Sono sempre stata abbastanza brava a nascondere l'ansia, ma non stasera. Ho paura che Ashton ricada nella trappola di Anita, con i suoi occhi cristallini e i capelli scuri. Una dea che in realtà è il diavolo. Non capisco come sia successo tutto questo. Ma cavoli, sembrava davvero così preoccupata per Ashton quando era in ospedale, così tanto che per un po' avevo pensato di chiederle scusa -anche se non è che io abbia fatto chissà cosa- e di ricominciare da capo. Per fortuna non l'ho fatto.
«Buonanotte.» Scendo le scale per dare un bacio sulla guancia sia a mamma che a papà, che stanno guardando un programma in televisione. Tutte le famiglie si vedono i film di Natale in questo periodo, ma non noi: i miei li odiano. Eppure mamma ama il Natale, si sbizzarrisce sempre sulle decorazioni.
«Sogni d'oro.» Rispondono in coro, facendomi scappare una risatina. Ci sono giorni in cui mi chiedo come abbiano fatto a sposarsi, altri in cui penso che sono davvero anime gemelle. Ho sempre sognato una storia come la loro.
Salgo di nuovo le scale, saltellando in modo da fare un gradino sì e uno no, fino a ritornare in camera. Ho messo il pigiama più natalizio che ho trovato nell'armadio: rosso e blu scuro, con una renna sulla maglietta a maniche lunghe. Forse è ancora presto perché mancano tre giorni a Natale, ma è come se fosse domani, per me. Ho già preso tutti gli ingredienti per i biscotti, finito di impacchettare i regali e chiesto ai miei zii quando verranno a Lakewood.
Ho anche mandato un messaggio ad Ashton una mezz'ora fa per sapere come stava andando con l'idiota, ma non ho ricevuto nessuna risposta. «Apri, Apple.» Come se l'avessi invocato mentalmente, ecco che la sua testa spunta da oltre le mie tende. La finestra è chiusa e lui sembra infreddolito.
Alzo gli occhi al cielo e gli apro, scostandomi in modo da farlo passare. «Potresti bussare, soprattutto ora che i nostri genitori ci hanno confermato di sapere tutto.» Gli dico, richiudendo la finestra. Probabilmente i miei l'hanno appena visto e chissà cosa stanno pensando.
Ashton ride, levandosi la giacca e buttandosi sul letto a pancia all'insù. «Guarda che è un bel allenamento il mio. Sono quasi sicuro che ho gli addominali per questo e non per il basket.» Fa un respiro profondo, mentre io rimango in piedi a braccia incrociate. Voglio sapere se devo ammazzare Anita oppure no. «Avevi ragione, comunque. Aveva creato tutto un piano contorto ed io ci ero di mezzo.»
«Ma perché?» È quello che mi chiedo da tutto il pomeriggio. Ashton non le ha fatto niente, è sempre stato gentile e amorevole con lei.
Ashton sospira di nuovo. «Crede che mia madre sia la causa per cui i suoi si sono lasciati definitivamente. A quanto pare voleva vendicarsi o qualcosa del genere. La dovevi vedere, Mac! L'ho portata in uno di quei ristoranti italiani buoni, le ho scostato la sedia quando si stava sedendo e abbiamo parlato del più e del meno fino al dolce. Poi le ho chiesto come stava il suo ragazzo ed è sbiancata, così le ho detto che sapevo tutto e che volevo spiegazioni sul "piano" di cui stava parlando. Non le ho detto che l'hai vista tu, ma io. Così non ti può mettere in mezzo.»
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Stand by me
RomanceCooperatori per il giornalino della scuola, passione per il basket e un talento innato per pedinare le persone senza farsi beccare sono solo le caratteristiche principali dell'amicizia di Ashton e Mackenzie, migliori amici dalla prima elementare. S...