Due anni dopo
<<Hey Blare, oggi sei puntale>> mi dice la mia collega. È una ragazza bella, alta, bionda e con gli occhi blu di nome Australia è molto dolce e siamo diventate subito amiche quando ho iniziato a lavorare in questo bar appena ritornata in America.
Lei studia legge e come me lavora di sera, siamo coinquiline da un paio di anni e abbiamo stretto subito un legame di amicizia molto forte.
<<Hai visto?>> dico ridendo e mettendomi il grembiule, di solito dopo le lezioni facciamo sempre i turni assieme e oggi sono arrivata puntuale.
<<Ma è vero quello che vedo?>> mi domanda Brain dice toccandomi e facendo scena. Brain é un'altro nostro collega, ha la nostra età ed è da dieci anni il migliore amico di Australia.
<<E smettila>> dico schiaffeggiandolo.
<<Oggi canti?>> mi domanda Australia
<<Non lo so, non ho canzoni pronte>> dico, il sabato sera nel locale si esibisce una band del posto che piace molto e una volta durante un karaoke Australia ha scoperto che sono davvero brava a cantare, dunque la band mi ha assicurato che una cantante per un paio di canzoni al sabato andava più che bene.
<<Basta che canti le stesse. Sono classiche ma sono eccezionali>> dice lei facendomi gli occhioni dolci <<Ti prego!>> mi dice
<<Va bene>> cedo e lei sorride.
<<Ah ricordati che io oggi vado dai miei genitori dopo il turno, stasera hai casa libera>> mi fa l'occhiolino e io alzo gli occhi, lo sa che non mi sento con nessuno.
<<Dovresti uscire con qualcuno>> dice e io la ignoro.
<<La band sale sul palco tra venti minuti>> dice il boss e io annuisco sistemandomi un poco.
<<Sentite>> dice Brain alzando il volume della televisione all'angolo del bar.
<<Il ricercato, anche chiamato Barone Zemo, dopo essere evaso più volte da alcune prigioni di massima sicurezza, oggi dopo due anni non è ancora stato ritrovato.
È stato visto alcuni giorni fa aggirarsi a Berlino, ma quando le forze dell'ordine sono arrivate sul posto non c'era traccia del fuggiasco.
Passiamo alle notizie...>> dice la giornalista, al suo fianco c'è una foto della faccia di Zemo. Mi trattengo da non spaccare la televisione con un palla di fuoco, se mai Zemo verrà preso andrò in prigione ad ucciderlo, per tutto quello che ha fatto.
<<Blare?>> mi domanda Australia passandomi una mano davanti alla faccia, mi risveglio dalla specie di stato di trans in cui ero caduta e la guardo.
Sia lei che Brain mi guardano
<<Scusate. Stavo pensando... è davvero ingiusto che quel criminale sia ancora a piede libero. Chissà quanto ancora sarà in libertà>> mento
<<Già>> dice Australia
<<Come sta andando la laurea?>> domando, è all'ultimo anno e tra alcuni mesi la prenderà.
<<Bene, anche se dopo il Blip ho dovuto ricominciare i corsi, è stato un casino, c'erano nuovi professori ed è stato il delirio>> spiega e io annuisco, sia lei che Brain sono stati vittime del Blip, come lo chiamiamo, due anni fa misteriosamente la metà della popolazione mondiale è riapparsa dopo essere sparita per cinque anni.
Noi civili non sappiamo la storia intera, ma sappiamo che gli Avengers ci hanno salvato, il grande Iron Man, Tony Stark ha perso la vita, ma ha salvato miliardi di persone.
<<Blare cinque minuti>> mi dice un componente della band andando verso il palco. Il bar è già abbastanza pieno e molti vengono qui solo per sentire un po' di musica.
<<Ragazzi, vado>> dico facendo un respiro.
Appena salgo sul palco Australia e Brian fanno partire un applauso e io rido prendendo il microfono.
<<Canto un paio di canzoni come l'altra settimana e poi fate voi?>> domando, il batterista e i due bassisti annuiscono.
<<Da quale vuoi iniziare?>> mi domanda il quarto componente sedendosi al pianoforte, un po' bizzarra come band ma sono bravissimi.
<<Fai tu>> sorrido prendendo il microfono e posizionandolo e accendendolo.
Cala il silenzio, tutto il bar è in attesa e tutti ci guardano, come ogni sabato cerco di ignorarli.
Successivamente la melodia inizia a suonare dal piano e inizio a cantare.
Canto altre due canzoni e poi bevo un sorso d'acqua dalla mi bottiglietta poggiata a terra.
