soulmates. - Chandler Bing (traduzione italiana)

- 08 | TIME MACHINE

È STATO TUTTO MOLTO DRAMMATICO, ovviamente Rach e Ross non si parlavano, se non per fare gli stronzi.
Dopo due giorni che si ignoravano, infatti, i due iniziarono a lanciarsi insulti a vicenda.
Si sarebbe potuto pensare che non fosse stato così male. Durante la settimana successiva, mi sdraiai spesso nel mio letto, pensando a come tutta quella storia sarebbe andata avanti.
Era così triste. L'intero gruppo si era lentamente disgregato a causa loro. Era ancora più orribile quando entrambi pianificavano qualcosa nello stesso giorno. Rachel ci aveva invitato ad andare a sciare con lei, nello stesso fine settimana Ross ci aveva invitato per una serata di freccette.
"Per quanto tempo ancora dovremmo scegliere tra l'uno e l'altra?" Chiesi a Monica una sera.

Eravamo seduti in salotto. Tutti noi eravamo diventati più silenziosi nella settimana passata. Persino Chandler faceva meno commenti sarcastici. Ma probabilmente solo perché ne aveva fatto uno sul "prendersi una pausa" mentre Rachel era nella stessa stanza.
Non solo l'aveva minacciato di ucciderlo, ma lo aveva anche ignorato per il resto della serata, il che era problematico visto che erano nella stessa squadra di sciarade.

"Non lo so, davvero non lo so".
Nell'ultima settimana non avevo avuto molto tempo per pensare alla mia situazione. Le mie preoccupazioni riguardavano soprattutto mio fratello e Rachel, ma mi ritrovai a perdermi nuovamente nei miei pensieri, sognando Chandler.

Anche con lui non avevo parlato molto. Avevamo avuto qualche momento di contatto visivo, ma per lo più perché continuavo a fissarlo.
"Se devo scegliere tra loro ancora una volta, impazzisco. Voglio dire, tutto il nostro gruppo si dividerà. Non puoi parlare con loro e...e..." Mia sorella si alzò.
Seguii il suo movimento e sbattei le palpebre. Sembrava che volesse condividere i suoi pensieri ed esprimersi su tutto questo. Ma rimase in silenzio e si sedette di nuovo.
"Questo è il problema, cosa dovrei dirgli?", mormorò.
Scrollai le spalle e lasciai vagare lo sguardo.         

Dovresti dire loro di costruire una macchina del tempo. Tornare indietro, non so fino a che punto. Prima del litigio? Prima del loro anniversario? Forse anche oltre. Ad essere onesti, la loro relazione sembrava un po' instabile da quando ero arrivata qui, ero solo troppo sconvolta per vederlo. Forse deve succedere qualcosa. Qualcosa che distragga tutti da questa situazione. Non solo distrarre, ma che faccia anche andare avanti. Vorrei...

Ed è così che mi persi nuovamente nei miei pensieri. Ma Monica interruppe i miei pensieri in corso: "Se solo potessero stare insieme nella stessa stanza senza litigare. Senza urlare o gridare l'uno contro l'altro. Basterebbe semplicemente ignorare l'esistenza dell'altro".
Saltai in piedi e la guardai direttamente: "Mon, è così. Di' loro quello che hai appena detto!"
Lei sospirò silenziosamente come se non si fosse resa conto di quello che aveva appena detto. Dopo trenta secondi, saltò in piedi e urlò: "Sì, parlerò subito con Rachel! Ma dov'è?"
"Al lavoro". Risposi e Monica si sedette di nuovo.