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Era il primo Settembre del 1976 la prima volta in cui Remus Lupin notò Cissy Demoor

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Era il primo Settembre del 1976 la prima volta in cui Remus Lupin notò Cissy Demoor. Era curioso che il gentile e taciturno Remus notasse una ragazza. Gentile e timido a causa della sua condizione di cui pochi erano a conoscenza, non aveva mai provato interesse per nessuno, se non per i libri e i suoi migliori amici. Remus era sicuramente il più maturo e intelligente tra i quattro, ma si sentiva comunque incapace di provare affetto, ma soprattutto, indegno di riceverlo. Si trovava sull'espresso per Hogwarts in compagnia dei suoi inseparabili amici Grifondoro pronti ad infrangere ogni regola dal primo anno, quando la vide passare per caso di fronte al suo scompartimento: capelli rossi, occhi chiari, naso all'insù e due piccoli nei che le incorniciavano il volto. Non indossava la divisa, ma un maglione blu scuro, un paio di Jeans strappati sulle ginocchia e degli stivaletti neri gommati. Gli sembrò strano non averla mai notata prima di allora.

"Terra chiama Remus!" Disse James schioccando le dita per riportarlo alla realtà. "Non dirmi che stai già pensando a quali libri leggere quest'anno" lo canzonò Sirius ridacchiando.
"Non possono diventare tutti giocatori di Quidditch, dico bene?" Remus scosse il capo leggermente guardando fuori dal finestrino con un sorriso stampato sul volto alla vista del panorama di fronte a lui. Aveva sempre amato i viaggi in treno che lo riportavano ad Hogwarts perché quella era la sua casa, il posto dove si sentiva di appartenere. Lì aveva trovato degli amici e si era sentito accettato senza sentirsi diverso. Tornò a guardare i suoi amici e non potè sentirsi più felice.
"Non pensa solo al Quidditch, Moony. È scortese da parte tua" Disse Sirius con un tono di voce scherzoso, portandosi una mano sul petto con un'espressione di finto rammarico. "Ti sei dimenticato della Evans" Si misero a ridere tutti seguiti da Peter che si uní agli altri solo dopo aver capito a cosa si stesse riferendo Sirius.
James Potter aveva una cotta per Lily Evans, la ragazza dai capelli rossi della loro casa dal primo anno. Naturalmente si era dichiarato molte volte, ma aveva sempre ottenuto rifiuti da parte sua perché considerava lui e i suoi amici infantili e sgarbati nei confronti del suo carissimo amico Severus. Nonostante tutto, James non si sarebbe arreso ed era convinto che alla fine la piccola Lily Evans sarebbe diventata "la madre dei suoi figli", così diceva.
"A proposito..." James sorrise beffardo sfilando una pergamena dalla borsa di cuoio di Sirius "Dovrei controllare dove si trova"
"Non di nuovo" Remus alzò gli occhi al cielo.
"Ecco che riparte" si uní Peter.
"Non abbiamo creato la Mappa per spiare la Rossa, Prongs" Sirius concluse prendendo la mappa indicandone un punto preciso. "Giuro solennemente di non avere buone intenzioni"
Al suono di quelle parole la mappa iniziò a mostrare Hogwarts, dintorni, passaggi segreti e i loro abitanti.
"Ma sei fortunato che sia amica di Snivellus perché mi provoca una certa gioia l'infastidirlo e quindi sapendo dov'è uno, sappiamo dov'è anche l'altra." Sirius sorrise soddisfatto e James alzò gli occhi al cielo sistemandosi gli occhiali. I quattro si misero a sentire della musica in attesa del loro arrivo e nel mentre, Remus ripensò alla ragazza vista sul treno. Chissà chi era quella ragazza, chissà a quale casa apparteneva. Perché non l'aveva mai vista prima? I suoi occhi color nocciola si voltarono verso la porta di vetro del loro scompartimento nella speranza di vederla di nuovo, ma così non fu. Tornò a leggere il nuovo libro di Difesa contro le Arti Oscure e sorrise pensando che Sirius avesse ragione: Avrebbe passato quanto più tempo possibile in biblioteca perché la sete di conoscenza era più forte di qualsiasi altra cosa per Remus.

Almeno fino a quel momento.

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