ancora, non significavano niente? Perché tu volevi lasciarmi giusto?>> chiedo, lui non dice niente, ma è sufficiente così per capire
<<Sai quello che fa più male Bucky? È che tu mi hai mentito, sapevi che questo sarebbe accaduto. Eppure hai aspettato con la coda tra le gambe>> dico, le lacrime mi stanno già uscendo dagli occhi
<<Non potrai essere felice con me>> dice
<<No Bucky! Non dirlo! Perché io ero felice con te. Pensavo che quello che ci fosse tra noi fosse vero amore>> dico delusa <<Ma è chiaro che non lo era per te>> dico. Ci guardiamo negli occhi, vedo il suo dolore, ma allora perché lo fa? Perché ferisce entrambi?
<<Forse hai ragione, non potremmo mai essere felici. Io voglio laurearmi, diventare medico e amare una persona con tutto il mio cuore ed essere ricambiata, ma chiaramente mi sono sbagliata, quella persona non sei tu. Hai paura di amare con tutto il cuore e mi dispiace che sia tu stesso a negarti la felicità>> dico con gli occhi appannati dalle lacrime
<<L'amore che mi puoi dare non è abbastanza paragonato al dolore che avrei se tu morissi>> dice anche lui con una lacrima che gli riga la guancia
<<Spero che un giorno tu sia capace di farlo, di amare una persona con tutto il suo cuore. Spero che tu abbia il coraggio di farlo, o almeno più coraggio di adesso, ma fino a quel momento non potrai essere davvero felice>> dico facendo un passo indietro.
Ho il cuore spezzato, so che non è la cosa giusta, dovrei lottare per lui, ma sono davvero stanca, di rincorrere l'amore, rincorrere le persone.
<<Buona fortuna Bucky, perché sarai da solo in questo cammino. Io sono fuori, fuori dalla vita da supereroe, fuori dai progetti dell'Hydra, fuori dallo S.H.I.E.L.D., fuori dalla tua vita>> dico
<<Addio Bucky>> dico dopo alcuni secondi che ci fissiamo negli occhi, le lacrime ora risplendono alla luce flebile delle stelle, perché è calata la sera.
Cerco si non guardarlo, così mi do la forza per usare i miei poteri e volare via.
Arrivo in camera mia ancora in lacrime, preparo la mia borsa e lascio una lettera a Shuri, non voglio incontrarla in questo stato, ma sono grata di quello che ha fatto, Sam non lo saluto sarebbe un altro tiro a lungo della mia vita con Bucky e sicuramente scoprirà cosa è successo, ma ora non ho tempo. Voglio andarmene da qui il più presto.
Così prendendo le mie cose e portandomi dietro il resto del cuore spezzato e sanguinante che mi rimane vado verso la mia nuova vita.