Il fumo della stanza è denso e profumato la riempie al punto che l'odore dà alla testa.
Piccolo come sono, oltre a non vedere non riesco a sopportare l'odore e i miei occhi cominciano a lacrimare. Sono spaventato, anche se, di solito non lo sono, questa cerimonia. Sembra avere qualcosa di strano.
I tamburi cominciano a suonare ed insieme ad essi si elevano i canti. Tutti i bambini sono gioiosi e ridono mangiando dal buffet offerto dalla casa, mentre gli uomini e le donne conversano allegramente.
Io non ci riesco, e non capisco come gli altri possano comportarsi così, come se nulla fosse. Non lo sentono? Oppure sono solo io a sentirlo?
L'altro ieri i miei avevano discusso; Parlavano di andarsene o di rimanere a seconda del lavoro disponibile. Poi parlavano di me, convinti che non li sentissi attraverso le sottili pareti della nostra modesta casa.
- Ha sicuramente qualcosa, non capisci quella macchia bianca? - Diceva mia madre.
- Non vuol dire nulla, non sempre i segni sono così evidenti. Ma se fosse, significa che sarebbe un suo favorito, no? Forse può addirittura vederli. -
- Sicuramente, ma non lo sapremo mai finché non sarà venuto a contatto con un loa.- Rispondeva lei.- Dobbiamo istruirlo, tesoro.-
- Tu lo devi fare mia cara, tu sei la sacerdotessa. Ti prego fa tutto ciò che è in tuo potere per proteggerlo. Insegniamoli, e magari andiamocene da Haiti. Ormai è un adolescente non potrà avere futuro qui-
- Qui abbiamo le nostre radici tesoro, troverà la sua strada anche qui, vedrai. -
Il mambo, mia madre, fa la sua entrata trionfale avvolta in suntuose vesti rosa. Desiderosa di attirare un Loa specifico in occasione della nascita di un cuginetto e per la gente che vorrà chiedere qualcosa.
Nonostante mia madre presidia il rito, non è l'unica a ballare ed a lasciare che lo spirito la possieda; lei lo chiama e tra i partecipanti potrebbe essere chiunque a cadere in trance.
Per questo sono qui, vestito di bianco in attesa che un loa scenda su di me e attraverso di me comunichi il suo messaggio divino. E questo mi spaventa. Non voglio essere posseduto nonostante sia un grande onore; Fino ad ora non avevo mai pensato alla possibilità di perdere me stesso e di risvegliarmi senza ricordare nulla, di essere comandato da un'altra entità dentro di me.
Sarebbe naturale che accadesse vista la vicinanza spiritica di mia madre ma, veramente non ci avevo mai pensato a pieno, le cerimonie mi erano sempre sembrate buffe e divertenti, eventi dove si mangiava assieme e si parlava con il loa. Ma niente di più.
Mia madre volteggia tra i presenti, con quella sua espressione concentrata nell' ascoltare la melodia dei tamburi e le voci delle persone che cantano attorno a lei.
Mi rendo conto di quanto questi miei pensieri siano sacrileghi osservando la solennità con cui si muove.
Ad un tratto, eccolo, è lì è nei suoi occhi; nelle sue movenze e nelle sue urla. Nessuno lo ha ancora identificato ma lei voleva richiamarne uno specifico; Maman Brigitte.
Il loa che rappresenta il ciclo della vita e della morte. protettrice delle tombe.
In poco tempo però cominciamo a capire che non è quello che aveva chiamato. Chiede di fumare, ed a momenti mia madre sembra riprendere lucidità per poi ricadere nello stato di trance come se lo combattesse. Ho paura e non capisco perché gli altri non ne abbiano non è come le altre volte. Non sento quello che sento io? Questa sensazione, questo odore di terra bruciata.
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Il Sentiero Oscuro
Horror[storia completa] Nella notte. È nella notte che i nostri incubi ci fanno visita, e ci rivelano chi siamo. Nella notte, sempre lì, ad attenderci. Il mio incubo arriva puntuale. Chiudo gli occhi solo per un attimo, cercando di sfuggirgli. Ma esso ap...