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Terza persona pov

Da quel momento in poi Cissy Demoor iniziò a passare molto tempo con i malandrini, Lily e Marlene

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Da quel momento in poi Cissy Demoor iniziò a passare molto tempo con i malandrini, Lily e Marlene. I mesi invernali passarono velocemente tra chiacchierate vicino al Lago e pomeriggi spesi in biblioteca. Regulus e la sua combriccola le lanciavano spesso occhiate, ma lei non si avvicinò più a loro iniziando persino a mettere in dubbio il suo smistamento in Serpeverde. Magari il cappello si è sbagliato, pensava spesso la ragazza dai capelli rossi. Una volta ci pensò più del dovuto; si trovava nella sua Sala Comune mentre gli altri avevano "quell'impegno mensile che non può essere rimandato e a cui solo i Malandrini possono partecipare" e Lily era impegnata in biblioteca. Si interrogò sulle sue qualità e iniziò a dubitare di se stessa. Si ritrovò a pensare a Regulus, ma anche a Remus. Nel corso di quel periodo, dopo quel piccolo inconveniente con il più piccolo dei fratelli Black, i due legarono sempre di più. Fu una cosa assolutamente naturale: Iniziarono a studiare insieme e durante le loro sessioni di studio Remus la aiutava a non crollare in mille pezzi. Grazie a lui Cissy imparò a gustare la cioccolata extra fondente, il migliore alleato del buon umore secondo il ragazzo dalle ciocche color miele.
Ed eccoli arrivati all'ultimo giorno dell'anno ad Hogwarts. Si potevano udire i cinguettii degli uccellini strozzati di tanto in tanto dal Platano Picchiatore. La ragazza dagli occhi verdi ci mise un po' di tempo ad alzarsi dal letto; continuò a stropicciarsi gli occhi a causa della luce mattutina proveniente dalla finestra. Si tirò su i capelli ed indossò la sua divisa con la cravatta argentea e verde smeraldo per l'ultima volta quell'anno. Organizzò le sue cose nel suo baule e prima di uscire si soffermò a guardare la sua stanza: le tende del suo letto a baldacchino e il legno scuro del pavimento freddo che le avevano dato conforto quell'anno tormentato. Le punte delle sue dita sfiorarono la porta della sua camerata prima di dirigersi verso la Sala Grande passando per le scale. Alzò lo sguardo verso l'alto notando come le scale cambiavano continuamente direzione, i ritratti felici intorno a lei che si complimentavano con il lavoro svolto dai prefetti quell'anno. Quando raggiunse la Sala Grande vide i suoi amici Grifondoro e sorrise alla scena: James che toccava i capelli di Lily, lei che si scostava, Sirius che tirava pacche amichevoli sulla spalla di Peter e Remus che guardava i suoi amici con lo stesso sguardo di Cissy: si sentiva al suo posto, felice e fiero di quello che aveva al suo fianco.

"Guarda un po' chi c'è!" Sirius disse con un braccio alzato per indicarla in maniera plateale.
Cissy roteo gli occhi e sorrise.
"L'unica Serpeverde degna di stima" Proseguí James guadagnandosi un colpo sul braccio da parte di Lily che le fece un cenno per salutarla.
"Vuoi sederti con noi?" Remus le rivolse un sorriso.
"Vorrei tanto, ma non è permesso agli studenti sed-"
"Sedersi con i membri delle altre case. Si, lo so." Disse Remus con sguardo assente. "Ci vediamo dopo?" Tornò a guardare la rossa.
"Assolutamente si." Rispose lei rassicurante.

"Buongiorno a tutti. Oggi, come ben sapete, è l'ultimo giorno dell'anno. L'ultimo giorno che passerete ad Hogwarts" Silente iniziò a parlare lentamente con la sua voce profonda.

Il sorriso di Remus svaní, ma Sirius e James lo strinsero a loro tenendolo per le spalle.

"Quindi lasciate che questo vecchio vi dica una cosa. Non importa cosa farete, cosa vedrete e dove andrete questa estate. Hogwarts sarà sempre qui ad aspettarvi, a proteggervi da quello che c'è lì fuori." Silente si avvicinò agli studenti scendendo i tre gradini che dividevano i quattro tavoli da quello degli insegnanti.
"Fate tesoro di quello che avete imparato, custodite i vostri ricordi e non temete di essere quello che siete destinati ad essere. Non esistono maghi inferiori di altri, non esistono persone buone o cattive. Esistono le scelte ed è importante che vi ricordiate di accendere la luce per scegliere bene da che parte agire"  Silente concluse con un cenno del capo e dopo pochi istanti tutta la scuola iniziò ad applaudire. Alcune lacrime rigarono i volti dei malandrini e di Cissy che si voltò nella loro direzione trovando Remus già intento a guardarla. Quello sguardo sapeva di tantissime cose: di promesse, di ricordi e di frasi non dette. Uno sguardo che sapeva di "chissà".

Quando il discorso finí, i malandrini, Lily, Marlene e Cissy si ritrovarono in cortile prima di dirigersi verso il binario.
"C'è qualcosa che non va?" Chiese James a Cissy che era stata silenziosa per tutto il tempo, accennando qualche timido sorriso qua e là.
"Il discorso di Silente... Non lo so, ma mi ha fatto pensare." Disse lei portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Non voglio passare un estate intera senza di voi."
"Potresti passare l'estate da me! I miei genitori non faranno storie." Sorrise James entusiasta.
"I miei non me lo permetterebbero." Disse lei abbassando lo sguardo. Remus si fece avanti portando due dita sotto il suo mento per farsi guardare. Gli altri rimasero sorpresi da quel gesto.
"Siamo maghi, ricordi? Possiamo smaterializzarci  da te quando vogliamo. Possiamo scriverci. Ci sono un sacco di modi in cui possiamo rimanere in contatto. E lo faremo, è una promessa." Sussurrò le ultime due parole e Cissy Demoor, una volta salita a bordo dell'Hogwarts Express capì che cosa aveva tenuto represso e nascosto per tutto l'anno scolastico e lo capì guardando il grande castello che si rimpiccioliva sempre di più. Un pensiero nella sua testa si fece sempre più pressante diventando un chiodo fisso che non riusciva a contenere, come l'acqua che cerca di sgorgare buttando giù la diga. Un pensiero fisso e reale. Si voltò nella direzione del ragazzo dalle ciocche color miele che stava guardando dal finestrino.

"Mi sono innamorata di Remus Lupin" pensò.

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