𝚌𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝚏𝚘𝚛𝚝𝚢 𝚘𝚗𝚎

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⚠️allerta smut! se ti dà fastidio, non leggere questo capitolo ⚠️

Midoriya's POV

"Possiamo andare" afferma Shoto posando il portafoglio nella tasca della giacca, mentre io non smetto di guardarlo male neanche per un istante.

Il bicolore sorride divertito, mi scompiglia i capelli e mi prende per mano, facendo intrecciare le nostre dita. Strada facendo ripeto circa tre volte che, qualora dovesse esserci una seconda volta - e farò in modo che ci sia -, pagherò io.

Lo bacio, restando in punta di piedi e attaccato alle sue labbra per qualche secondo, così che non abbia tempo di rispondermi.

"Continua a stare zitto" sussurro ad un orecchio, dopo essermi allontanato dal suo viso.

Rotea gli occhi al cielo e si guadagna l'ennesima occhiataccia della serata. Aspettiamo fuori la grande costruzione che lo stesso tassista che ci ha accompagnati passi a prenderci, ed eccolo arrivare dopo poco.

Ci sediamo entrambi nei sedili posteriori, uno accanto l'altro, e una volta accomodati per bene, poso la testa sulla spalla del mio ragazzo. Gli occhi mi si chiudono da soli, a causa della stanchezza che ho in corpo in questo momento.

"Resisti ancora un po', piccolo" mi accarezza, per poi lasciarmi qualche bacio tra i capelli.

Giungiamo al dormitorio dopo una ventina di minuti, e vengo letteralmente trascinato all'interno di esso. Non riesco a reggermi in piedi, e alla fine Shoto si sente costretto a prendermi in braccio, salendo tutte le scale in quella posizione, che presumo sia scomoda.

Tuttavia, però, a differenza mia, che avrei sicuramente fatto baccano, lui è alquanto silenzioso, e sarà priprio per questo che nessuno si è svegliato.

"Dove hai le chiavi?" bisbiglia al mio orecchio, ricevendo in risposta versi incomprensibili.

Lo sento sussurrare qualcosa, ma non comprendo neanche mezza parola. Successivamente riprende a camminare, per poi tornare sulle scale, che questa volta scende.

Giuro, mi farò perdonare.

Sento una porta aprirsi, e pochi secondi dopo chiudersi. I miei piedi improvvisamente toccano terra, mentre i miei occhi si aprono leggermente.

Mi guardo intorno e mi rendo conto che mi ha portato in camera sua. Lo abbraccio; vorrei scusarmi, ma non riesco neanche ad aprire bocca. La stanza è quasi del tutto buia, e dalla finestra entra solamente un fascio di luce proveniente dalla luna.

Sollevo il capo, facendo scontrare i nostri nasi. Stessa sorte spetta poco dopo alle nostre labbra, che si uniscono ancora, dando via ad un bacio casto, che diventa pian piano sempre più passionale. La sua lingua picchietta sui miei denti, e non le nego l'accesso. Poi entrambe, insieme, cominciano a danzare, seguendo il ritmo di una ipotetica canzone inaudibile dalle nostre orecchie.

Le sue labbra, dopo poco, si spostano, fino ad arrivare al mio collo, dove viene lasciata una scia di baci umidi, che provocano in me numerosi brividi. Si sofferma in un punto che nascondere non sarà difficile, e comincia a mordicchiare, lasciando la sua bocca a lavorare su quella porzione di pelle per svariati istanti.

Quando si stacca, guarda nella sua direzione e sorride soddisfatto, mentre le mie gote si tingono di rosso. Fortunatamente, grazie al buio, non se ne accorge e va avanti, mentre dolcemente mi accarezza.

Lentamente torna sulle mie labbra, concentrandosi specialmente su quello inferiore, che comincia a torturare mordicchiando.

"S-shoto"

𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨 | 𝖳𝗈𝖽𝗈𝖽𝖾𝗄𝗎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora