APRII LA PORTA molto lentamente.
Un po' troppo lentamente, forse.Cosa ci facevo lì?
Non avrei osato sbirciare da dietro l'angolo per vedere se lui ci fosse già.
Così feci solo un passo nel corridoio con gli occhi chiusi. Quando la porta si chiuse dietro di me, il mio occhio sinistro si aprì di un millimetro.Il corridoio era vuoto.
Dove diavolo era? Non riuscivo a sentire nulla. Era tutto così silenzioso, ed io ero molto stressata.
Cosa avrei dovuto fare? Dovevo aspettare li oppure bussare?
Lui non sapeva che io sapevo, quindi sarebbe stato strano aspettare lì, giusto?
Ma se avesse dovuto capire che lo sapevo, appena mi avesse vista?Se avessi bussato, non avrebbe saputo che sapevo, che noi sapevamo.
Così bussai, ma un secondo prima che la mia mano toccasse la sua porta, questa venne rigorosamente aperta.
Era lì, con gli occhi vitrei e scioccati che mi fissavano.
La sua bocca era già aperta, ma non usciva una sola parola. Dopo alcuni secondi che sembrarono ore, disse: "Pensavo che tu fossi-".
Abbassai lo sguardo: "Lo so".
Chandler scosse lentamente la testa, incredulo.
"Tu lo sai?"Merda.
Annuii incerta. "Mi dispiace tanto, non verrà. Ha chiamato Ross, non esce dalla sua stanza da trenta minuti". Sospirai.
Mentre lo guardavo di nuovo, notai che i suoi occhi non erano fissi su di me. Stava fissando la porta dietro di me."Non capisco, perché sei qui?" Il suo braccio vagò sul telaio della porta per poi appoggiarsi goffamente. Se non si fosse spostato, non avrei notato quanto eravamo stati vicini.
Solo pochi centimetri ci separavano.
Dato che avevo intenzione di bussare, ero più vicina alla porta di quanto pensassi.
Ma lui non fece alcun tentativo di muoversi, quindi continuammo a fissarci. Mi schiarii la gola.
Mi aveva chiesto qualcosa, giusto?"Sono qui perché, beh, mi ha mandato Joey. Ross ha preso a Mon due biglietti per The Chew, ma non le piace, così li ha dati a Joey. Lui non può andarci perché... perché...beh, non può".
Quando menzionai mia sorella, tremò.
"C-così ha dato i biglietti a me, ma mi ha detto che tu ami The Chew. Così volevo chiederti...ti piacerebbe venire con me a vedere lo show?"Troppe informazioni, troppo in fretta. Perché non potevo parlare a velocità normale?
"Scusa?" sussurrò.
Espirai forte: "Ho due biglietti per The Chew, vuoi venire?".
Stavo fissando il pavimento, senza notare che il suo sguardo si era posato su di me.
Era stata una cattiva idea. Non sarei dovuta uscire.
Come poteva essere una buona idea? Lui aveva il cuore spezzato, non voleva di certo andare ad un programma di cucina con la sorella della ragazza di cui era innamorato."Certo-", mi guardò senza espressione sul viso.
"Pardon?" Dovevo aver capito male, non avrebbe mai detto: "Certo, vorrei accompagnarti a The Chew".Sorrise. Era la prima volta che lo vedevo sorridere in quel giorno. La mia mente non riuscì a realizzarlo per altri dieci secondi. Poi iniziai goffamente a sorridere, mettendo la mano in tasca per passargli il biglietto.
"Ecco qui" sorrisi debolmente.
Non potevo dare per scontato che fosse tutto a posto. Avrei dovuto chiederglielo. Mi avrebbe fatto saltare la copertura, ma non importava."Stai bene?" Cercai di guardarlo negli occhi, ma finii per fissare il suo appartamento.
Sospirò forte, prima di riuscire a rispondere: "Non proprio".
Scrollò le spalle, guardandomi direttamente.
Aveva bisogno di un abbraccio. Volevo abbracciarlo."Allora, come pensi di affrontare questa situazione?" Dissi muovendo goffamente le mani, le quali finirono sui miei fianchi.
"Ignorando ogni tentativo di parlare con lei, buttando via la tristezza e guardando un sacco di Baywatch e The Chew". Sospirò.
"Nient'altro?" dissi alzando un sopracciglio.
Lui alzò entrambe le sopracciglia, come per dire: "Non ti sembra abbastanza?"."Mi dispiace, non avrei dovuto parlarti in questo modo, come se sapessi il modo in cui ti senti o come pensi di gestire la situazione..." feci un passo indietro e mi girai.
Sarei dovuta andare. Aveva il biglietto, era tutto a posto.
Beh, non proprio.Poco prima che un goffo 'Ciao' lasciasse la mia bocca, mi prese la mano: "Aspetta!"
Questa volta lo guardai direttamente negli occhi."SÌ?"
Deglutì. "Grazie". Era più di un sussurro.
"Grazie per esserti preoccupata e per aver cercato di aiutarmi. Lo apprezzo molto. E grazie per avermi portato il biglietto".
Gli sorrisi "Sto facendo del mio meglio"
Non aveva ancora lasciato la mia mano.
"Visto che me l'hai chiesto così gentilmente, credo che ci sia un'altra cosa a cui dovrei pensare". Annuii e lui ridacchiò su se stesso.
"Dovrei provare a non innamorarmi di una delle mie amiche, vero?"Era una battuta o l'aveva detto davvero?
Il mio sorriso sparì, solo per un secondo.
Non poteva essere serio. Non poteva assolutamente essere serio.
Ridacchiai e cercai di ignorare i miei pensieri: "Sì, probabilmente sarebbe un buon inizio!"
Lui sorrise ancora una volta prima di lasciare la mia mano."Immagino che ci vedremo domani!" fece un passo indietro e mi salutò con il biglietto.
"S... sì!".
No, no, no, no.
Gli voltai le spalle quando chiuse la porta."Per l'amor di Dio-", sospirai.
Prima che potessi anche solo pensare di aprire la porta del nostro appartamento, questa venne aperta.
"Vieni dentro!" Rachel mi prese il braccio sinistro e mi tirò in casa.
Stavano origliando. Sicuramente."Forse abbiamo sentito una o due cose attraverso la porta... quindi qual è il tuo piano?" disse incidentalmente.
Come non detto.
"Il mio piano? Per quale motivo?"
Ero confusa, non avevano sentito la parte in cui aveva detto che non si innamorerà più di nessuna di noi?Rachel spalancò gli occhi per poi gettare le mani in aria: "Per farlo innamorare di te, ovviamente. Ha detto che dovrebbe cercare di non farlo. Ma quando ti conoscerà meglio, si innamorerà di te, che lo voglia o no".
Joey fece un passo più vicino a noi e continuò: "Già, non possiamo scegliere di chi innamorarci".Prese la mano di Rachel e le sorrise.
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soulmates. - Chandler Bing (traduzione italiana)
Fanfiction𝗤𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 la più giovane dei Geller si innamora del suo vicino di casa 𝗼 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 Evelyn si rende conto che lui era già innamorato di sua sorella La storia non è mia ma di @liquidumos, io mi sono solo presa la briga d...