- 03 | TOO EMOTIONAL

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ERANO PASSATI SOLO DUE GIORNI, quando accadde la cosa. La cosa che cambiò tutto.
In realtà, il giorno era il giovedì, ma tutto iniziò la mattina dell'anniversario di Ross e Rachel, che era un mercoledì.

Rachel era appena uscita per andare al lavoro quando mio fratello fece irruzione nel nostro appartamento, con delle rose in mano. Scambiò uno sguardo con noi, rendendosi conto che l'aveva appena mancata.
"Se n'è appena andata, vero?".
Annuii un po' triste. Il loro primo anniversario. Davvero incredibile. Dopo l'adolescenza, quella grande cotta. Non riusciva a parlare d'altro che di lei. E adesso? Uscivano insieme già da un anno.

La porta si aprì e Joey e Chandler interruppero i miei pensieri.
"Buongiorno ragazzi!" Joey guardò Ross con le rose in mano. "Se n'è appena andata, eh?"
Mio fratello sgranò gli occhi. "Grazie per avermelo ricordato, Joe! Molto utile!"
Joey sorrise con orgoglio: "È stato un piacere".
Lo sguardo di Ross era impagabile e non potei fare a meno di ridacchiare. Ross si sedette accanto a Monica, che versò il latte nella ciotola di fronte a lui.
Forse me l'ero immaginato e basta, ma in realtà avevamo fatto sul serio colazione nel nostro appartamento due volte dopo la mattinata di lunedì.
Non so se l'avevano fatto a causa mia, ma mi era piaciuto.
"E la cosa peggiore è che lei passa più tempo con quel Mike che con me... nel giorno del nostro anniversario!", gridò Ross. Chandler si schiarì la gola.
"Sono abbastanza sicuro che il suo nome sia Mark" disse ricevendo uno sguardo fulminante da mio fratello.
Monica gli prese la mano e gli disse di smettere di preoccuparsi di Mark. Era solo un collega di lavoro.
"Sì, ma un collega di lavoro che flirta con la mia ragazza!"
Sorrisi leggermente e lo abbracciai da dietro con una tazza di tè in mano.

"Va tutto bene, Ross. Rachel ti ama, ok? Tornerà dopo il lavoro e voi due passerete un bell'anniversario!"
Si voltò e mi guardò. "Solo bello?"
Ridacchiai leggermente: "Un anniversario brillante! Va bene?"
Mio fratello annuì e si voltò per continuare a mangiare i suoi cereali.

Tuttavia, non c'era più posto per me in cucina, così mi diressi verso il divano. Presi un altro sorso dal mio tè mentre Joey si sedette accanto a me.
"Ehi Joe!", mi fermai per dare un'occhiata in giro. "Hai scoperto qualcosa di interessante?".
Alla fine io e Rachel avevamo infastidito Joey talmente tanto che ci aveva promesso che avrebbe cercato di scoprire chi Chandler stesse cercando di impressionare.
Quella situazione mi aveva fatto pensare a lui più di quanto avessi voluto.
"Beh...", iniziò incerto.
Lo guardai un po' scioccata.
"Beh?" dissi con le sopracciglia sollevate. Si girò a guardare dove stesse Chandler. Ma eravamo salvi, stava parlando con mia sorella. "Beh, forse ho scoperto qualcosa. Anche se forse ho promesso di non dirlo a nessuno".
La mia eccitazione si ridusse rigorosamente.
"Ma Joey..."
Le sue sopracciglia si alzarono rapidamente: "Ehi, ho detto forse. Ma tu mi ascolti mentre parlo? Forse sto mentendo, chi lo sa?"
Presi un altro sorso dal mio tè, continuando a guardarlo nel modo più triste possibile.

Non era l'unico attore in questa stanza.
"Te lo dirò... più tardi, va bene?"
Sorrisi: "Grazie, Joe!"
Lo baciai sulla guancia, mi misi in piedi e corsi in bagno, chiudendo la porta dietro di me.

Ho appena baciato Joey sulla guancia? Sono in una sitcom o cosa? Come posso fare una cosa del genere, ma non essere in grado di iniziare una conversazione con Chandler.
Oh... Chandler. Sono almeno pronta a sapere chi ama? Ok, il mio obiettivo è non pensare a lui per il resto della giornata. Joey non me lo dirà comunque. È troppo buono.
Scommetto che è davvero un grande amico per Chandler. Voglio dire... in generale. Non solo per lui. Non ci sto pensando.
Ma sì, Joey è dolce. Lo è davvero. E bello.
"Aspetta. No. Cervello, fermati!"
Perché i ragazzi sono così complicati. Perché non possono semplicemente dire quello che vogliono, fare quello che dovrebbero, amare chi dovrebbero-

Un colpo alla porta interruppe il mio piccolo attacco di panico.
"Ehi, stai bene lì dentro?"
Era Monica, la quale aprì lentamente la porta. "Pensavo di aver sentito la tua voce"
Prima che potessi dire qualcosa, lei aveva già iniziato ad abbracciarmi.
"Cos'è successo?". Solo allora notai le lacrime nei miei occhi.

MERDA, ERO TROPPO EMOTIVA.

