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Sono passati esattamente tredici giorni da quando ho intrapreso l'ultima vera conversazione con Vinnie, dopo di che ci sono stati solamente una serie di sguardi rubati e battute poco consone, per non parlare di quei baci fugaci che ci siamo scambiati negli angoli più remoti dell'edificio.

La mia forza di volontà è andata a puttane prima ancora di poterla mettere in atto, mi meriterei il premio per la ragazza più stupida e ignorante di tutta la California.

Però prima di fare determinate cose, ci ho pensato a lungo: stargli distante non sarebbe servito assolutamente a nulla, forse, avrebbe solamente aumentato la mia voglia di averlo accanto; fare come se niente fosse avrebbe portato solamente a tanti danni, e soprattutto, avrei soltanto rischiato di farmi beccare da Jacob.

Perciò ho optato per l'opzione più semplice: quando avevo voglia di baciarlo, lo facevo, però prima mi assicuravo di essere lontana da occhi indiscreti.

Vorrei poter dire che i sentimenti per lui si siano attenuati, ma non è così: ogni volta che le nostre labbra entrano in contatto, le farfalle nello stomaco si tramutano in elefanti in preda al panico più totale.

Non ho ancora trovato il coraggio di parlare con Jacob e per questo mi sento una persona di merda.
So per certo che non sono per niente fortunata in questa vita, perciò ho la brutta sensazione che succederà qualcosa di terribile, è solo questione di giorni, o peggio ancora, ore.

<<dammi un bacio>> disse con tono autoritario facendomi scoppiare in una fragorosa risata.

<<ti faccio così tanto ridere?>> mi chiese avvicinandosi ancora di più a me, schiacciandomi tra il suo corpo e la sbarra fredda delle scale antincendio del dormitorio.

<<non mi fai ridere tu, mi fa ridere il modo in cui parli>> confessai allacciando le braccia attorno al suo collo, <<sei un buffone>>

<<però ti piace un sacco questo buffone>> disse sfregando il naso nell'incavo del mio collo; persi qualche battito sia per la sua affermazione che per il brivido che mi percorse.

<<ti lascio così tanto senza parole che neanche mi rispondi più>> continuò lasciandomi degli umidi baci.

Cercai di riprendermi dallo stato d'estasi in cui mi trovavo e ripresi a respirare regolarmente, <<quando l'ignoranza parla, l'intelligenza tace>> dissi facendogli l'occhiolino.

<<ma stai zitta un po' e baciami>> mi zittì molto semplicemente ed io non opposi resistenza ricambiando il bacio senza alcun tipo di problema.

Mi chiedo perché non mi abbia ancora fatto alcun tipo di domanda, magari pensa che io mi sia lasciata con Jacob ed è finalmente giunto il momento in cui può approfittarsene di me.

A parte che a lui non è mai realmente interessato il fatto che avessi un ragazzo: se doveva fare qualcosa, lo faceva, indipendente da Jacob o non Jacob.

<<mh>> mugolai cercando di staccarmi dalla sua presa, <<Vinnie tra poco finiscono le lezioni, usciranno tutti quanti>> cercai di avvertirlo invano.

<<ma io voglio baciarti>> constatò cercando di ritornare nelle mie labbra.

Mi divincolai recuperando lo zaino che avevo brutalmente lanciato per terra venti minuti fa, <<sai quante cose vorrei io, Vinnie?>>

<<una di sicuro ce l'hai di fronte>> affermò facendomi l'occhiolino, io alzai gli occhi al cielo esausta dal suo incredibile ego.

<<dai, ritorniamo dentro prima che escano tutti>>
Dovetti tirarlo per il braccio per farlo venire con me, quando si impunta in qualcosa è peggio di un bambino.

Credi in me? || Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora