Capitolo 2

71 4 1
                                    

Questo posto è semplicemente magnifico, non si può definirlo in altro modo. La sauna e la piscina sono stupendi e rilassanti, l'architettura nuova non stona per niente con quella restaurata. L' arredamento del resto del castello sembra volerti portare in un'altra epoca e, camminando per i corridoi ornati di quadri e mobilia lussuosa ci riesce perfettamente.

Il luogo è isolato quel tanto che basta per ricaricare le batterie dal nostro ormai caotico mondo.

Non ho ancora avuto modo di visitarlo tutto, Il maggiordomo mi ha mostrato a grosso modo le parti più importanti e riservate ai clienti, ma sono sicura che riserverà grandiose sorprese. Sta sera mi sono messa a stendere una prima bozza con le mie impressioni e domani te ne invierò una copia.

Olga, fatti sentire d'accordo? E' tutto il giorno che ti cerco e il capo non ha saputo dirmi niente. Non farmi preoccupare e rispondi a questa email.

Buona Serata.

Anna.

Chiudo il portatile e ricontrollo il cellulare. Di solito non m'interesso se una persona sparisce nel nulla, avrà le sue ragioni. Ma sta volta è diverso, c'è qualcosa di veramente strano.

Ormai è quasi ora di cena, voglio fare un salto in quello splendido giardino ammirabile dalla porta finestra, dall' alto ha tutta l'aria di essere un posto incantevole; circondato a cerchio dalle mura sulle quali s'inerpica dell'edera. Si possono intravvedere diversi arbusti ed alberi bassi tra i quali serpeggiavano piccoli passaggi acciottolati mentre, al centro vi è un albero decisamente imponente, alcuni rami arrivavano addirittura a sfiorare le mura da quanto erano estesi.

Chissà come mai non l'avevano potato meglio? Forse ho trovato il primo difetto di questo posto?

Cammino leggera tra i corridoi e le scale del castello fino ad arrivare all' entrata, da cui esco per dirigermi verso il sentiero intravisto nel primo pomeriggio. Non mi ero accorta che il passaggio fosse adornato da archi dai quali cadevano fiori di glicine, è una bella sorpresa considerata la figura scenica che fanno. Sembra quasi di entrare in un luogo magico, come se volessero introdurre la persona alle meraviglie del giardino.

Arrivo alla fine dell'arco, e vedo davanti a me la zona, che giardino! Non ci sono parole per descriverlo se non che sembra un piccolo pezzo di paradiso!

Il profumo inebriante delle piante, gli arbusti, i fiori e addirittura le panche. Ogni cosa in quel giardino sembra voler invitare alla calma e stuzzicare la fantasia con promesse di fate e folletti.

C'è solo una cosa che stonava, un ruvido e massiccio albero proprio al centro del giardino.

Sicuramente è molto vecchio, dev'essere un albero secolare a giudicare dalla grandezza. In torno all' albero c'è un cerchio di selciato dal quale si diramano poi i sentieri visti dall' alto e sopra di esso delle bacche cadute probabilmente appartenenti all' albero stesso.

Sono di un rosso particolare, alcune di esse, sembrano già marcite o sono state pestate creando delle macchie scure che sembrano quasi sangue.

Particolare strano, quest'albero stona con tutto sembra quasi diviso dalle altre piante; Nonostante la sua imponente maestosità la forma dei suoi rami e del tronco porta a pensieri lugubri.

Per pura curiosità mi avvicino per guardare le bacche cadute dall'albero e ne prendo una in mano.

Averto il cigolare di una carriola mi giro e vedo che trasporta diversi attrezzi da giardinaggio e qualche pianta; è trasportata da un uomo alto e snello che indossa una salopette da lavoro macchiata di terra.

E' un uomo di colore con una capigliatura composta da piccoli rasta neri, raccolti in una coda alta che li fa apparire come delle setole di una spazzola. Un rasta pende sul viso donandogli una certa morbidezza hai lineamenti di per se un poco spigolosi.

Il Sentiero OscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora