Samantha si svegliò di soprassalto, guardandosi attorno mentre con la mano cercava qualcosa con cui potersi difendere. Estrasse la lama angelica che teneva sotto al materasso e la tenne stretta nel pugno.
Aveva sognato di nuovo l'Inferno, ma questa volta ad attenderla c'era sua madre. Mary cercava di rassicurarla, di dirle che in fondo era giusto così, ma la Winchester non poteva fare a meno di sentirsi in colpa.
Avrebbe dovuto uccidere suo padre quando ancora era in tempo.
-Sammy...?-chiamò Lucifer, con la voce impastata. Le mise una mano sulla coscia. -Sammy, sono io.-scattò a sedere, vedendola armata e sotto shock. -Cos'è successo? Chi hai visto?-le prese il viso fra le mani, cercando di costringerla a guardarlo negli occhi.
-M-Mamma...-sussurrò con un filo di voce, prima di scoppiare a piangere. L'altro se la strinse al petto, accarezzandole la nuca.Non era la prima volta, da quando erano tornati a Los Angeles, che Samantha si svegliava piangendo durante la notte. Lucifer avrebbe voluto parlarne con Dean e Castiel, o con Gabriel, ma se i primi erano totalmente distratti dall'arrivo di Claire, beh, l'arcangelo era scomparso dai radar. Il Diavolo sperava di non dover essere lui a dire a Samantha che Gabriel era svanito nel nulla a causa di uno stupido incantesimo.
-Va tutto bene, Sammy.-sussurrò, tenendo le labbra sulla sua fronte. Lei si era rannicchiata con la fronte nell'incavo del suo collo, con entrambe le mani sul ventre ormai tondeggiante. Jack cresceva sano, a detta di Amenadiel, ma Samantha avrebbe preferito una diagnosi più accurata dal suo ginecologo-barra-migliore amico.
-Lei continuava...a-a indicarsi il dito.-mormorò, con voce rauca. Probabilmente aveva anche urlato, ma non riusciva a ricordarselo. Ebbe poi un'illuminazione. -...Lucifer, l'anello!-esclamò, scattando in piedi e aggrappandosi poi al letto per non perdere l'equilibrio.
Lucifer fu pronto a mettersi in piedi per sorreggerla. -L'anello? Quale anello?
-Questo!-gli mostrò l'anulare sinistro, dove portava l'anello della madre. Se lo sfilò, avvicinandosi lentamente al De Lucifero e infilando le tre fessure nei tre dentini al centro del petto del Diavolo inciso.
Il libro emise un sibilo, poi si sentì il rumore di un meccanismo che scattava. Samantha si voltò di scatto verso Lucifer, che le si era affiancato e la teneva per i fianchi, pronto a scattare se fosse successo qualcosa.
La cacciatrice allungò la mano, aprendo finalmente il libro. Era scritto in aramaico.
-Tu conosci l'aramaico, vero?-si voltò appena verso di lui.
-Certo che lo conosco. Ero lì quando papà ha creato tutte le lingue del globo.-si sentì come un peso sul petto. Faticava a respirare.
-Luc? Tutto bene?-aveva notato il cambio di tono del compagno. Gli prese il viso fra le mani, allontanandolo dal libro e facendolo sedere sul letto.
-I-Io...non-non credo di sentirmi...bene.-disse. Era pallido.
Samantha si spostò velocemente verso il libro, chiudendolo di nuovo e infilandosi l'anello all'anulare. Vide subito Lucifer riprendere colore.
Lo baciò sulla fronte. -Lucifer, quel libro ti stava uccidendo.-sussurrò, accarezzandogli il viso.
-Un libro non può uccidere il Diavolo.-borbottò, sistemando una mano sul ventre tondo di Samantha e appoggiandovi sopra l'orecchio. Quel suono, quel piccolo cuoricino che batteva, riusciva a calmarlo ogni volta.
-Ti prendo un bicchiere d'acqua.-disse la donna, ma Lucifer se la tenne stretta.
-Non andare via. Non lasciarmi.-sussurrò, e Samantha appoggiò una mano sulla sua nuca, accarezzandogli piano i capelli corti.
Doveva parlare con Castiel.-Cas, va tutto bene?-chiese la Winchester, osservando Castiel davanti allo schermo del PC mentre cercava di dare da mangiare a Claire sul seggiolone. Lei gli tirò un broccolo che lo centrò in pieno volto.
-Sì, beh, è tutta suo padre, per quanto riguarda il cibo.-disse, sospirando. -Si rifiuta di mangiare le verdure. E Dean non è d'aiuto, dice che sta crescendo da cacciatrice.
-Tuo marito è un idiota.-rise appena Samantha.
-Jack come sta?-sorrise Cas. -Lui almeno non sta crescendo da Diavolo, vero?
-Sta bene. È silenzioso come la sua mamma, ma ogni tanto si sveglia, scalcia e attenta alla mia vescica.-ridacchiò, accarezzandosi distrattamente il ventre. -Anche se preferirei avere un riscontro medico. Gabe non è lì? Non ha risposto ai miei messaggi, sto per entrare nell'ultimo trimestre e...
-Gabe è...in Anatolia, sta facendo delle ricerche.-cercò di restare sul vago. -Sto cercando anche io di contattarlo, ma forse ha bisogno di tranquillità, per trattare coi djinn.
Samantha sospirò. -Okay. Se hai notizie avvertimi, va bene? Sono preoccupata per lui.
Castiel annui. La piccola Claire fece ciao con la manina verso lo schermo del computer, e la cacciatrice ricambiò il saluto con un cenno.
-Vado, Chloe mi sta aspettando al commissariato, e poi sto cercando di convincere Lucifer ad andare a comprare la culla e tutto il resto.-si passò una mano sul viso. -Dice che non è esperto di seggiolini e passeggini, e che il Diavolo ha una reputazione da difendere.-alzò gli occhi al cielo.
-Avete più...provato ad aprire il De Lucifero?-mormorò. -Io e Dean verremmo a Los Angeles per darvi una mano, ma Claire è troppo piccola per un viaggio in macchina così lungo.
-Lo so, Cas, tranquillo. Posso sempre chiedere ad Amenadiel di trasportarvi qui.-disse. -O può darvi una mano Gabriel, una volta tornato.
-Non so quando...quando Gabriel tornerà. Ha detto che sarebbe andato anche in India e in Tibet, poi.-mormorò.
Samantha annuì, lasciandosi sfuggire un sospiro. -Troverò un modo per studiare il De Lucifero senza uccidere il mio compagno.-sussurrò.
Ma davvero non sapeva come schermare quell'incantesimo.
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Hello, Agent!
FanfictionLucifer Morningstar, il Diavolo in persona, collabora da parecchio con la polizia di Los Angeles per acciuffare i cattivoni. L'FBI un giorno si presenta su una scena del crimine apparentemente non sospetta. Ma c'è qualcosa di strano in quegli agenti...