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Terza persona POV

L'estate a casa dei Potter era assolutamente perfetta

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L'estate a casa dei Potter era assolutamente perfetta. I ragazzi passavano tutto il giorno a giocare a quidditch, a dormire e mangiare: Tutto quello che un adolescente può sperare di avere. Era deciso che Remus, Sirius e Peter passassero l'estate dai Potter da Aprile. Remus riuscì ad avere il permesso dalla casa famiglia, i genitori di Peter erano d'accordo e la famiglia di Sirius lo aveva diseredato. Ai quattro ragazzi bastava veramente poco per essere felici.

"State bene, cari?" La signora Potter si avvicinò ai quattro ragazzi intenti a godere del sole che sfiorava i loro corpi.
"Tutto apposto mamma." James rispose con un sorriso, risistemandosi gli occhiali sul naso.
"Remus, caro?" La signora ripropose, guardando il ragazzo mentre leggeva sotto il sole tiepido. "Tutto bene?"
La signora Potter sapeva della condizione di lupo mannaro di Remus e si preoccupava per lui come se fosse suo figlio, soprattutto vicino alla luna piena.
"Si, signora Potter. La ringrazio." Sorrise lui.
Remus adorava passare il tempo dai Potter. Ricordò di quando arrivò lì la prima volta, subito dopo la luna piena. Aveva sgraffi lungo tutto il volto, sulle braccia e la signora Potter aveva avuto cura di lui e delle sue ferite, mentre il signor Potter fu il primo a sorreggerlo permettendogli di sedersi sotto al porticato. Furono le prime persone, tolti i suoi migliori amici, a trattarlo come un essere umano.
I mesi di Luglio e Agosto passarono abbastanza velocemente e Remus passava tanto tempo sotto a quel portico scrivendo lettere alla sua carissima amica Cissy. Lettera dopo lettera il timore di non ricevere una risposta diminuiva e la voglia di leggere la sua amata calligrafia panciuta cresceva sempre di più.
Quel pomeriggio James si avvicinò a Remus porgendogli una busta serrata con cera lacca violacea.
"É arrivata questa per te, Moony" Sorrise con un pizzico di malizia. A Remus si illuminarono gli occhi.
"Grazie, Prongs."
"Quando ti deciderai a dirle cosa provi?" Tentò il padrone di casa.
"Non voglio perderla." Rispose senza guardare il suo amico, intento ad aprire l'involucro della lettera.
"Ma-"
"James." Alzò lo sguardo sul suo amico con un'espressione supplichevole. "Ti prego" sussurrò. L'amico comprese e annuí lasciando Remus a leggere quelle parole.

Carissimo Remus,
L'estate dai Potter sembra fantastica e vorrei essere anche io lì con voi. Qui va tutto bene, ho cercato di spiegare a mia madre cosa sia un Nargillo, mio padre ci ha rinunciato ed é tornato a vedere un programma babbano.
A volte mi rinchiudo nella mia camera, mi metto dentro la mia piccola tenda babbana da campeggio e inizio ad ascoltare i Queen ripensando all'anno passato insieme a voi. Come ve la state passando? All'anno passato insieme a te. Ti scrivo ascoltando "I want to break free" e mi sento felice. Non vedo l'ora di vederti.

Cissy.

Remus lesse tutta la lettera tre volte. Corse in camera sua a prendere il suo walkman, inserì la cassetta dei Queen e si abbandonò alla musica.
Guardò di nuovo la lettera, sfiorò le parole "non vedo l'ora di vederti" e chiuse gli occhi immaginandosi insieme a lei.

Cara Cissy

Mi fa piacere aver influenzato i tuoi gusti musicali, almeno adesso ascolti musica decente. Tutto va a gonfie vele, passiamo molto tempo al Lago e la Signora Potter ci ha permesso di andare a Diagon Alley. Ho dato un'occhiata ad un libro di incantesimi avanzati, sai? Ho provato un incantesimo che lavora sull'incanalizzazione di energie positive tramite ricordi felici e non vedo l'ora di mostrartelo.
Manca poco e saremo di nuovo tutti insieme. Ci manchi.

Remus

Solo lui sa quanto lottò per non scrivere l'ultima frase come "manca poco e saremo insieme, mi manchi."

𝒫𝑒𝓇𝓈𝑒𝒾𝒹𝑒•ʀᴇᴍᴜꜱ ʟᴜᴘɪɴ•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora