- 33 | FOR A LITTLE WHILE

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CI RITROVAMMO nel corridoio tra i nostri appartamenti.
Non pensai nemmeno a come dargli la buonanotte.
Avrei potuto abbracciarlo? Sarebbe stato imbarazzante, no?
Noi quattro camminammo lentamente lungo il corridoio e prima che potessi iniziare il mio imbarazzante addio, Joey parlò: "Allora, Chandler, per tua informazione. Rachel passerà la notte da noi. Quindi non essere strano. Non voglio che scappi".
Disse afferrando la vita di Rachel per poi farle un po' di solletico. Era adorabile da guardare.
"Grazie, Joey. Lo apprezzo molto. Cercherò di non spaventarla!", disse Chandler sorridendo sarcasticamente.

Nel frattempo Joey continuò a fare il solletico a Rachel, cosa che la fece strillare e ridere per un secondo.
"Joey, fermati! Se scappo, ti assicuro che non è a causa di Chandler".
Lei alzò un sopracciglio verso Joey, che sembrava un po' scioccato.
Dio, non erano entrambi dei dolci idioti?
Joey lasciò andare la vita di Rachel e le prese la mano: "Per favore, non scappare per colpa mia".
Rach sorrise con successo, prima a me, poi a Joe.

"Andiamo allora, tesoro. Buona notte voi due!"
Ci salutò e trascinò Joey dietro di sé nell'appartamento dei ragazzi.

"Lo ha sotto controllo...mi piace!", sussurrò Chandler quando la porta si fu chiusa. Rimanemmo lì per un paio di secondi, senza dire nulla.
Stavo pensando a come l'avrei dovuto salutare. Ringraziarlo per la giornata? Dirgli che era stato divertente? Magari lasciargli intendere di volerlo fare di nuovo. E poi andarsene, in qualche modo, senza rendere la cosa imbarazzante.

Avevo già inalberato per iniziare il discorsetto a cui avevo pensato, ma lui fu più veloce.
"Eve, naturalmente puoi dire di no ma... ho la sensazione che li disturberei, sai, se entrassi ora; e alla fine risulterei strano. Quindi..." si fermò a guardarmi negli occhi, facendo una piccola smorfia, "Ti dispiacerebbe se venissi da te per un po'?"

Lo fissai per un momento. A giudicare dalla sua reazione, il mio sguardo doveva essere piuttosto scioccato. Aprì la bocca e parlò: "Davvero, non è un problema se..."
Ma io lo interruppi: "No, mi piacerebbe molto!"
La sua espressione cambiò e mi sorrise. "Fantastico!" disse dolcemente.
Io gli sorrisi di rimando, mentre cercavo le chiavi nella mia tasca.
Dovetti spostare il mio sguardo da lui, perché non trovavo le mie chiavi.

"Dove diavolo sono?".
Guardai nella mia borsa e smisi per un momento di prestare attenzione a Chandler, che mi superò. "Potremmo semplicemente...", sussurrò bussando alla nostra porta.
"Sei proprio un genio!", sorrisi. Dopo qualche secondo sentimmo dei passi avvicinarsi per aprire la porta d'ingresso.

" BUONA SERA, RAGAZZI! "

Era Richard. Uh oh. A quanto pare non solo io e Rachel avevamo un appuntamento stasera.
Aspetta, l'avevo appena chiamato appuntamento?

Rivolsi a Chandler uno sguardo preoccupato, ma lui con mia sorpresa sorrise a Richard, stringendogli persino la mano con entusiasmo.
"Ciao, Richard!"
La gioia nella sua voce fece sorridere un po' Richard mentre si girava verso di me.
"Ehi" lo salutai sorridendo.

Lui fece un passo indietro per farci entrare. Salutai Monica, la quale stava seduta sul divano con un bicchiere di vino rosso in mano.
"Non volevamo interrompere! Eravamo solo di passaggio!"
Mia sorella bevve un sorso del suo vino,
"Oh, andiamo. Va tutto bene. Domani mattina mi racconterai com'è andata!".

Chandler, che mi aveva seguito nella stanza, salutò Monica con un semplice "Ehi!" ed un sorriso.
Mia sorella gli sorrise, ma non disse nulla.
Ci furono un paio di secondi di silenzio in cui non sapemmo cosa fare. Decisi di gestire la situazione.
"Godetevi la serata!" Dissi affermando la mano di Chandler per poi trascinarlo nella mia stanza.

soulmates. - Chandler Bing (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora