Capitolo 41: L'anello

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-Devo ancora capire come ha fatto Gabriel a convincerti a partire.-mormorò Samantha, mentre scaricava le valigie dall'auto di Lucifer, che prontamente si affiancò a lei per non farle fare troppi sforzi.
-Samantha, te l'ho detto.-sospirò, chiudendo il baule. -Sei troppo esposta nel bunker, non saresti al sicuro.-la baciò sulla fronte, dopo aver preso i bagagli. -Non posso mettere in pericolo la mia famiglia.-la guardò, per poi imboccare l'entrata del palazzo.
Samantha lo seguì a ruota, titubante.

-SORPRESA!-esclamarono in coro i presenti, quando l'ascensore si aprì sul Lux. Linda aveva organizzato una festa a sorpresa per il ritorno di Samantha e Lucifer, e aveva coinvolto praticamente tutti i loro amici.
Samantha corse ad abbracciare Chloe, quasi piangendo. Le era mancata da morire, in quei mesi, e il poterla rivedere dal vivo (e non dietro uno schermo) la faceva stare decisamente meglio.
-Bentornata, agente.-ridacchiò la detective a bassa voce. -Spero prenderai in considerazione l'idea di darmi una mano con un caso, probabilmente abbiamo a che fare con una strega.-sorrise.
La cacciatrice si illuminò. -Davvero?-appoggiò le mani sulle spalle dell'amica. -Sarò più che felice di aiutarti, Chloe.
Lucifer si avvicinò alle due e passò un braccio attorno ai fianchi della compagna. -Detective, ti ricordo che è incinta, e che è il mio erede, quello che porta in grembo.-puntualizzò.
-Lucifer, sono stata incinta anch'io, e so bene cosa si può o non si può fare.-Chloe incrociò le braccia al petto. -Perché non vai a divertirti con Maze e Dan, mentre io e Sam discutiamo di lavoro?
Il diavolo alzò gli occhi al cielo, avvicinandosi a Mazikeen, che come al solito stava dietro al bancone. -Credo di doverti avvisare, Maze.-disse Lucifer a bassa voce. -Stiamo cercando uno sconosciuto che è riuscito ad entrare nel bunker, ora è a piede libero, e...
-Arriva alla parte che non so, Luci.-il demone gli porse un bicchiere di gin. -Samantha ha avvertito Chloe che ha avvertito me.-bevve un sorso direttamente dalla bottiglia. -Ci ha anche detto del libro su di te.-mormorò.
-E ti ha detto anche dei suoi sospetti?-sospirò. -Possibile che Linda sia stata davvero stregata?
-È possibile.-mormorò lei. -Ma il fatto che quel coso non si riesca ad aprire è...assurdo.
-Mary non ha fatto in tempo a tramandarle la chiave.-sussurrò Lucifer, poi si alzò in piedi, sistemandosi la giacca. -Mi serve...una boccata d'aria, vado a fare una passeggiata. Puoi tenere d'occhio Sammy per me?
-Solo perché è mia amica, perché è incinta di tuo figlio e perché deve ancora darmi il numero della rossa.-alzò gli occhi al cielo.

Lucifer si sedette sulla sabbia, dopo essersi tolto le scarpe. Quella spiaggia restava il suo posto preferito, gli era mancato andarci, mentre era a Lebanon.
Osservò l'oceano, le onde che si infrangevano sul bagnasciuga, e poi...
E poi, fu attratto da qualcosa che luccicava a pochi centimetri dall'acqua.
Si alzò in piedi, raggiungendo il brillio a passo svelto e chinandosi.
-Non può essere...-sussurrò, stupito. Era l'anello di Mary. Era un pochino rovinato dal sale, ma per il resto era identico a quando lo aveva gettato via. Il Diavolo decise di prenderlo come un segno, infilandolo nella tasca dei pantaloni e togliendosi la giacca, riprendendo a camminare a piedi scalzi.

Samantha si voltò verso l'ascensore, sentendolo arrivare. Era seduta al tavolo da pranzo, cercava di trovare altri indizi sulle sue antenate. Da almeno un'ora fissava la foto della sua bisnonna, ma non sembrava esserci qualcosa di strano.
-Credevo fossi andata a dormire.-disse Lucifer, avvicinandosi a lei.
-Non riuscivo ad addormentarmi, tuo figlio inizia a muoversi.-rispose, assorta. -...Luc, noti qualcosa di strano qui?-gli porse la fotografia.
-Uhm...direi di no.-mormorò lui, aggrottando poi la fronte. -Sembra la classica donna sposata di inizio Novecento.-aggiunse.
-Sposata?-Samantha alzò lo sguardo verso il compagno. -Come fai a dire che è sposata?
-Beh, questo è un vestito da sposa dei primi del Novecento.-Lucifer indicò l'abito della donna. -Com'è che sono diventato più esperto di storia di te?
-Ma non ha la...-osservò meglio la foto. -...la fede.-vide un anello estremamente familiare al dito della trisnonna. -Questo è l'anello della mamma.-disse poi, scioccata. -Non...non l'ho trovato, fra le sue cose. Che l'abbia preso qualcuno?
-Ehm...-il Diavolo si frugò in tasca e le porse il piccolo anellino di metallo. -...ho rotto per sbaglio le pietre, ma...eccolo qui.
-Lucifer!-esclamò, alzandosi in piedi. -Perché avevi l'anello di-...
-Mary me l'ha dato poco prima di andarsene, dopo il matrimonio di Dean.-spiegò. -L'avevo perso, e l'ho...ritrovato di recente.
Samantha prese l'anello e se lo rigirò fra le dita. -Come hai fatto a rompere le pietre?-mormorò. -Erano vere, o almeno così mi aveva detto mamma.
-Erano vetro colorato, agente.-ridacchiò lui. -Chissà se queste erano vere.-indicò la foto.
-La foto sarà anche in bianco e nero, ma quelle sembrano tutto tranne che verdi.-mormorò la cacciatrice. -Non c'è un modo per aggiungere i colori?
-Chiedi a Charlie, è lei l'esperta.-abbracciò la compagna. -Credo che sia arrivato il momento di andare a dormire, uh?-le accarezzò il viso. -Non vorrei che ti stancassi troppo.-la prese per i fianchi.
-Sono una cacciatrice, Luc.-scrollò la testa. -Sono abituata a fare le ore piccole.-si lasciò poi sfuggire uno sbadiglio.
-Certo, cacciatrice.-la prese in braccio. -Sono più che sicuro che tu sia in grado di stare sveglia fino all'alba a fare baldoria, ma ora entrambi andremo a dormire.-ridacchiò.
Samantha sbuffò. -D'accordo, ma...solo perché sono stanca dal viaggio.-bofonchiò, infilando l'anello al proprio dito, dove lo portava la madre.

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