Questa primavera è giunta con i razziatori Germani alle porte. Alcuni villaggi erano già stati attaccati e ci avevano chiesto di rifornirli di armi e veleno, ovviamente sotto compenso.
Ben presto il problema ha cominciato a toccare anche noi; bestiame razziato e abitanti uccisi lungo i sentieri. Nostro padre ha ordinato di rafforzare le mura e di evitare qualsiasi uscita non necessaria.
Ma non è bastato ad evitare morte e dolore.
Grazie ai pagamenti ricevuti siamo riusciti fino ad ora a sostentarci, ma non sappiamo quanto ancora la situazione si protrarrà. Inoltre, quando questi razziatori capirono dove ci trovavamo ci attaccarono direttamente come fecero con gli altri villaggi.
Mia madre dice di avere fiducia in mio padre che è convinto che con il favore dell'albero nulla possa scalfirci. Certo il veleno è forte ma ancora per quanto?
Fortunatamente gli altri alberi sono nascosti nella foresta e nessuno, a meno che non sappia dove cercarli, può trovarli.
Sfortunatamente, alcuni dai villaggi vicini sono venuti a chiederci rifugio dopo che le loro case sono state bruciate e questo ha generato tensione, dato che, con l'autunno il cibo ha cominciato a scarseggiare.
Il cibo manca anche al nemico ovviamente.
Hanno cominciato ad uccidere con maggiore frequenza ed una notte hanno preso d' assaltato le mura e per poco non sono riusciti ad entrare. Ne abbiamo uccisi parecchi ed il veleno deve aver fatto il resto.
Ma ora non possiamo uscire dalle mura nemmeno per un momento. E il sovraffollamento sta portando ad una situazione di disagio nel villaggio sempre più insostenibile.
Nel frattempo, i giorni lentamente si accorciano e le notti cominciano a divenire più fredde mentre i primi fiocchi di neve scendono delicatamente dal cielo.
Finiremo per stremarci a vicenda
Un giorno è arrivato un porta voce degli sciacalli ed ha discusso con mio padre per diverso tempo. Io volevo ascoltare e così ho fatto in modo di essere dietro alla porta che stava più vicina al piccolo trono di legno.
Volevano fare un accordo per avere il nostro veleno così potente ma mio padre voleva essere certo che non ci avrebbero più attaccati.
Perciò voleva darmi in sposa.
La soluzione politicamente era corretta. Un'alleanza suggellata da un matrimonio avrebbe messo fine a tutto.
Se fosse successo prima io, forse avrei potuto accettare.
Ma dopo quello che mi è successo e che è successo ad Enric.
Dopo tutto quanto questo non doveva farmelo.
Non posso accettarlo, non dopo l'orrore che ho passato non dopo quello che ha passato la nostra famiglia e il nostro villaggio.
E dopo Enric.
Nel buio della mia stanza ho versato lacrime al punto che ho creduto di diventare ceca o di morire per il dolore. Non è servito a niente e man mano dentro di me si era aperta una porta su una zona oscura di me. Dalla quale è fluito un sentimento di odio, un veleno di natura diversa di quello dell'albero ma altrettanto letale.
Le giornate sono passate lentamente e placidamente mentre le serve e Nualla sono venute a trovarmi di volta in volta per assicurarsi del mio stato mentale e fisico.
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Il Sentiero Oscuro
Horror[storia completa] Nella notte. È nella notte che i nostri incubi ci fanno visita, e ci rivelano chi siamo. Nella notte, sempre lì, ad attenderci. Il mio incubo arriva puntuale. Chiudo gli occhi solo per un attimo, cercando di sfuggirgli. Ma esso ap...