- 23 | COME AGAIN

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NON RIUSCIVO A CREDERE ALLE MIE ORECCHIE.

"Cosa stai dicendo?"

Rachel si voltò da me a Joe, prima di abbassare la voce.
"Non sarebbe fantastico? Potresti aiutarlo, dargli i biglietti e -".
Mosse molto le mani, cercando di fare una specie di messaggio gestuale.
"E cosa, Rach? Non credo che sia una buona idea..." dissi facendo una pausa.
I miei occhi vagarono da lei a Joey. "Forse Joe potrebbe parlargli!".
Come menzionai il suo nome, i suoi occhi si spalancarono.
"No, no, non proprio, no, non è una grande idea, no-", balbettò.
"E perché?" gli chiesi incerta.

"Beh, sono stato io a dirgli di parlarle, tutto il tempo. Non posso andare là fuori e dire 'ehi ho letto il biglietto che hai scritto a Monica e nel caso non l'avessi notato, io non sono Mon, lei non si presenterà' ".
Recitò l'ultima parte come se fosse in una commedia.
Scossi la testa.
"Ma non posso nemmeno dirgli che ho letto il biglietto, vero?" feci una pausa.
"In secondo luogo, sono la sorella di Mon, non credo che questo renderà la situazione più facile".

I miei occhi si posarono su Rachel. "E tu?"
Anche se probabilmente sapeva che questo momento sarebbe arrivato, alzò le sopracciglia sorpresa.

"Dovrei andare là fuori? Io e Chandler non siamo così legati come voi con lui e-" spiegò.
Feci una risata.
"Sì, perché io con lui ho un legame molto forte, Rach-".
Anche se cercai di guardarla sarcasticamente, il mio sguardo era piuttosto vuoto, sconfitto, come quello di Mon poco prima.
Non me ne sarei accorta se la mia vista non si fosse inumidita. Lacrime, davvero?
"Tesoro, vieni qui!", Rach mi tirò in un abbraccio.

Joey ci passò accanto due volte prima di unirsi goffamente all'abbraccio. Iniziai a ridacchiare prima di lasciarli andare.

"Non per, ehm, stressare o altro, ma Mon dovrebbe incontrare Chandler tra circa sette minuti".
Joey si grattò la nuca.
Scambiai uno sguardo con Rachel.
Mi sarei aspettata che Joey si sarebbe reso conto dei miei sentimenti per Chandler dopo il mio pianto. A quanto pare era troppo educato per dire qualcosa, o semplicemente pensava che fosse normale per me piangere.
Ma era normale? No, non era normale, nessun essere umano normale piangeva così tanto.
Bene, subconscio.

5 MINUTI.

"Ok, qualche idea su cosa potrei dirgli?" Alzai le sopracciglia.
"Andrai davvero là fuori?".
Joey sembrava così sorpreso, ma il sorriso di Rachel crebbe.
Sospirai più forte di quanto avessi previsto.
"Lo farò, se non cambierò idea nei prossimi quattro minuti e mezzo".
Rachel ebbe un sussulto: "Cambio di programma. Che ne dici di non nominare nemmeno Monica? Che ne dici di: "Sì, Joe mi ha detto che ti piace The Chew e tutto il resto".
Joey la indicò. "Questa è davvero una buona idea!"

4 MINUTI.

"Non essere così sorpreso, sotto pressione mi vengono sempre buone idee!" Rach alzò un sopracciglio.
"No, non è vero!" esclamammo in contemporanea io e Joe.
Mi guardò e sorrise.
"Diglielo, volevo che avesse almeno un biglietto e tu volevi chiedergli se andasse bene andarci insieme!" spiegò emozionato Joey.
Se davvero non aveva capito che fossi innamorata del suo migliore amico, era davvero bravo ad organizzare un appuntamento.
Era come se avesse voluto che gli chiedessi di uscire.

3 MINUTI.

Annuii, cercando di ricordare cosa avesse detto esattamente.
"Pensi davvero che funzionerà? E se lui chiedesse di Monica?"
Rachel cercò la mano di Joey e la afferrò.
"Digli semplicemente la verità, ovvero che Ross ha chiamato e che lei è sconvolta. Non vuole lasciare la sua stanza. E se lui dovesse chiedere del biglietto, digli semplicemente 'quale biglietto?' " disse le ultime due parole con la sua tipica voce confusa.

2 MINUTI.

"Non dovrei lasciare l'appartamento alla stessa ora di lui, giusto? Dovrei aspettare ancora un po'?" Dissi giocando con le mie mani nervosamente.
Joey annuì ma rispose: "Sì, aspetta solo qualche minuto. Ma non più di due, non vogliamo che se ne vada"
Rachel si accigliò: "Perché dovrebbe andarsene?".
Joey guardò dritto verso di me e scrollò le spalle: "Ansia?".
Lo stesso.

1 MINUTO.

Il ticchettio dell'orologio dietro di me diventava sempre più forte. Gli occhi di Rach erano fissi sull'orologio, mentre quelli di Joey erano fissi su di me.
Ogni volta che lo guardavo, lui annuiva incoraggiante, o semplicemente mi sorrideva. Lui lo sapeva. Doveva farlo, giusto? Meglio non parlarne.
Nessun sentimento per Chandler, non c'è mai stato, giusto?
Mi presi in giro da sola a causa dei miei stessi pensieri. Non ci credevo nemmeno io.

"Non credi nemmeno tu a cosa?" Joey si accigliò verso di me.
Naturalmente stavo pensando ad alta voce.
Avevo bisogno di tenere sotto controllo quel parlare da sola, seriamente.

"Proprio come Chandler, lui parla da solo tutto il tempo" ridacchiò.
"Davvero?" cercai di sembrare innocente. Era adorabile. Joey annuì lentamente, ma venne distratto da Rachel che indicò l'orologio.
"Ancora 10 secondi! Bene, Evelyn, vai là fuori a testa alta. Chiedigli semplicemente di andare al Chew insieme, senza alcuna pressione".
Mi sorrise con molta sicurezza, avrei voluto averne un po' anch'io.
Mi sentivo tremare internamente, anche se probabilmente, ero così anche fuori.

Joey mi mostrò un pollice in su, il quale non mi aiutò molto.
Mi girai, sul punto di fare un passo avanti, quando mi ricordai.
"Joey, ti dispiacerebbe passarmi i biglietti?", la mia voce tremava.
"Oh, giusto, sarebbero utili, vero?" ridacchiò e si mise la mano in tasca.
Quando mi passò i due biglietti espirai molto forte.
Dopo essermi comportata come una dodicenne, ero sicura al 90%, aveva capito che mi piacesse Chandler.
Avrei dovuto solamente sperare che non glielo avesse detto.
O meglio, che l'avesse fatto accadere accidentalmente.
"Ok, ci siamo!" sussurrai appoggiando la mano sulla maniglia della porta.

soulmates. - Chandler Bing (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora