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Cissy Pov

Remus Lupin. Un ragazzo assolutamente fuori dal comune. Diverso, discreto. L'avevo visto qualche volta, solo pochi istanti e mi ero ritrovata più volte a rivolgergli un pensiero. casualmente mentre studiavo dalle pagine dei libri a cui ero disperatamente devota, diventando sempre più insistente. Iniziai a chiedermi che lezioni preferisse, come mai mantenesse sempre lo sguardo lontano da occhi indiscreti e quanto le mie mani avrebbero trovato morbide quelle ciocche color miele.
Quella sera mi ritrovai più volte a guardarlo da lontano senza che Regulus se ne accorgesse. Sorseggiavo un bicchiere di burrobirra quando sentii una piacevole sensazione nel ventre mentre ripensavo alle parole innocue che aveva sussurrato al mio orecchio. Dannazione.

"Cis? Mi stavi ascoltando?" Chiese Regulus con un cipiglio sul volto, stringendomi la mano per riportarmi alla realtà. Annuii debolmente rivolgendogli un sorriso e lui sfiorò delicatamente le labbra con le sue.
Regulus era un ragazzo straordinario e molto dolce. Nonostante la sua facciata da bad boy, era in grado di gioire per le cose più semplici come un tramonto ed emozionarsi mentre guardavamo film babbani insieme. Non volevo farlo stare male, ma tra di noi era successo tutto molto in fretta.
Sono sempre stata derisa dalla mia casa per il mio status familiare. Essere una mezzosangue in quel periodo non era il massimo, e purtroppo non lo é tutt'ora. Passavo molto tempo da sola, a leggere per lo più. Quando Regulus mi si avvicinò nella primavera del 1975 ero molto timorosa e dubbiosa che un Black mi rivolgesse la parola. Provai ad allontanarlo, come facevo sempre con tutti, ma non ci riuscii a causa della sua tenacia che mi spinse a legarmi a lui sempre di più e dopo circa due mesi ci fu un bacio. Poi due, poi tre. Ecco come ci ritrovammo in quella situazione che durante quella festa mi fece sentire in colpa più che mai visto che, con gli occhi chiusi sperai fosse qualcun'altro a baciarmi.

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Reg si allontanò con i suoi amici ed io raggiunsi Lily che stava parlando con Marlene. A pochi passi da loro vidi di nuovo Remus. La camicia traspariva leggermente a causa del sudore mostrando velatamente il suo petto, i suoi capelli si muovevano ribelli mentre rideva con i suoi amici.

"Giochiamo ad obbligo o verità, Evans" James Potter si intromise tra noi guadagnandosi un alzata degli occhi al cielo.
"Non si gioca ad obbligo o verità in due, Potter. Sparisci." Disse lei con un sorrisetto sulle labbra.
"É vero, ma gioco anche io." Sirius si avvicinò a noi, facendo un cenno per salutare. "Signore." Finse un inchino e Marlene rise.
"Dovrò giocare anche io quindi." Rispose la bionda fissando Sirius. "Cissy? Tu giochi?"
Scossi la testa.
"E perché no, Demoor?" Sirius iniziò a parlare "non farò la spia a mio fratello visto che praticamente non ci parliamo." Scherzò Sirius mimando il gesto di chiudersi le labbra con una chiave.
"Non é questo, é che lo trovo infantile."
"O forse perché sceglieresti sempre verità e non ti va di rischiare"  Sirius mi stava sfidando. E io odiavo le sfide specie quando si riferivano alla verità.
"Sirius, lasciala in pace. Gioco io." Sentii una voce fuori dal coro, profonda. Mi voltai verso Remus e scostai lo sguardo velocemente.
"D'accordo, Black. Mi hai convinta" lo fissai.
Iniziammo a giocare e fu il turno di Lily che scelse verità rinunciando per l'ennesima volta alle avances di James. Poi toccò a Marlene che optó per obbligo come Sirius. Entrambi vennero obbligati a bere alla goccia il loro whiskey. E così  continuammo a giocare per qualche turno fin quando dopo aver scelto verità un paio di volte dovetti scegliere obbligo per non darla vinta a Sirius.
"Obbligo." Pronunciai fiera.
"Ti obbligo a finire la bottiglia di whiskey che hai di fronte oppure" disse Sirius alzando il suo dito indice fissandomi "Oppure a baciare quello o quella che trovi più attraente tra di noi."
Bingo. Sirius era stato molto astuto. Sapeva che non reggevo l'alcol e che una semplice burrobirra riusciva a buttarmi k.o., ma essendo impegnata non potevo fare altrimenti quindi afferrai il collo della bottiglia e iniziai a buttare giù il liquido amarognolo.
"Moony sta a te. Obbligo o verità?" Chiese Peter.
"Verità" rispose il ragazzo.
"Che cosa sentiresti nella tua amortensia?" Chiese Lily. Il ragazzo indugiò qualche istante prima di rispondere poi, dopo essersi passato una mano tra i capelli, rispose.
"Salmastro, libri, arance e..." Alzai lo sguardo e giurai di averlo visto poggiare lo sguardo su di me. "Cocco."
Dopo circa un'ora smettemmo di giocare e nessuno fece caso al fatto che lo shampoo che avevo usato quella sera era proprio quello al cocco.
Tutti iniziarono a lasciare la sala comune per andare verso i propri dormitori, Remus alzandosi inciampò cadendo sul divano davanti al fuoco che ancora ardeva. Mi avvicinai per dargli una mano.
"Lupin, tutto apposto?"
"Remus, solo... Remus" rispose il ragazzo posando lo sguardo non troppo vispo su di me.
"Remus" riproposi. "Stai bene? Riesci a raggiungere la tua camera?"
Lui annuì ed io mi alzai in piedi pronta a lasciare la sala comune dei Grifondoro.
"Resta" disse incontrollabilmente guardando il fuoco davanti a se'. Mi fermai sul posto come se non aspettassi altro.
"Vuoi che ti dia una mano?"
"No. Voglio solo che tu ti sieda qui." Disse Remus massaggiandosi le tempie. "...Se ti va."
Mi misi seduta accanto a lui e divenni leggermente rossa. Colpa del fuoco, pensai.
"Credo che dovrei an-" Remus si voltò verso di me portando le mie lunghe ciocche dietro l'orecchio delineando con le sue lunghe dita affusolate il contorno del mio mento. Si avvicinò sempre di più fino a sfiorare il suo naso con il mio. Mi sentivo come un magnete, completamente e inaspettatamente attratta quando decise di allontanarsi poggiando la sua testa sopra la mia.
Ci addormentammo così, ma ricordo di essermi svegliata sul divano nella sala comune dei Grifi la mattina seguente, da sola. Mi stirai e lasciai velocemente la sala comune prima che si ripopolasse di studenti. Raggiunsi il mio dormitorio dove trovai Regulus seduto sul mio letto fissando la finestra.

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