<<Faccio Perfect?>> mi domanda il bassista di fianco a me sorridendo
<<Certo>> annuisco sorridendo, Perfect di Ed Sheeran è forse la mia canzone preferita e mi fa piacere cantarla.
La melodia del piano inizia a riempire la stanza e io guardo verso Australia e Brain entrambi mi guardano sorridendo e io faccio lo stesso, sposto lo sguardo in giro per il locale, tutti sono contenti.
Ma a me muore il sorriso sulle labbra quando vedo le due persone ferme poco lontano dalla porta.
Sam Wilson è fermo che mi guarda con ammirazione, forse non sapeva che sapessi cantare, sposto lo sguardo verso la persona al suo fianco, Bucky Barnes.
La melodia continua ma io non sto cantando
<<Tutto bene Blare?>> mi chiede sotto voce il basista Benny
<<Si>> balbetto <<Facciamo cinque minuti di pausa>>
<<Scusate>> dico al microfono, la base si interrompe e io scendo dal palco, Australia e Brian mi guardano con sguardo confuso ma io vado dritta dai due.
<<Cosa ci fate qui?>> domando subito guardando Sam, cerco di non guardare Bucky, è finita due anni fa, ma la ferita che ho nel petto non si è ancora rimarginata del tutto e di certo la sua presenza non mi aiuta.
<<Ciao Blare, da quanto tempo. Sono felice di vederti anch'io>> dice, le voci nel locale sono ritornate e nessuno bada a noi per fortuna.
Sono successe diverse cose in questi due anni, Sam è diventato Captain America, sono fiera di lui, ma la loro presenza qui non può significare niente di buono.
<<Sam cosa ci fate qui?>> sibilo a bassa voce, lanciando un'occhiata a Bucky che stringe la mascella guardandomi.
<<Dobbiamo parlare>> dice lui, ma di certo non voglio farlo
<<Come avete fatto a trovarmi?>> chiedo
<<Lo S.H.I.E.L.D. non ti ha mai perso d'occhio>> dice ovvio Bucky e io gli lancio uno sguardo di fuoco.
<<Cosa volete?>> chiedo
<<Dobbiamo parlare>> ripete Sam
<<Blare?>> mi chiama il bassista
<<Altri cinque minuti Benny>> mi giro verso di lui con tono che non ammette repliche, lui annuisce.
<<Sam dimmi cosa volete o sparite dalla mia vita>> dico glaciale
<<Abbiamo bisogno del tuo aiuto>> dice Sam
<<Ma non possiamo dirti di più se non accetti di aiutarci>> conclude Bucky e io lo guardo, veramente per la prima volta, ha un'aria diversa dall'ultima volta che ci siamo visti, ma non so dire cosa è cambiato.
<<Allora potete anche andarvene>> dico facendo per ritornare sul palco
<<È una questione seria Blare, sono in ballo le vite di molte persone>> mi prende il braccio Sam
<<Quindi non mi state dando scelta vero? C'è sempre in ballo la vita di qualcuno>> dico scostandomi dalla sua presa, ma non andandomene
<<È più complicato di quello che pensi. La vita di milioni di persone è in pericolo>> dice Bucky
<<E la mia vita James?>> lo guardo dritta negli occhi <<Chi pensa alla mia vita? Finalmente ho quello che volevo e adesso siete tornati nella mia vita come un tornado per sconvolgermela. Di nuovo>> dico, sostiene lo sguardo ma poi lo abbassa
<<Blare non siamo venuti qui per sconvolgere la tua vita, ma se non ci aiuterai non ne avrai più una>> dice Sam <<Non sono venuto qui nei costumi di Sam Wilson, per chiederti un favore per un amico. Ma sono venuti qui come Captain America e ti chiedo di aiutarci a salvare la vita delle persone che contano su di noi>> dice Sam. Io sposto lo sguardo su Australia e Brain, mi stanno guardando parlando tra di loro, le loro teorie non sono neanche lontanamente vicine a quello che davvero sta accadendo.
La loro vita è in pericolo e di certo non posso lasciarli morire.
<<Finisco il turno a mezzanotte, potete aspettarmi al tavolo quattro>> dico semplicemente girandomi per andare verso il palco, entrambi hanno nascosto due sorrisi mentre si sedevano, ma a me non sfugge nulla.
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The Elementary Witch || Bucky Barnes
FanfictionBlare Jackson è una studentessa di medicina dell'Oregon, ha una vita semplice e non sa che la sua vita sta per cambiare, se in meglio o in peggio non lo sa. Bucky Barnes e Sam Wilson le stravolgeranno la vita, fino a ribaltarla completamente. La v...