La sua mano prese saldamente la mia, facendosi spazio tra la massa di persone scatenate in pista, come se avesse paura di perdermi da un momento all'altro.<<Vinnie>> lo richiamai sperando sentisse la mia voce facilmente confondibile con la musica sparata a palla, <<come facciamo a tornare a casa se siamo venuti con Kio e Amanda?>> chiesi quando lo vidi girarsi verso la mia direzione.
Lui sembro pensarci su, e dopo qualche secondo alzò le spalle, <<chiamiamo un taxi>>
Uscimmo dal locale e finalmente un po' di aria pulita iniziò a circolare nelle mie vie respiratorie, facendomi fare un respiro profondo.
Vinnie recuperò il telefono dalla sua tasca, continuando a tenermi affianco a lui, e digitò alcuni numeri sullo schermo per poi parlare velocemente con la persona dall'altra parte della telefonata.
Mi guardai in giro stupendomi della bellezza della notte californiana, con mille luci e insegne colorate, con il leggero venticello dato dall'inizio dell'autunno e dall'imminente ritorno al college.
Rabbrividì quando mi resi conto che il chiodo in pelle che avevo scelto per questa sera, per essere assolutamente abbinata a quello di Vinnie, fosse veramente troppo leggero per la temperatura a quest'ora.
<<hai freddo?>> domandò Vinnie quando mi vide sfregarmi con insistenza le braccia, <<stai battendo i denti>>
Si tolte la sua giacca e me la mise attorno alle spalle stringendomi a sé, <<sei così fredda che potresti andare in ipotermia>> si preoccupò appoggiando la fronte sulla mia, <<dopo ci penso io a scaldarti come di deve>>
Alzai lo sguardo e ridacchiai quando notai piena malizia nei suoi occhi, leggermente socchiusi per via del sorriso che gli occupava il volto.
<<io non vorrei fare la guastafeste, ma a casa mia ci sono sia i miei genitori che Jordan, non si può fare niente>> lo avvertii vedendo il suo sorriso spegnersi, <<se non urlassi come una forsennata potremmo andare a casa mia, ma invece no>> rispose allontanando il viso del mio ma tenendomi comunque stretta sé, <<anche a casa mia ci sono tutti>>
<<e allora vuol dire che per stasera niente sesso, credo tu possa sopravvivere, no?>> chiesi cercando di nascondere il mio divertimento, sicuramente non condiviso del biondo di fronte a me.
<<assolutamente>> rispose convinto, sorprendendomi per la sua tenacia, <<no>> terminò facendomi scoppiare in una fragorosa risata.
<<mi sembrava strano, Vinnie Hacker che rinuncia ad una buona dose di sano sesso?>> domandai retorica guardandomi in giro, lui alzò le spalle prendendomi la mano trascinandomi verso il taxi fermo davanti a noi, <<dopo ne riparliamo>> ammiccò facendomi l'occhiolino.
Il ritorno in taxi fu abbastanza imbarazzante, soprattutto per le mani di Vinnie che non riuscivano a stare ferme al loro posto.
<<Vinnie>> ringhiai quando le sue lunghe dita affusolate mi solleticarono l'interno coscia, giungendo in punti nascosti che mi fecero rabbrividire.
<<riesci a stare fermo?>> domandai sottovoce cercando di non includere nei nostri discorsi il povero tassista che si stava subendo dal finestrino i miei continui sguardi accusatori indirizzati al mio ragazzo.
<<va bene>> rispose riportando le mani sopra alle sue ginocchia, <<santarellina>> terminò ridacchiando.
Lo guardai male e tirai un sospiro di sollievo quando notai che il veicolo si era fermato di fronte a casa sua.
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Credi in me? || Vinnie Hacker
FanfictionTutti noi abbiamo una persona con la quale non riusciamo proprio ad andare d'accordo; quella persona che nel caso la beccassi per strada, cambieresti direzione piuttosto di incontrarla. Ma perchè quella persona, per Sophie, è proprio il migliore ami...