"No, niente. Sto bene, davvero, sto bene. Solo una piccola passeggiata nell'inferno emotivo". Lei mi guardò dubbiosa. "Sei sicura?"
Annuii e l'abbracciai un'altra volta. Ci volle un po' prima che uscissi da quel bagno, mi sembrava di essere stata lì dentro per ore.
Non appena uscii, mi accorsi che avevo davvero fame, e che ero stata davvero lì dentro per ore. Un'occhiata all'orologio mi disse che era già l'una del pomeriggio.
"Ross se n'è andato un'ora fa, Chandler se n'è andato poco fa e Joey... beh Joey è ancora seduto sul divano a mangiare la pizza".
Monica mi informò, in piedi in cucina a cucinare, ovviamente, perché cos'altro avrebbe potuto fare.

"Joe, perché stai mangiando, quando Mon sta cucinando?"
Mi avvicinai a lui e presi una fetta di pizza. "Non farlo! Non che io voglia mangiarla...Ho un casting per questa pubblicità della pizza e sto cercando di far sembrare che abbia un sapore... non di plastica!"
Ma era troppo tardi per me. Avevo già dato un morso.
"Questa è ... disgustosa".

JOEY ERA PARTITO per la sua audizione lasciando me e Monica nel nostro appartamento.
"Mon, perché ci incontriamo solo qui e non da Phoebe, o da Chandler e Joey? Non so nemmeno dove viva Pheebs!"
Monica mise il pranzo che aveva preparato in due piatti, per farci mangiare.
"Hai ragione, non conosci ancora nessun appartamento! Voglio dire, non posso mostrarti l'appartamento di Phoebe. Sarebbe una lunga camminata e non voglio fare tardi al lavoro da Moondance Diner. Ma credo che ai ragazzi non dispiacerà se ti mostrassi il loro appartamento molto velocemente. Un piccolo antipasto prima del pranzo!"
Ridacchiai alla sua brutta battuta ed annuii, perché volevo davvero vedere dove vivesse Chandler. Monica disse che avrei dovuto seguirla.
Chiusi la porta dietro di noi e mi ritrovai in corridoio. Quando Mon provò ad aprire la loro porta, non ci riuscì.

"L'hanno fatto davvero? No. Abbiamo bisogno di una chiave. Di solito non chiudono mai la porta. Andiamo!" Sbuffò. "Perché devono rendere tutto così complicato, Gesù Cristo!"

Rimanemmo lì impassibili per mezzo minuto, finché mia sorella ebbe un improvviso sussulto. "Aspetta!", sorrise brillantemente. "Ho una chiave in più del loro appartamento da qualche parte in cucina!"
Mi girai per aprire di nuovo la nostra porta, ma quest'ultima non si aprì.
"Ehm ... Mon, hai una chiave con te?". Lei scosse la testa, "No... perché?"
Sentii il panico nella sua voce.
"Beh, non riesco ad aprire la porta. Credo che si sia chiusa da sola quando l'ho accostata".

Dopo trenta minuti sedute impotenti nel corridoio, sentimmo qualcuno salire le scale. "Eve? Mon? Cosa ci fate qui?" disse nostro fratello, finalmente qualcuno.

"Ross! Grazie a Dio sei qui. Hai la chiave del nostro appartamento, vero? Ti prego, dimmi che ce l'hai con te!"
Mi porse i fiori che aveva portato per controllare le tasche dei jeans.
"Voilà!" disse tenendo la chiave del nostro appartamento nella mano destra. "Aspetta, se siete chiuse fuori, significa che Rachel non è ancora in casa. Dov'è?"
Si sedette sul divano, aspettando che succedesse qualcosa.

Monica prese il suo piatto con del cibo freddo, iniziando a mangiare mentre si avvicinava al divano: "Lei è dove dovrebbe essere... al lavoro!"
Poi controllò la sua segreteria telefonica dato che era quasi impazzita quando avevamo sentito il telefono squillare attraverso la porta.
"Aspetta, Ross. Rach ha lasciato un messaggio!", prese un altro boccone prima di continuare.
"Dice che dovresti chiamarla...". Nostra sorella non aveva nemmeno finito la frase che Ross era gia in piedi, aspettando che lei gli passasse il telefono. Era appoggiata al tavolo, aspettando e mangiando, come me.
Rachel rispose e il volto di mio fratello si illuminò. Ascoltammo il loro dialogo, beh il monologo.

"CIAO TESORO!
Ciao, che succede?
Ugh... cosa? Vuoi...
Che ne dici se vengo su?
Sì, va bene. No, va bene.
Si', ci vediamo allora.
Sì, ti amo anch'io, ciao, SI CIAO."

Sospirò, io e Mon ci scambiammo uno sguardo preoccupato. Mio fratello non disse nulla. "Allora...?", sussurrai.
"Sì, beh, non la vedrò come il resto del wee-", si fermò bruscamente.
"Forse io...". Ross si voltò e se ne andò.
Proprio così.
"Beh, sono curiosa di sapere come andrà a finire!", mormorò prima di prepararsi per il lavoro.

soulmates. - Chandler Bing (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora