Arriviamo in un locale nel centro di Parigi.
C'è un DJ sul palco che cambia canzone o ne fonde di più a tutto volume, grandi tavoli pieni di drink alcolici e tante persone...probabilmente tutti amici di Aya Nakamura.
Finalmente ci conosciamo, e devo dire che mi sembra una ragazza molto gentile e simpatica.
Ci presenta ai suoi amici, alcuni invece Juan già li conosceva.
Inizio a bere dello champagne, così per far sembrare il tempo d'attesa meno pesante.
Mi chiedo dove siano finiti.
Prendo il cellulare, vorrei scrivere un messaggio a Neymar, ma cosa?
Proprio nel momento in cui sto iniziando a scrivere Mbappe e i suoi compagni fanno irruzione nel locale.
Non ero visibile ai suoi occhi, o meglio si, ma avrebbe dovuto cercarmi.
Non appena vede Juan sento dire:
<<ma tu che ci fai qui?>>
<<stanotte esce la nostra canzone, quindi si deve festeggiare>>
Poi non sento più nulla, fino a quando lo vedo indicare dalla mia parte.
Neymar si gira e io incontro i suoi occhi spalancati, ma così dolci.
Corre verso di me, rischiando di cadere, ma non sembra importargli.
Mi stringe forte ed io ricambio...avevamo entrambi bisogno di quell'abbraccio.
<<tu eri quella che stamattina si è svegliata alle 6 per andare a correre?>>
<<si, eccomi>>
Gli dico e scoppiamo a ridere.
Quando ci stacchiamo vedo delle lacrime...mi distrugge.
<<Dio Ney>>
Passo le dita sulle guance e ci lascio dei baci.
<<scusa, sono troppo felice di vederti>>
<<io sono troppo felice di vedere te, credimi>>
<<ma a che ora sei arrivata?>>
<<stanotte alle 4:30>>
<<così tardi?>>
<<eh già>>
<<dovevi dirmelo...non volevo neanche venirci a questa festa>>
<<ma qualcosa di indiretto ti ha spinto>>
Scoppio a ridere e lui fa lo stesso.
<<mi dispiace se ti sei arrabbiato, e se ti ho deluso>>
<<no, ora capisco che l'hai fatto per una giusta causa. Mi dispiace di essermi comportato male>>
<<no, Ney io ho capito tutto, davvero. Avrei capito se tu fossi stato arrabbiato con me anche ora>>
<<non avrei potuto. Già ti dai da fare?>>
Dice indicando il bicchiere di champagne mezzo vuoto.
<<ti stavo aspettando in realtà>>
Mi prende sottobraccio e ci rechiamo verso i ragazzi del Psg, che abbraccio a uno a uno.
Ci mettiamo in gruppo con Marco Verratti, Kylian Mbappe e Leandro Paredes, a parlare delle nazionali, siccome siamo tutti di paesi diversi.
Le loro fidanzate/mogli sono ragazze fantastiche, e dolcissime...amo stare con loro, mi sono parte di questo gruppo.
Balliamo tutti, mentre è buio in quella stanza e solo alcune luci si riflettono per pochi secondi sulle persone.
Beviamo molto, io soprattutto. Amo gli alcolici, ma cerco sempre di evitare di bere quando sono a casa, e soprattutto se sono da sola, ma ad una festa come si fa a rinunciare?
A mezzanotte in punto aprono altre bottiglie di champagne da un balcone in alto, bagnando tutta la folla sotto.
Iniziano a fare storie per annunciare l'uscita della canzone, che nel frattempo risuona anche nella sala."Bájale, bebé, esto no lleva a nada
Esto de pelear no me gusta nada
Si quiere' mándame el location pa' la mierda
Y si me pierdo, pue' la ruta tú me la das
Sí te quiero y es de cora
Soy sincero y no lo ves
Gana el que no se enamora
Y yo aquí perdí otra vez"Sento un corpo muoversi sul mio, e con il braccio stringermi il bacino, in quel momento non capisco, ma ero sicura fosse Neymar...era il suo profumo.
Più volte ci ritroviamo con i visi vicini, anche se io ero di spalle. Il suo respiro sul mio collo mi mette i brividi e mi eccita, e sento che anche lui lo è, molto.
Mi gira verso di lui, appoggio le braccia intorno alla sua nuca, mentre lui stringe i miei fianchi.
Avvicina le sue labbra al mio collo, mentre continuiamo a muoverci.
Lascia dei baci umidi, probabilmente bagnati dal drink che stava bevendo.
Abbassa la mano, e scende di poco sopra il mio fondoschiena.
I nostri corpi si scontrano, si muovono formando una sola cosa, le nostre mani toccano qualsiasi parte del corpo...non sappiamo se qualcuno ci stava guardando, ma probabilmente no, siccome eravamo tutti ubriachi.
<<ti voglio>>
Mi sussurra all'orecchio, facendomi impazzire.
Continua a lasciarmi baci sul collo scendendo fino alla spalla che era scoperta.
Sposto il suo viso, e lo faccio scontrare con il mio.
Più volte mi avvicino con le mie labbra alle sue, ma senza farle incontrare mai.
Più lo facevo, più lui cercava di baciarmi. Sentivo il suo desiderio di avermi, dagli occhi, che non smettevano di squadrarmi, dalle labbra che cercava di fondere con le mie, dalle mani che vagavano senza una meta, dai baci sul mio corpo, dalle parole, da come in quel momento mi sentivo sua.
<<sei ubriaco>>
Gli dico sorridendo.
<<credimi neanche un po'>>
Si morde il labbro, e quel gesto mi provoca le farfalle nello stomaco.
<<portami da te allora>>
Rido, ma era solo colpa dell'alcol.
<<vorrei>>
<<puoi>>
<<adesso mi invento una scusa con Juan, ti porto da me, ma non posso toccarti...so che non lo vorresti e sei ubriaca>>
Si allontana da me, e sussurra qualcosa a Juan e lo vedo annuire.
<<andiamo>>
Mi prende la mano, e ci rechiamo verso il parcheggio del locale. Non mi reggo molto in piedi, ma avere la sua mano stretta alla mia non mi fa avere paura di poter cadere o inciampare.
Entriamo nella sua Ferrari rossa, e sfreccia tra le strade di Parigi.
Toglie il tettuccio e io mi alzo, urlando di felicità, e osservando quella città scorrere velocemente sotto i miei occhi, mentre i miei capelli vagano con il vento, la sua mano è stretta alla mia, e i suoi occhi e le sue labbra sorridono.
Arriviamo poco dopo a casa sua. Mi aiuta a scendere dalla macchina e ci ritroviamo nel suo soggiorno.
Appoggia le mani sui miei fianchi e io sul suo viso.
<<cos'è che mi hai detto alla festa?>>
Continuo a sorridere...cosa combina l'alcol...
<<che ti voglio>>
<<e ora che mi hai?>>
<<non posso fare nulla>>
<<perché?>>
<<perché sei ubriaca e non cosciente per prendere decisioni. Domani potresti odiarmi>>
<<allora facciamo una cosa...>>
Dico sbottonando i primi bottoni della sua camicia.
Prendo un fazzoletto e poi una penna e scrivo sopra: "è stata una mia decisione.
-Isabel"
<<che hai fatto?>>
<<ho firmato, così mi ricorderò e non potrò dirti nulla>>
<<da ubriaca sei ancora più intelligente>>
<<solo intelligente?>>
Gli dico, lasciando un bacio sul suo collo, scendendo fino al petto, completamente tatuato.
<<anche più sexy>>
Mi fa sedere sul tavolo del soggiorno e inizia a baciarmi, con foga.
Mi prende in braccio, saliamo le scale, ritrovandoci nella sua stanza.
Finisco di sbottonargli la camicia, e la getto in una parte indefinita della stanza, e lui fa la stessa cosa con il mio vestito.
<<ti ho sognata tutte le notti così, in intimo. Da quella notte è iniziato il mio inferno>>
<<allora bruciamoci>>
Mi sfila il reggiseno, e io faccio la stessa cosa con i pantaloni rossi, che lo rendevano ancora più bello in quel momento.
In un attimo ci ritroviamo a fare l'amore, o forse solo sesso...non so cos'era quello, ma so per certo che era stupendo.
Amo il suo corpo, le sue labbra, i suoi movimenti così dolci, ma veloci.
Le sue mani stringono i miei fianchi, mentre i nostri petti aderiscono perfettamente.
Si stende vicino a me, lasciandomi ancora dei baci, e passando le dita sul mio corpo.
<<non doveva essere così la nostra prima volta insieme>>
<<è stato fantastico>>
<<ma tu non ricorderai nulla>>
<<si probabile. Quella è una polaroid?>>
<<si>>
Mi alzo, indossando l'intimo e anche lui rimette i boxer.
<<posso scattarti una foto?>>
<<se ci tieni>>
Mi dice sorridendo.
<<voglio ricordarmi di questa notte>>
Fa una faccia strana e io scatto, è davvero bellissimo.
<<tocca a me>>
Mi fa una foto, e poi ne facciamo anche una insieme.
Prendo un pennarello e nello spazio bianco scrivo la data.
Domani non ricorderò nulla,ne sono certa, ma per ora preferisco godermi questa notte e viverla a pieno.

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𝘽𝙤𝙧𝙣 𝙩𝙤 𝙗𝙚 𝙮𝙤𝙪𝙧𝙨 | 𝙉𝙚𝙮𝙢𝙖𝙧 𝙅𝙧
FanfictionUn incontro casuale,un bacio inaspettato ma migliaia di chilometri a tenerli distanti... Non sarà tutto rose e fiori; in amore si ama, si sbaglia, si chiede scusa, e si ritorna come prima, a volte, in altri casi ci si lascia, forse per vivere meglio...