𝚌𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝚜𝚎𝚟𝚎𝚗𝚝𝚎𝚎𝚗

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Midoriya's POV

Cosa ti è saltato in mente?

Non lo so, ma il mio corpo si è mosso da solo, mentre la mia bocca si è aperta, proferendo parola senza che me ne rendessi conto.

"Midoriya, hai preso più della sufficienza. Sicuro di volerti proporre?"

"S-si, professore. Vorrei m-migliorare ancora la mia media in matematica" rispondo insicuro di quanto sto dicendo, fallendo, anche solo provando, nel mostrarmi determinato, in quanto prendo a balbettare.

"D'accordo, alla lavagna"

Faccio come dice, e mi alzo dalla sedia, dirigendomi verso di lui. Afferro il gessetto dall'apposito contenitore tra le mani e deglutisco, non troppo rumorosamente.

"Scrivi" afferma, cominciando poi a dettarmi la traccia.

Scrivendola, sento la mia rovina avvicinarsi. L'esercizio, infatti, è lo stesso che ho provato a fare qualche giorno fa, quando studiai con Todoroki, e il risultato finale era sempre errato.

"Risolvi"

Con la mano tremante, comincio a scrivere la risoluzione, pregando chiunque possa ascoltarmi che vada tutto bene. Presto la massima attenzione ad ogni passaggio, quella giusta che mi fa notare che l'equazione ha un che di strano. È l'unica che non sono riuscito a svolgere nel modo esatto ma, alla fine del quarto passaggio, mi rendo conto di un dettaglio fondamentale che, ogni volta, dimenticavo, ed è in quel momento che capisco che il mio errore è sempre stato quello.

Correggo immediatamente e risolvo perfettamente l'esercizio. Il risultato finale è sessantadue, proprio come indicato sul libro.

"Bene, Midoriya. Puoi tornare a sedere"

Faccio come dice, soddisfatto di me stesso, e torno a posto.

"Ce l'hai fatta alla fine" sussurra il bicolore, mettendo il palmo della sua mano in una posizione a me ben visibile. Inizialmente non capisco, ma poi comprendo ciò che intende e gli batto il cinque, facendo spuntare sul suo volto un sorriso.

Durante il resto dell'ora, gran parte della classe che aveva preso un voto inferiore al sei al compito di matematica, è stata chiamata per recuperare. Tuttavia, un'ora era davvero poca, perciò il professor Aizawa continuerà ad interrogare il giorno successivo.

"Todoroki" lo chiamo.

Si volta verso di me e mi guarda, in attesa che continui a parlare.

"Studiamo insieme anche oggi?"

"Oggi non posso" risponde, diventando rosso in viso, grattandosi la nuca.

"Uhm, capisco" replico a mia volta, guardandolo storto. Cosa c'è di imbarazzante nella domanda che ho fatto?

Non abbiamo più parlato per il resto della lezione.

A mensa prendo posto, affiancato da Kaminari, Kirishima e Iida. Alla vista del bicolore, cerco di fargli un cenno con la mano, ma non mi rivolge un solo sguardo e va a sedersi altrove. È insieme a Yaoyorozu e stanno chiacchierando allegramente come mai avevano fatto prima.

Non dirmi che ci sei rimasto male. 

Io e il rosso siamo i primi a finire, ma restiamo lì, ad aspettare gli altri due. Poi torniamo in dormitorio, insieme a un'altra parte di classe, non comprendente il bicolore e la ragazza con cui ha pranzato.

Mi fiondo nella mia camera e prendo il diario scolastico, per svolgere i compiti assegnati per domani. Fortunatamente c'è ben poco da fare, l'unica materia che ha lasciato esercizi è inglese.

𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨 | 𝖳𝗈𝖽𝗈𝖽𝖾𝗄𝗎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora