𝚌𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝚗𝚒𝚗𝚎

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Midoriya's POV

"È tutto chiaro?" chiede All Might alla classe alla fine della sua lunga e apparentemente interminabile spiegazione, posando il gessetto nell'apposito contenitore, e strofinandosi in seguito le mani, per levarsi di dosso quello presente su di esse, sollevando una piccola nube bianca.

Si odono alcuni sì, e successivamente il suono della campanella, che indica che la prima ora è terminata, così poso il materiale di latino nello zaino e, al suo posto, prendo quello di italiano.

"È arrivato il momento di leggere i vostri testi. Mi auguro li abbiate fatti." afferma il professore, introducendo la lezione.

Afferra tra le mani il foglio sul quale sono scritte le coppie e, una dopo l'altra, le chiama a leggere il proprio tema.

Arrivato il mio turno e quello del del mio compagno, ci alziamo e andiamo verso la cattedra sotto gli sguardi dei compagni, che mi mettono in soggezione, con in mano i nostri quaderni.

(premetto che la loro parte l'ho presa da instagram lol)

"Chi legge?"

Guardo il bicolore, il quale mi fa capire di non essere intenzionato a proferir parola, facendomi sospirare e cominciare ad esporre il tema.

"Io" affermo.

Empatia, quanto amo questa parola.
Empatia è la capacità di comprendere a pieno lo stato d'animo altrui.
Per me l'amore e qualsiasi rapporto basato sui sentimenti veri dovrebbe essere empatico.
Sai perché è bella l'empatia?
Perché non fa sentire incompresi.
L'empatia è quella persona che vedendoti giù cerca in qualsiasi modo di tirarti su,
perché vive così tanto con te che vive sulla sua pelle la tua tristezza.
E così con la felicità.

Cala il silenzio, uno di quelli imbarazzanti, durante il quale non so se guardare All Might, la classe, Todoroki o un punto indefinito dell'ambiente circostante.

"Breve, ma scritto bene. Bravi, ragazzi" commenta con aria soddisfatta.

Torniamo a posto e, dopo di noi, altre coppie leggono il proprio lavoro alla classe. Sono tutti belli e ben strutturati, e il professore sembra davvero contento di come ci siamo cimentati in questa attività.

La campanella suona, ponendo fine anche a quest'ora.

"I voti li trovate sul registro. Buona giornata"

"Buona giornata, professore" rispondiamo all'unisono, alzandoci, per poi sederci nuovamente una volta fuori la figura dell'eroe.

Sospiro, e prendo il materiale di tedesco dallo zaino, sentendo al contempo qualcuno, alla mia sinistra, farfugliare qualcosa di incomprensibile. Guardo in quella direzione e noto il bicolore, con il volto posato su una mano e lo sguardo perso rivolto alla finestra.

Sono sul punto di chiedergli cosa stia passando per la sua testa in questo momento, ma non sono certamente affari di cui mi parlerebbe, e il professore di tedesco ha appena fatto il suo ingresso in classe.

"Buongiorno, ragazzi. Sono Cementoss, vostro nuovo insegnante di tedesco"

Era prevedibile che potesse chiamarsi così, vista la sua forma corporea, identica ad un blocco di cemento. Non dà tanta importanza alle presentazioni, si limita all'appello, così da memorizzare i nostri nomi, e subito comincia a spiegare. La sua espressione è così seria, che quasi mi terrorizza, e all'apparenza si direbbe che è severo.

Prendo appunti su appunti, e finisco per riempire poco più di due pagine di quaderno, con frasi, schemi e tabelle sparse disordinatamente per i fogli; se questo è l'inizio, non oso immaginare come sarà il resto dell'anno.

𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨 | 𝖳𝗈𝖽𝗈𝖽𝖾𝗄𝗎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora