𝚌𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝚏𝚘𝚛𝚝𝚢 𝚝𝚠𝚘

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Todoroki's POV

Dopo aver sbattuto ripetutamente le palpebre, finalmente apro gli occhi, mettendo pian piano a fuoco l'ambiente circostante.

È un risveglio insolito, diverso da quelli di sempre, e me ne rendo conto dopo poco. Tra le mie braccia giace Izuku, che visto così sembra ancora più piccolo e indifeso. Sorrido guardandolo, specialmente per la tenerezza che mi fa mentre dorme.

I suoi ricci verdi che ricadono sui suoi occhi ancora chiusi, le guance leggermente arrossate e la bocca semi-aperta, mi fanno venire una voglia matta di strapazzarlo di coccole.

I nostri corpi nudi sono attaccati l'uno all'altro, e desidero con tutto me stesso rivivere la notte trascorsa per altre mille volte. Se solo potessi, resterei così in eterno, e pensare che tra poco dovremmo alzarci per andare a scuola mi amareggia.

Non è da me elaborare pensieri così, eppure con lui, anche questi sembrano diventare piacevoli.

Il suono della sveglia disturba la mia mente, e cerco di spegnerla il più velocemente possibile per non svegliare il mio ragazzo, ma fallisco miseramente, e me ne accorgo quando, dopo aver raggiunto il mio scopo, lo sento farfugliare.

Accarezzo dolcemente la sua chioma, mentre osservo i suoi movimenti. I suoi occhi si aprono, mostrando quei due stupendi smeraldi in cui mi perdo ogni volta.

"Buongiorno" sorrido baciandogli la punta del naso, provocando una leggera risata da parte sua che mi scalda il cuore.

"Buongiorno a te" risponde avvicinandosi, cercando le mie labbra, che trova immediatamente, per poi premere le sue sopra di esse.

Resta lì, scruta ogni millimetro del mio viso attentamente, ma quando realizza tutto ciò che è successo, la sua faccia assume un colore rossastro, quasi paragonabile a quello dei capelli di Kirishima. Tira su le coperte nascondendosi, mentre io non posso fare a meno di ridere alla vista di quella scena alquanto buffa.

"Dai, esci" lo richiamo tra un riso e l'altro. Fa quanto richiesto, ma le sue guance sembrano aver preso fuoco più di prima, e i suoi occhi sono fissi sulla parete bianca e spoglia.

"D-davvero è s-successo?" domanda voltandosi nella mia direzione, ma affondando il viso nell'incavo del mio collo. Annuisco, mentre si stringe a me sempre più.

Per un attimo perdo un battito, pensando di aver sbagliato tutto, ma d'improvviso lo sento sorridere, e tiro un sospiro di sollievo.

"È stato bellissimo.." commenta baciandomi il punto in cui è nascosto, facendomi sussultare a quel contatto. Ricambio il gesto, posando le mie labbra tra i suoi ricci verdi e morbidi.

Nessuno dice niente, ed entrambi ci limitiamo a scambiarci occhiate di complicità, baci e abbracci, finché non è ora di alzarsi.

A differenza mia, ci mette diversi minuti, a causa del dolore che si fa strada nel suo corpo, vista la nottata trascorsa. Decido di dargli una mano, e nonostante fosse dolorante, pian piano riesce a muoversi.

Si massaggia il fondo schiena, mentre io tiro fuori una felpa dal mio guardaroba e gliela lancio. La afferra prontamente, nonostante il mio gesto fosse inaspettato, e la indossa.

Gli veste davvero grande, e devo dire che adoro vederlo indossare le mie robe: dovrei prestargli i miei vestiti più spesso.

Mi lascia un bacio a fior di labbra, e lentamente si fa strada per raggiungere la sua stanza. Lo osservo finché non sparisce per le scale, e successivamente rientro.

Indosso la mia uniforme scolastica, ma non prima di essermi lavato. Osservo i marchi da lui lasciati sul mio corpo e li copro con un sorriso stampato in volto.

𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨 | 𝖳𝗈𝖽𝗈𝖽𝖾𝗄𝗎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora