E così, il momento è giunto.
Sento le pareti e le stanze fremere, sono irrequiete, anche loro percepiscono che qualcosa sta per cambiare. La parte finale de Sentiero oscuro è iniziata tra poco Serane incontrerà Anna e, se la ragazza sarà abbastanza forte, forse non sarà sopraffatta come l'ultimo che tentò il rituale.
Osservo il mio riflesso nello specchio;
Sono invecchiato ormai dall' epoca in cui divenni il servitore dell'albero. Talvolta, ripenso a quella notte in quel lontano tempo: I colpi di mortaio, gli spari, le bombe e naturalmente le urla di dolore dei miei pazienti. Tutti mi risuonavano in mente come una macabra melodia chiamata guerra.
Tutto quello che ero stato prima della guerra era stato annientato nel momento stesso in cui capii che non avrei mai potuto salvare tutti, non ero ingenuo, sapevo che un medico, prima o poi, avrebbe incontrato al morte. Eppure, nulla ti può preparare a tutto quel sangue e a quelle morti continue e dolorose. Era così avvilente rendersi conto di quanto la vita fosse dannatamente fragile.
Fino a quando ho mantenuto la speranza e la convinzione di essere nel giusto sono riuscito a sopportare il peso di tutto. Ma poi siamo giunti su queste montagne e quel punto se non erano i nemici a uccidere era il freddo ed a poco a poco tutti quelli che conoscevo sono morti ed io, non ho fatto altro che rimandare la loro morte, facendoli soffrire di più.
Alla fine, come medico, per me era come combattere una guerra infinita. Dove ho potuto ho salvato e dove non ho potuto ho lenito il dolore o donato la morte.
Ma la mia mente continuava a venire deteriorata da tutto questo, fino a quando, una molla non è scattata dentro di me nel momento in cui, ormai, i medicinali erano contati ed impossibili da trovare.
Una notte vidi un ragazzo girovagare per il campo, non l'avevo mai visto, ed era troppo giovane per poter essere qui. Si avvicinava ai feriti più gravi osservandoli solamente, provai a chiedere nessuno lo conosceva o l'aveva visto.
Sembrava un fantasma.
Successivamente, quando desideravo riposarmi finivo in quel giardino diroccato, sotto le fronde del tasso. Fu lì che lo rividi mentre mi fissava da uno dei rami. Non ero convito si trattasse di qualcuno in carne ed ossa, così rimasi a fissarlo e senza che me ne accorgessi era accanto a me e mi fissava con evidente interesse.
Gli chiesi chi fosse e non rispose, riprovai ed allora lui parlò.
- Ti chiedi perché tutta questa sofferenza. Vorresti vederlo? Sappi, che se deciderai di sì, non potrai tornare indietro. – Disse.
La sua voce non sembrava quella di un bambino ed allora mi sorpresi. Nonostante l'avvertimento, qualcosa dentro di me, mi fece dire di sì.
Ed allora lui si sporse e mi azzannò il collo e mi tenne fermo con una forza disumana. Non riuscì nemmeno ad urlare da quanto fu rapido, e poi, sopraggiunse la morte.
Mi risvegliai con qualcosa di diverso, ero sempre io ma, mi sentivo più forte e, nonostante il buio, mi resi conto che potevo vedere i contorni della stanza perfettamente. Non era nessuna di quelle del campo. Quando mi alzai intontito vidi una porta manifestarsi davanti a me come per magia.
Avevo mille dubbi e domande e così l'aprì.
Nel momento in cui l'aprì mi ritrovai nel salone delle cerimonie con lui ad aspettarmi. Rimasi affascinato dalle fiamme nere che rischiaravano la notte nonostante il loro colore e dall' architettura dell'immensa stanza.
Ma quello che mi sconvolse di più erano la moltitudine di fantasmi che si trovavano ad osservarmi con occhi glaciali. Lui era lì seduto su di una poltrona pronto a spiegarmi ciò che avrebbe cambiato la mia vita per sempre.
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Il Sentiero Oscuro
Horror[storia completa] Nella notte. È nella notte che i nostri incubi ci fanno visita, e ci rivelano chi siamo. Nella notte, sempre lì, ad attenderci. Il mio incubo arriva puntuale. Chiudo gli occhi solo per un attimo, cercando di sfuggirgli. Ma esso ap...