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<<buongiorno piccola>>

La roca voce di Vinnie e i suoi polpastrelli sulla mia guancia mi risvegliarono dal mio profondo sonno, riportandomi in una realtà che, al momento, risulta essere di gran lunga migliore di qualsiasi altro sogno mai fatto.

<<buongiorno a te>> sorrisi coprendomi gli occhi con il braccio: probabilmente l'unico misero difetto di questa bellissima casa è la luce proveniente da ogni singolo angolo, difficilmente oscurabile.

<<come stai?>> mi chiese sdraiandosi accanto a me e circondandomi la vita con il suo braccio, <<sto bene, e tu come stai?>> domandai girandomi di lato in modo da avercelo di fronte.

<<mh, non so, te che dici?>> sussurrò facendomi tornare in mente la notte scorsa.

Involontariamente nel mio volto comparve un sorriso che mi arrivava da un orecchio all'altro, e senza volerlo, le mie guance si colorirono di un rosso acceso.

Non mi vedo, ma so per certo di avere tutte le sembianze di una persona imbarazzata: in realtà non lo sono, anzi, credo di essere la ragazza più felice e spensierata del mondo.

Credevo che questo momento non sarebbe mai arrivato, che la paura di Vinnie di farmi soffrire nuovamente sovrastasse ogni singolo desiderio, ma finalmente son state messe da parte tutte le incertezze.

<<io credo tu stia più che bene>> risposi convinta.

<<e hai pure ragione>> ribatté mettendosi seduto sul letto, <<oggi ti porto a fare un giro, voglio insegnarti ad andare sullo skate>> disse comunicandomi i suoi piani, io cercai di concentrarmi sulle sue parole ma i miei occhi scovolarono sulla sua schiena ricoperta di graffi.

<<Vinnie>> lo richiamai ridacchiando, lui si voltò con un sopracciglio alzato tentando di capire il motivo del mio divertimento, <<non credo sia il caso che tu tolga la maglietta quando sei in giro, almeno per un po'>>

<<è stata la prima cosa che ho visto quando sono andato in bagno, mi hai distrutto la schiena>> rispose cercando di utilizzare un tono accusatorio, ma il sorrisetto che mise in mostra subito dopo lo contraddisse all'istante.

Mi alzai dal letto stiracchiandomi, facendo salire tutta la maglietta, <<e allora siamo pari, non metterti in costume per oggi, le mie mani sono stampate sulle tue chiappe>> rise di gusto avvicinando il palmo al mio sedere, misurandone l'impronta, <<sì, è decisamente colpa mia>>

Scossi la testa e mi diressi verso il bagno, voltandomi verso lo specchio per poter verificare ciò che ha detto.

Sì, ha decisamente ragione.

Tolsi la t-shirt ed entrai in doccia, lasciando scivolare l'acqua fresca su tutto il mio corpo.

<<ti dispiace se mi unisco?>>

La testa di Vinnie sbucò fuori dalla porta facendomi spaventare, <<certo, ma prossima volta entra e basta, non chiedere>> gli imposi massaggiando i capelli con lo shampoo.

<<sì ma stai ferma, faccio io>>

Si sbarazzò dei pantaloni e dei boxer alla velocità della luce ed entrò in doccia, affondando subito le mani sulla mia chioma impregnata di schiuma.

<<devo far così?>> chiese muovendo le mani su e giù e poi con movimenti rotatori, io annuì lasciandomi trasportare dal suo tocco.

<<ma ti faccio male?>> domandò dopo qualche secondo di silenzio, scossi la testa chiudendo gli occhi, concentrandomi nel non addormentarmi in piedi.

Credi in me? || Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora