Capitolo 11

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Il giorno dopo sono euforica e non lo dico solo perché ieri ho baciato Ashton, e lui ha baciato me

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Il giorno dopo sono euforica e non lo dico solo perché ieri ho baciato Ashton, e lui ha baciato me. Lo dico perché ha organizzato una festa a sorpresa con i miei amici al lago, con tanto di torta e festoni. Ci sono anche i miei amici del giornalino. Ero sorpresa quando li ho visti, dal momento che so che Ash non è un fan di Martin. E, per mia sfortuna, c'è anche Anita. In realtà nessuno l'ha inviata, me l'hanno bisbigliato tutti, semplicemente li ha beccati che ne parlavano e si è presentata. Della serie che mi farà passare un bellissimo compleanno in sua presenza.

Ma sinceramente non me ne frega niente di Anita. «Spara tutti i regali che hai avuto, su.» Genesis si siede su una delle sedie a sdraio che hanno sistemato sulla riva del lago. I ragazzi, masochisti, si stanno facendo il bagno, e non lo invidio per niente: siamo pur sempre a fine ottobre. Per un attimo rimango distratta dai muscoli di Ashton, ma mi riprendo abbastanza in fretta.

«Da i miei un computer nuovo, che ha praticamente usato soltanto Ash, più felice di me. Da lui una collana e dai miei nonni dei soldi.» Dico, cercando di non sorridere troppo. Non mi ha regalato esattamente solo una collana. Ha ritrovato la nostra lista delle cose da fare prima di morire, scritta da noi in quinta elementare, e l'ha incorniciata, oltre che messo di fianco la cornice una lavagnetta dove segnare quando le facciamo. E poi la collana è divisa a metà, e l'altra parte ce l'ha lui. Più precisamente è il simbolo dello yin yang, dove io ho il simbolo del bene e Ash del male. In realtà la volevo io la parte del male, ma il mio migliore amico mi ha fermato, sostenendo che io gli faccio bene e quindi dovevo avere quella metà. Non so se volevo più baciarlo di nuovo per quello o perché si è presentato con un capello di stoffa a forma di torta di compleanno con delle candeline.

Violet inarca un sopracciglio, guardandomi con sospetto, ma non dice niente perché ci sono anche Anita e Aubrey con noi. In realtà le mie amiche vanno molto d'accordo con quest'ultima, è la sorellastra di Ashton il problema. Neanche ho il tempo per ringraziarle ancora di tutto questo, che qualcosa di umido mi bacia la guancia. Guardo male il mio migliore amico, che mi sta gocciolando addosso, e lui ride. Ha un asciugamano intorno le spalle per asciugarsi, i capelli portati all'indietro e tutti bagnati. «Eri troppo seria, Mac, non guardarmi così.»

«Non la chiama più Apple.» Genesis guarda Violet con intesa. «Si fanno progressi qui.»

Evito di guardare Ashton per non arrossire. Loro non ne hanno idea... «Certo che la chiamo ancora Apple.» Corruga la fronte Ash, facendomi segno di alzarmi. Quando lo faccio si siede lui al mio posto e mi prende la vita, in modo che mi ritrovo anche io seduta, questa volta però sulle sue gambe. Sembra che Anita sia sul punto di tagliarmi la testa.

«La nostra diciottenne sta passando una bella giornata?» Sorride Alvin, seguito da tutti gli altri ragazzi. Credo che tra lui e Ash le cose siano ancora non risolte, ma si stanno sforzando entrambi per me.

Ashton ridacchia e risponde al posto mio. «Certo che sì. È iniziato con me il suo compleanno.»

Alzo gli occhi al cielo. «Sempre modesto.» Poi sorrido ad Alvin. «Comunque sì. Grazie a tutti, ragazzi.»

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