Samantha si strinse a Lucifer, mentre Dean accendeva la pira funeraria su cui era adagiato il corpo della madre, avvolto in un sacco di iuta.
-Non mi hai...ancora spiegato il perché di questa usanza.-sussurrò Lucifer.
-Così i demoni non possono prendere possesso del suo corpo.-mormorò lei, poi immerse il viso nel suo petto, cercando di non singhiozzare troppo rumorosamente. Castiel stava stringendo Dean con forza, sentiva che il marito faticava a trattenere le lacrime.
Gabriel si mise di fronte ai quattro, dando le spalle alla catasta di legna in fiamme. -Vorrei...dire delle cose, a proposito di Mary Winchester.-sussurrò. -Era una persona meravigliosa, una donna eccezionale...una madre disposta a tutto per i suoi figli.-guardò Castiel. -Io e Cassie ci siamo subito sentiti parte della famiglia, ci ha sempre trattati come Winchester, anche se solo uno di noi due lo è ufficialmente, ora...-si lasciò sfuggire un sorriso amaro. -Quello che intendo è...che la Città d'Argento si è guadagnata un nuovo angelo.-l'arcangelo sospirò. -Anche se avremmo preferito averla qui con noi per...molti e molti anni.-concluse. Samantha andò ad abbracciarlo con forza.
Dietro di loro qualcuno applaudì. Si voltarono tutti, e Samantha portò una mano dietro la schiena per prendere la pistola.
-Papà.-disse Dean, mettendosi davanti a Castiel. Lucifer osservò l'uomo davanti a loro, spostando poi lo sguardo su Samantha, che aveva estratto l'arma e l'aveva puntata contro il nuovo arrivato.
-Beh...vi sembra questo il modo di salutare vostro padre?-disse John Winchester, sarcastico.
-Che ci fai qui?-sibilò la cacciatrice. -E vedi di essere convincente, non mi costa nulla infilarti una pallottola in mezzo agli occhi.
-Noto con piacere che sei cambiata, in tutto questo tempo.-mormorò l'altro, avvicinandosi. Lucifer e Gabriel si erano affiancati a Samantha nello stesso istante. -Ricordo che prima a malapena sapevi lanciare una molotov d'olio sacro.-aggiunse, poi guardò i due uomini di fianco a lei. -Suppongo che voi siate...Gabriel e Lucifer, o sbaglio?-sogghignò. -Mia figlia è fortunata ad avere...dei bodyguard angelici.
-Non hai risposto alla sua domanda.-ringhiò Dean, dopo aver estratto anche lui la pistola dai pantaloni. -Che ci fai qui?
-Oh, sono qui per la mia parte di eredità.-disse semplicemente. -Le chiavi del bunker. Sono mie di diritto.
-Hai rinunciato a quel diritto quando sei andato via da qui!-esclamò Gabriel. -E Mary ti ha estromesso dal testamento. Non puoi fare nulla per cambiare le cose.
-Sicuro?-sghignazzò il cacciatore. -E se ti dicessi, Gabriel, che non ho rinunciato a un bel niente? Tutto ciò che è nel bunker mi spetta per nascita, Mary era solo...una custode acquisita.-sibilò.
-Tutto ciò che è nel bunker spetta a noi!-esclamò Samantha, tornando a guardare il padre. -Gli Uomini di Lettere erano degli studiosi e dei custodi.-sussurrò. -Mi avete addestrata per questo, non ricordi? Dean avrebbe portato avanti la tradizione di famiglia, e io mi sarei occupata del bunker. Tu non eri compreso nei piani.
-Oh, Sammy...che ingenua.-John sorrise beffardo. -Ti abbiamo addestrata sui libri perché non eri in grado di maneggiare un'arma senza poi avere sensi di colpa. Eri troppo debole per fare la cacciatrice. Tuo fratello, invece...-spostò lo sguardo sul figlio. -...perfetto. Un vero Winchester.
-Un vero Campbell.-specificò Dean. -I Winchester sono sempre stati deboli, come li definisci tu.-prese la mano di Castiel. -Fidati, papà...tu non sei un Winchester, e nemmeno un Campbell.-fece una pausa. -Non sei niente.
John fece per avanzare, ma Lucifer si mise fra lui e Dean, fissando l'uomo con gli occhi che brillavano di un rosso estremamente inquietante. -Non così in fretta, Winchester.-sorrise beffardo. -Non sai che così facendo ti stai guadagnando un posto dritto nel cuore del mio regno.
-Chissà, forse potrei andare a fare compagnia alla mia ex moglie.-John sostenne lo sguardo dell'altro. Lucifer fece per attaccarlo, ma Gabriel e Castiel arrivarono in tempo a fermarlo. Dean guardò la sorella, che era rimasta immobile a fissare il padre. Il solo pensiero della loro madre all'Inferno, in quel posto orribile, la fece scattare.
-Sammy, no!-gridò Gabriel, ma lei aveva già fatto fuoco, sparando a John alla gamba. Il cacciatore cadde in ginocchio sull'erba, ridendo sguaiatamente.
-Sei esattamente come tua madre, troppo buona per farmi del male.-sibilò. La donna rispose dandogli una ginocchiata sul naso, spaccandoglielo.
-Alla prossima ti sparo all'altra gamba, e poi alle braccia, e poi all'uccello. Hai capito?-ringhiò, puntandogli ancora contro la pistola. Lucifer si mise in mezzo, guardando la cacciatrice.
-Samantha, tu non sei così. Non sei un'assassina.-mormorò, prendendole il viso fra le mani. -Non sei come me, o come Dean, o Gabriel. Tu sei buona. Tu sei...
-Una debole.-rise John, sputando a terra un grumo di sangue.
-Una brava persona.-sussurrò il Diavolo, porgendole una mano.
Samantha dopo qualche indugio si arrese, dando l'arma a Lucifer e facendo un respiro profondo. Dean le mise una mano sulla spalla, poi Lucifer sparò all'altra gamba del padre dei Winchester, facendogli emettere un gemito di dolore. Lei si voltò verso il compagno. -Cosa...?
-Tu sei una brava persona, io no.-sorrise beffardo. -E poi, voglio che lui guardi per bene la pira di Mary, e che lo faccia fino alla fine.
-Credo sia il momento di spostarci.-disse Castiel, prendendo la mano di Dean. -Lasciamolo qui, che strisci per raggiungerci, se vuole.-aggiunse.
Samantha si avvicinò di nuovo a John, dandogli un calcio nello stomaco e facendolo cadere definitivamente a terra. -Ora sono a posto.-sibilò, poi si aggrappò a Lucifer. -Andiamo a casa. Abbiamo del lavoro da fare.
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Hello, Agent!
FanficLucifer Morningstar, il Diavolo in persona, collabora da parecchio con la polizia di Los Angeles per acciuffare i cattivoni. L'FBI un giorno si presenta su una scena del crimine apparentemente non sospetta. Ma c'è qualcosa di strano in quegli agenti...