Chapter 17

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Squilla il cellulare, ma non capisco se sto sognando o è la realtà.
Sento un bacio sul collo, e un corpo che si stende sul mio per afferrare qualcosa dalla mia parte del letto.
<<Juan...>>
Neymar.
Apro gli occhi di scatto, e sento un forte mal di testa. Neymar è in boxer nel mio stesso letto, e io sono nella sua stanza...è successo di nuovo!
<<forse non ti ricorderai, ma te l'ho detto. Bel non si sentiva molto bene ieri sera, così l'ho portata da me per farti godere la festa, e per farti stare tranquillo.
Si Juan ora sta meglio, sta dormendo, non preoccuparti.
Perfetto ti faccio richiamare dopo, ciao>>
Non mi sentivo bene ieri?
<<oi sei sveglia>>
Mi sorride...forse ho capito qual è la cosa più bella che si può vedere al mattino.
<<davvero non mi sentivo bene? Cos'è successo? Perché siamo in intimo?>>
Alcune scene di quella notte si fanno strada nella mia mente.
Io che stringo la mano di Neymar mentre siamo in macchina, una scritta su un fazzoletto, un bacio, e poi ancora tanti altri, i nostri corpi nudi e delle polaroid.
<<Bel...>>
<<abbiamo fatto sesso? Ho ricordi vaghi, ma il tuo corpo nudo sul mio...quello me lo ricordo>>
<<si Bel>>
<<Dio...non ci posso credere. Dovevi fermarmi>>
<<è stata colpa tua, ho provato a fermarti>>
<<mia?>>
Mi passa un fazzoletto e leggo la frase:
"è stata una mia decisione.
-Isabel"
<<riconosci la firma?>>
<<si certo. Scusa, mi dispiace sia per ora che per ieri, amo l'alcol ma non mi aiuta, impazzisco e non mi controllo, e nessuno è in grado di farlo>>
<<è stata una notte stupenda>>
Prendo le polaroid sul mio comodino, e sono davvero belle...
<<la mia l'hai scattata tu, io la tua, e poi quella più bella insieme>>
Gli sorrido, mentre continuo a guardarle.
<<sono sicura che stanotte è stato bello. Non mi ricordo tutto, ma alcune cose si>>
<<tieni>>
Mi lancia una sua T-shirt e io la indosso.
<<vieni andiamo a fare colazione>>
Mette la mano sul fianco sinistro e mi spinge verso di lui.
<<e comunque buongiorno piccola>>
Mi lascia un bacio sulla fronte, e mi prende per mano, che tiene salda per tutto il percorso dalla stanza alla cucina.
Mi siedo sulla sedia americana mente lui prende il latte, e lo versa in due bicchieri, e poi fa il caffè.
<<sei carino mentre prepari la colazione>>
<<sono carino solo se la preparo a una ragazza come te>>
<<come me come?>>
<<splendida>>
Abbasso la testa e sorrido...sono davvero imbarazzata!
Si avvicina a me e mi alza il viso mettendo due dita sotto il mio mento.
<<ancora più bella quando diventi rossa>>
Si avvicina pericolosamente al mio viso.
I suoi occhi sono completamente nei miei, ed è così bello poterli guardare da vicino.
Sono verdi, e brillano.
È a meno di un centimetro dalle mie labbra, ma lascia solo un dolce bacio sulla guancia.
<<ecco a te>>
<<grazie>>
Mi passa il bicchiere e inizio a bere, seguita da lui.
<<sarà meglio che torni in hotel>>
<<no, dai non andare. Rimani ancora un po'>>
Si avvicina a me, e questa volta mi bacia.
<<ci faremo solamente del male Ney>>
<<perché Bel?>>
<<Ney viviamo a migliaia di chilometri di distanza>>
<<possiamo superarlo>>
<<non posso spostarmi ogni settimana>>
<<non ti sto chiedendo questo Bel>>
<<i-io lo so, però Ney mi mancheresti troppo e sarebbe difficile per me viverti lontano>>
<<proviamoci. Ti lascio del tempo per pensarci, ok?
Passiamo questa giornata insieme, e poi mi dirai solo in ultimo se vuoi stare con me oppure rimanere amici>>
<<va bene Ney>>
<<non pensare alla distanza Bel, ti prego. Torni quando puoi, non mi importa dei chilometri>>
<<a me si>>
<<se c'è amore non è importante>>
Lo bacio, di nuovo, con molta più intensità di quanto abbia fatto lui.
Le sue labbra erano mie, e viceversa.
Sentivo il suo respiro sulle mie guance, e le sue mani che mi stringevano.
Gli mordo il labbro inferiore, e lui ansima.
<<era una risposta questa?>>
<<no, ma mi serve anche questo per capire>>
<<mi sembra giusto, a me va benissimo>>
<<non ne avevo dubbi>>
Scoppiamo a ridere e io appoggio le braccia intorno ai suoi fianchi e lo abbraccio, mentre lui mi attorciglia i capelli al suo dito.
<<ti porto in un posto>>
<<dove?>>
<<in un bel posto, dai prepariamoci>>
<<mh non voglio alzarmi mi scoccio>>
Mi carica sulla spalla destra e il mio sedere è letteralmente vicino al suo viso. Mi da uno schiaffo piccolino, e io mi muovo cercando di farmi posare a terra, senza risultato.
Mi getta sul letto e si mette sopra di me, lasciandomi diversi baci sul collo e arrivando poi alle labbra.
<<non dovevamo cambiarci?>>
Gli chiedo ridendo.
<<il posto può aspettare>>
Continua a baciarmi e mi sfila la maglietta, e mi fa mettere a cavalcioni su di lui.
Proprio in quel momento squilla il suo cellulare.
<<non rispondi?>>
<<chi è?>>
<<tua madre>>
Sbuffa e prende il cellulare.
<<ciao mamma.
Si, sto bene tu?
Saluta Gil da parte mia.
Anche tu mi manchi, ciao mamma ti amo>>
É davvero così felice quando parla con la sua famiglia...ne è davvero innamorato.
<<che c'è?>>
<<quando parli con la tua famiglia i tuoi occhi sono diversi>>
<<più belli?>>
<<molto>>
<<sono la mia vita>>
<<credimi, l'ho capito>>
Si alza, mi lancia un pantalone della tuta del Psg, e una T-shirt con una felpa aperta abbinata al pantalone.
<<sarò te al maschile?>>
<<io sono sexy, quindi lo sarai anche tu>>
<<1 non sei sexy
2 io sono già sexy>>
Si sfila il pantaloncino, rimanendo in boxer.
<<non sono sexy ora?>>
<<ok hai vinto>>
Scoppia a ridere e inizia a cambiarsi, e io faccio la stessa cosa.
Fortunatamente ogni volta che esco porto il mascara e il rossetto nella borsa, così in casi come questi o in altri, ho il trucco con me.
<<non penso di utilizzare queste cose>>
<<scemo li avevo con me>>
<<mh, pensavo li avessi trovati nei miei cassetti>>
<<devi dirmi qualcosa?>>
Scoppia a ridere facendo un "NO" con il dito.

Saliamo in macchina e lui tira fuori una benda.
<<oi che devi fare con questa cosa?>>
<<devo bendarti>>
<<per quale motivo?>>
<<per la sorpresa>>
<<non ho una bella esperienza con le bende>>
<<Bel fidati di me, non ti farò nulla, è solo parte della sorpresa, te lo giuro>>
<<ok, va bene>>
Mette la benda sui miei occhi e io prendo la sua mano, stringendola forte.
Non vedo nulla, ma sento le macchine che passano velocemente vicino la nostra.
<<tra quanto arriviamo?>>
<<eccoci>>
Mi aiuta a scendere dall'auto, e lo sento salutare alcune persone...Dio che vergogna farmi vedere in questo stato.
<<ci siamo quasi eh>>
E realmente poco dopo, mi toglie la benda.
Rimango incantata dal suo mondo, lo stadio.
Ci sono già stata, ma vuoto fa un altro effetto.
<<mi sembra ancora più grande così>>
<<ti ho portata a casa mia>>
Dice sedendosi sull'erba, mentre io giro su me stessa per ammirarlo bene.
<<facciamo due tiri ti va?>>
<<sono una schiappa>>
<<ti insegno io>>
Mi da un pallone e lo mette poco distante dalla porta.
<<tira un rigore>>
<<tu fai da portiere?>>
<<si>>
Prendo la rincorsa e segno.
<<la fortuna della principiante. Riproviamo>>
Continuo a tirarne altri. Alcuni li para altri no.
Ci sediamo sugli spalti, e ci teniamo la mano.
<<sono arrivato qui nel 2017. Era tutto nuovo per me, la squadra, i ragazzi, la città, il calcio, i tifosi, la lingua, le persone, eppure ora sto bene qui. Certo un po' mi manca il Barcellona, e la famiglia che avevo lì, ma qui ho un bel rapporto con tutti, soprattutto con Kylian, Marco, Alessandro, Leandro, Mauro, Ángel, ma in generale con tutti. Ci conosciamo bene tutti tra noi, e molto spesso, come avrai ben capito, ci piace stare insieme al di fuori dei campi>>
<<è molto bello quello che mi stai raccontando. Le persone con cui condividere tutto si trovano, anche se ti sposti, cambi città, anche se non conosci la loro lingua, se non hai i loro modi, e non mangi il loro cibo. Sono la tua seconda famiglia, l'ho capito quando sono venuta allo stadio, alla cena, al brunch, alla festa...avete un rapporto bellissimo>>
<<hai capito a pieno quello che ti ho detto>>
<<come vivi qui?>>
<<bene. Non esco molto per fare giri o cose del genere, perché verrei seguito da tutti, mi riconoscerebbero e quant'altro, ma per il resto qui sto bene, facciamo feste, cene...è bello>>
Mi tira per il braccio e mi fa sedere sulle sue gambe. Metto il viso nell'incavo del suo collo, e lui la mano quasi sul mio sedere.
<<un giorno potremmo vivere insieme qui>>
Gli lascio un bacio sulla guancia, e lui mi bacia sulle labbra, chiedendomi anche l'accesso con la lingua.
<<la giornata è appena iniziata>>
<<oh bene, chissà quante altre cose faremo>>
<<tante ora che sei qui.Rendi tutto più bello>>
<<anche tu>>

𝘽𝙤𝙧𝙣 𝙩𝙤 𝙗𝙚 𝙮𝙤𝙪𝙧𝙨 | 𝙉𝙚𝙮𝙢𝙖𝙧 𝙅𝙧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora