Chapter 27

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Il mondo è pieno di persone speciali, che poi si rivelano fregature. Avevo trovato la "mia persona speciale", non dimenticherò mai quello che ha fatto per me, solo lui è riuscito a capirmi, e solo lui ci ha provato realmente. Sa tutte le porte sbattute in faccia che ho ricevuto, e quante delusioni ho avuto nella mia vita, e anziché rimanermi accanto, mi ha deluso anche lui... e questa ha preso il primo posto in una classifica del cazzo che fino ad ora non valeva nulla perché avevo lui al mio fianco...ma ora sono sola...e no, non per colpa mia, perché in tutti i tre 3 rapporti ci avevo messo anima e cuore, ma nessuno mi ha compreso realmente.
Sono a Londra, non so realmente come ci sia arrivata qui, ma era l'aereo che partiva più velocemente.
I ragazzi continuano a chiamarmi, ma non ho davvero voglia di rispondere.
Ora più che mai avrei bisogno di Juan...ma più penso a quello che ha fatto, più mi rattristo...non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, non da lui.
Cammino un po' per l'aeroporto, letteralmente spaesata. Ci sono stata, ma solo una volta, quindi non so come muovermi.
Mi fermo in un bar, mi siedo e ordino un caffè. Guardo dalla vetrata il mondo dell'aeroporto che corre velocemente...abbracci, baci, pianti, saluti...quante volte Juan doveva partire e io andavo con lui in aeroporto, e non volevo lasciarlo...Dio, solo se ci penso.
<<ciao>>
Un ragazzo alto si avvicina al mio tavolo, non ho la più pallida idea di chi sia.
<<ehm ciao?>>
<<ti ho vista sola e triste, mi sono chiesto cosa è successo? Volevo solo sapere se stavi bene>>
<<si grazie>>
<<Hardin>>
Mette la mano davanti al mio viso.
<<Isabel>>
<<non sei di qui vero?>>
<<colombiana, tu invece si, vero?>>
<<come l'hai capito?>>
<<accento. Sono stata negli Stati Uniti, nessuno parla come te, e poi sei bianco, anzi letteralmente pallido di pelle>>
<<tutti qui lo siamo>>
<<ecco a lei>>
La commessa lascia sul tavolo il mio caffè.
<<grazie mille>>
<<prendo la sua stessa cosa>>
Dice Hardin.
<<glielo porto subito>>
<<grazie>>
<<mi sembra come un invito per farti sedere con me>>
<<io sono solo, tu sei sola, quindi>>
<<quindi...ti va di sederti qui?>>
<<volentieri>>
Mi dice ridendo.
Beviamo insieme il caffè, fino a quando noto che sono ormai le 4.
<<e quindi spiegami sei qui così per caso, non sai dove andare, come spostarti e non hai amici>>
<<in teoria si>>
<<ma ora hai un amico perciò ti accompagno io>>
<<no, non voglio disturbarti, davvero grazie>>
<<dai Isabel, cerco di aiutarti>>
<<lo apprezzo>>
<<lasciami fare>>
Prende la valigia e ci rechiamo verso la sua auto.
<<ho un amico che ha un hotel, potrebbe aiutarti, nei peggiori dei casi rimani a casa mia, e se può consolarti vivo con mia madre>>
<<grazie davvero per quello che stai facendo>>
<<voglio aiutarti>>
Ci fermiamo davanti ad un hotel. Non è sicuramente il più bello che abbia visto finora, ma mi salverà dal dormire sotto un ponte.
<<hey Samu, lei è Isabel. Non sa dove dormire, le serve una stanza>>
<<certo, offre la casa bellezza>>
<<non fare il casca morto>>
<<lasciami fare Hardin il bello>>
<<grazie davvero. Rimango davvero pochissimi giorni poi tornerò in Colombia>>
<<uh colombiana? Ci sono stato, davvero bella>>
<<si credimi, lo è>>
<<la accompagno di sopra. Tienila al sicuro mi raccomando>>
<<agli ordini amico>>
Mi saluta con la mano, e io faccio lo stesso.
La stanza affaccia su una strada completamente deserta, mette quasi paura, solo pochi lampioni la illuminano.
<<davvero tornerai in Colombia?>>
<<è casa mia, certo che torno lì>>
<<quanto rimani?>>
<<tre giorni massimo>>
<<ti farò da guida allora. Ti lascio il numero di cellulare>>
Prende un post-it e scrive il suo numero e lo lascia accanto al mio telefono.
<<sappi che sei ricercata>>
Dice indicandomi lo schermo acceso.
<<lascia stare, non è importante>>
<<come vuoi. Buonanotte Isabel>>
<<è ormai giorno, ma buonanotte anche a te>>
Mi cambio velocemente, e mi infilo sotto le coperte.
Prendo il cellulare, aprendo Instagram per due secondi, e noto che né Juan né Neymar hanno pubblicato qualcosa.
Spengo completamente il telefono e crollo, stanca e delusa da tutto.

𝘽𝙤𝙧𝙣 𝙩𝙤 𝙗𝙚 𝙮𝙤𝙪𝙧𝙨 | 𝙉𝙚𝙮𝙢𝙖𝙧 𝙅𝙧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora