☾︎ᴜɴᴏ☽︎

712 21 1
                                    

«Buongiorno, principessa!» grida mio padre entrando nella stanza

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Buongiorno, principessa!» grida mio padre entrando nella stanza.

Batte le mani e le tende accostate alla grande finestra si aprono di scatto facendo entrare la luce del sole. Tiro le coperte fin sopra la testa e mi giro dall'altro lato, stringendomi al cuscino.

«Sú, è ora di alzarsi!» aggiunge tirando le coperte.

«Altri cinque minuti...» borbotto sistemandomi.

«Non dirmi che vuoi passare il tuo diciassettesimo compleanno stando tutto il giorno a letto?» chiede sedendosi ai piedi di esso.

«Esatto» rispondo, ancora ad occhi chiusi.

Sbuffa pesantemente non contento della mia risposta. «Jarvis, letto di Allyson» profila battendo la mano sul materasso per poi alzarsi.

«Subito, signore.»

Il letto inizia a muoversi e ad alzarsi, trasformandosi in una specie di scivolo. Prima che posso dire qualcosa mi ritrovo con il fondoschiena per terra. Alzo lo sguardo verso di lui e aveva un ghigno soddisfatto sul volto, suo solito.

Lo guardo male, massaggiandomi il fianco dolorante. Da quando aveva impiantato quella funzione in camera mia? Era una tortura.

«Signore, é arrivato il suo pacco» annuncia Jarvis, mentre mi rimetto in piedi sbuffando.

«Mettilo insieme agli altri» ordina, mentre afferrò il cuscino a terra, pronta per rimettermi a dormire. «La mamma ha preparato i pancake, e ti conviene sbrigarti altrimenti li mangerò tutti.»

Tasto dolente. Amo i pancake e quello è stato il modo più intelligente per non farmi rimettere a letto. «Non lo farai.»

«Sì, invece!» esclama mentre esce dalla stanza.

La porta si chiude alle sue spalle e rimango sola nella grande camera da letto, illuminata dai raggi del sole che entravano dall'enorme finestra.

«Signorina, qui ci sono i suoi vestiti.»
Dal tetto spunta un braccio meccanico che teneva stretto un paio di jeans a vita alta, una t-shirt bianca e una camicia a quadri rossa.

Spalanco gli occhi sorpresa. Un altro braccio poggia a terra scarpe da ginnastica e una cintura a fianco della camicia. Batto le palpebre stupita.
E io che pensavo di sapere come era programmata la mia stanza.

«Oh, wow, grazie mille, J» dico prendendo tutto ed entrando in bagno.

Apro il getto della doccia e faccio uscire l'acqua calda, mentre mi spoglio e getto il pigiama nella cesta dei panni sporchi. Dopo essermi lavata e vestita mi siedo ai piedi del letto per indossare le scarpe e solo allora noto una scatolina bianca con un fiocco rosso che lo chiudeva.

ɪ ʟᴏᴠᴇ ʏᴏᴜ 3000// 𝘗𝘦𝘵𝘦𝘳 𝘗𝘢𝘳𝘬𝘦𝘳 |ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴀᴛᴀ|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora