Chapter 28

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Hazel

Torno a casa da scuola e vado dritta in camera,mi butto sul letto e mi accoccolo su un lato.Voglio solo fingere che questa giornata infernale non sia mai esistita;ogni volta che penso di aver raggiunto il massimo dell'umiliazione,gli stronzi della Riverdale High mi smentiscono.

Ma non piangerò.No,non verserò nemmeno una lacrima,non permetterò loro di avere questo potere su di me.

Tuttavia,la lezione di retorica è stata uno schifo galattico: ho fatto una fatica mostruosa a sopportare gli insulti nei confronti di mia madre e non riesco a credere che il professore se ne sia rimasto lì impalato come un idiota per cinque minuti prima di congedare la classe.

Forse sarei dovuta andare da Veronica come voleva lei;ci saremmo sedute sul suo letto a mangiare gelato e a spettegolare sulla sua nuova cotta,di cui tra l'altro non mi ha ancora parlato,so solo che deve incontrarlo stasera.

L'idea di passare il pomeriggio con lei all'improvviso mi sembra molto meglio dello starmene imbronciata in camera mia tutta la sera.

Inoltre,ancora non ci credo che Sweet Pea l'altra sera mi abbia baciata.No,a dire il vero,è stato più di un bacio;lui mi ha sfilato i pantaloni e mi ha messo le mani sul sedere.Chissà fin dove ci saremmo spinti se non mi avesse chiamata "bimba".

Mi strizzo la faccia tra le mani finchè sento i denti premere contro le guance.Ma questo dolore non cancella quello che avverto nel cuore.Mi manca Sweet Pea...Ce l'ho con me per questo,eppure non riesco ad impedirmi di sentirne la mancanza.Tutte le cose che gli ho detto sul fatto che pensassi che lui mi capisse...per me valgono ancora tutte.Sweet Pea mi punta addosso i suoi intensi occhi neri e pare che riesca a vedere la mia anima,vede oltre l'aria da perfettina dietro cui mi nascondo.È consapevole delle mie paure e della mia vulnerabilità e,nonostante ciò,non mi giudica.Anche il modo in cui mi ha difesa oggi,di solito non apprezzo quando usa la violenza,eppure mi ha fatto piacere.Mi ha fatta sentire protetta.

Sinceramente credevo di capirlo anch'io.Me lo stavo solo immaginando?

Prendo il libro di matematica dallo zaino e mi obbligo a concentrarmi.Poi,mi concedo a guardare due stupide puntate di The Bachelor,ma non è così divertente da trattenere il mio sonno.

#######

Il telefono che squilla a mezzanotte mi fa svegliare di soprassalto.Stendo il braccio  e prendo il telefono dal comodino.Il display mi mostra le labbra di Veronica che mi mandano un bacio.

<<Hey,Ronnie,cosa succede?>>sussurro nel telefono.

Silenzio.

Mi metto seduta.
<<Veronica?>>

Dopo un respiro tremante e un mezzo singhiozzo,sento.
<<Hazel,sono io,Veronica.>>

<<Lo so,ho il tuo numero salvato.Cosa c'è che non va?Dove sei?>>Sono già saltata fuori dal letto e sto indossando i leggins mentre aspetto la sua risposta.

<<Sono a South Industrial Boulevard,fuori da un magazzino.>>

<<Cos'è successo?>>

<<Ti ricordi quel ragazzo di cui ti avevo accennato?Quello che dovevo incontrare.>>Sembra tristissima.<<Mi ha dato appuntamento a questo sottospecie di rave,quindi mi sono fatta dare un passaggio fino a qui ma lui ha smesso di rispondermi al telefono e non lo trovo da nessuna parte.In più quello che mi aveva dato un passaggio si è eclissato ed è un brutto ambiente,e sono da sola e non so che fare e...>>

Piange tantissimo e io sussulto.
<<Stai tranquilla,Veronica.Ora sveglio Moose e ti veniamo a prendere.>>

