Capitolo 23

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«Quindi Ashton cosa ti ha regalato per Natale?» Chiede mia mamma, seduta sul bordo del mio letto mentre io cerco di infilarmi un paio di maledettissimi orecchini

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«Quindi Ashton cosa ti ha regalato per Natale?» Chiede mia mamma, seduta sul bordo del mio letto mentre io cerco di infilarmi un paio di maledettissimi orecchini. Odio quando non riesco a trovare il punto giusto.

Le lancio un'occhiata divertita. «Un corso di un anno per imparare il mandarino. Sia per me che per lui.» Ho riso tantissimo quando ho visto il biglietto che lo diceva, ma ho smesso non appena Ashton mi ha dato un bacio con la b maiuscola non appena ha visto la sua tuta nuova per il basket. Per fortuna eravamo da soli in camera mia.

«Che carino.» Mia mamma ha quasi gli occhi a cuoricino. «Chiedigli se gli vanno i maglioni che gli ho regalato. Ha detto che li avrebbe provati, ma conoscendolo... e dagli un bacio da parte mia.» Fa un occhiolino alla fine, mentre io avvampo.

So che di solito io e Ashton ci diamo baci sulle guance come se fosse all'ordine del giorno, ma ora è decisamente diverso. «Cosa?» Ho la voce più acuta del solito. «Io non dò baci a quell'imbecille.»

«Sì, ho visto che da quando siete ritornati amici siete cambiati.» Alza gli occhi al cielo, studiandomi l'attimo dopo. Mi fermo, ancora con una mano sull'orecchio cercando di mettermi l'orecchino giusto. «Soprattutto tu. Non è normale come l'hai salutato l'altro giorno, Mackenzie, neanche tuo padre fa così con i suoi amici.» Sì, perché non credo che papà abbia amici che meno di due ore prima hanno confessato di voler andare a letto con lui...

Mi stringo nelle spalle, cercando di non sentirmi in colpa. Ash ha provato a darmi un bacio sulla guancia, ma io mi sono scostata e gli ho dato un pugno scherzoso sulla spalla, gli ho detto "a presto, amico" e gli ho chiuso praticamente la porta in faccia. Ma, a mia discolpa, avevo tutta la famiglia davanti e mi sentivo nervosa. «Il mondo è bello perché è vario.» Le lascio un bacio sulla fronte, prendendo la borsa che le avevo poggiato di fianco. «Ci vediamo dopo.»

Mi sento anche in colpa per non averle detto che io e Ashton non siamo solo poi così tanto amici, ma lui mi ha chiesto di aspettare per dirlo a mio padre e mamma non sa tenersi un segreto del genere. Già è tanto che non gli ha spifferato che io e Ash ci siamo baciati. «Sei più carina del solito.» Osserva, ed io abbasso gli occhi sul mio vestito e gli stivaletti. Fa un freddo cane, ma ho provato a darmi qualche attenzione in più. «Ma farò finta di niente.» Continua mamma, con un sorriso sornione.

Le punto l'indice contro. «Non deve saperlo nessuno della famiglia, okay? Non ancora. Soprattutto non papà, Ashton ha paura che gli stacca un braccio o lo rincorre con un fucile.»

Mia madre si copre la bocca con una mano per trattenere una risata. In effetti il pensiero è divertente. «Va bene. In questo caso dovrei dirti di non dargli troppi baci, ma non mi ascolterei neanche io al tuo posto.»

Sono sicura di essere rossa fino alla punta dei capelli. «Non voglio parlarne oggi. Per favore, niente discorsi strani.» Scendo le scale di corsa, decidendo che se la saluto per me sarà la fine perché continuerà a parlare, e grido solo un "ciao" per gli altri parenti. Credo che fino all'anno nuovo staranno qui, come se casa nostra fosse un campeggio. In realtà mi diverte svegliarmi la mattina e trovare tutti che dormono in salotto, i miei zii si sono persino portati i sacchi a pelo. E ringrazio mentalmente i miei genitori per non aver insistito per dare la mia camera perché, altrimenti, Ash non potrebbe dormire con me.

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