<<No!No,ti prego.>>strilla.<<Nessuno del Northside deve vedermi in queste condizioni nel Southside.Vieni con qualcuno dei tuoi amici Serpent's,ti prego.>>

Intende Sweet Pea?Si,certo,Mi taglierei una gamba piuttosto che chiedergli aiuto.
<<Vedo se Fangs mi risponde.>>

<<Va bene,ti aspetto.>>

Trovo le scarpe,le indosso e digito frettolosamente il numero di Fangs.Mi risponde subito ma a parlare non è lui.
<<Che diavolo fai sveglia a quest'ora?>>strepita Sweet Pea.<<è successo qualcosa?Ti devo venire a prendere?Dove sei?>>

Non ho tempo per chiedergli perchè mi abbia risposto lui perciò vado direttamente al punto.
<<Fangs mi deve venire a prendere a casa mia.Veronica si è cacciata in un casino e devo andare da lei.>>

Sweet Pea emette un sospiro di sollievo.
<<Arrivo subito.>>

<<Ho chiesto a Fangs,non a te!>>esclamo,ma ha già riattaccato la telefonata.

Spalanco la porta della mia stanza e corro giù dalle scale nel modo più silenzioso possibile.Esco sul patio e l'aria fredda della notte mi colpisce il viso,facendomi rabbrividire.

In pochi minuti la jeep nera di Sweet Pea mi sfreccia davanti,frenando proprio davanti a me.

Apro la portiera e salto sul sedile accanto al suo.

Lui con gli occhi socchiusi osserva i miei vestiti,la borsa e le chiavi.
<<Dove dobbiamo andare?>>

Dio,se fosse venuto Fangs non ci sarebbe tutto questo imbarazzo.Ma no,lui deve comportarsi da stronzo.

Non ho tempo per litigare,Veronica ha bisogno di me e,a quanto pare,io ho bisogno di Sweet Pea per arrivare da lei.Ma non è che per questo debba per forza essere gentile,perciò sospiro arrabbiata e rispondo.<<Al South Industrial Boulevard,dove c'è il magazzino.>>

Lui mi lancia un'occhiata tagliente.
<<Veronica Lodge nel Southside?>>

Ricambio lo sguardo ma non rispondo alla sua battutina.

<<Mi vuoi dire cosa succede?>>

Questa volta replico.
<<No.>>

Mi aspetto che lui mi rimbecchi dicendo qualcosa del tipo: macchina mia,regole mie,invece tace.Le sue dita si flettono attorno al volante rivestito di pelle e lo stringono.Probabilmente si sta immaginando che quello sia il mio collo e che,se lo stringe abbastanza forte,io sputi il rospo.

La mia testa mi dice che forse dovrei spiegargli cosa sta succedendo ma non è che io possa fare più molto affidamento sul mio istinto.Dopotutto,ho aperto il mio cuore a Sweet Pea anche quando faceva lo stronzo con me.Decisamente non posso fidarmi di lui ora che è gentile.

Avrei dovuto ascoltarlo quando mi ha detto di stargli alla larga,ma sono sola,stupida e c'era qualcosa in lui che mi attirava.

Sweet Pea mette una mano oltre il cambio per strizzarmi il ginocchio.
<<Ti andrà in pappa il cervello a pensare così tanto.>>

Il suo tocco mi fa accellerare il battito,perciò sposto il ginocchio per rimuovere la sua mano.Lui recepisce il messaggio e torna a stringere il volante,mentre io fisso il cruscotto tentando di soffocare il dispiacere che mi invade.

<<Il problema non è che penso troppo,ma troppo poco.>>borbotto.

<<A differenza di quello che pensi,tu di problemi non ne hai,Hazel.Vai bene così come sei.>>

Il complimento mi fa avvertire un'ondata di calore in grembo.Il Sweet Pea dolce,gentile è più convincente e pericoloso del Sweet Pea stronzo.Non posso affrontare questa cosa ora come ora;sono stanca e ho le difese abbassate.

Qualsiasi risposta io possa avere è zittita all'istante dalla scena che ci si para davanti.

Rude boy // Sweet PeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora