Chapter 32

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I mesi estivi sono quelli che odio di più in Colombia. È autunno, quindi il meteo è un po' pazzo...alcune volte sole, altre pioggia, altre nuvoloso, altri temporali.
Mi piacerebbe essere in qualche posto esotico in questo momento, a prendere il sole e a fare il bagno, ma sono in aereo diretta verso il Brasile.
Eh già...
Neymar giocherà la Copa América, un torneo che comprende tutti i paesi del Sud America, quindi anche la mia Colombia.
Sarò divisa tra due cuori, ma ciò nonostante farò il tifo per il mio paese, e allo stesso tempo sarò felice per Neymar, qualsiasi cosa farà.
Prima di recarsi a Teresópolis, centro in cui si allena la squadra brasiliana, ha deciso di farmi conoscere la sua famiglia, il suo pezzo di cuore più grande.
Non mi sento ancora pronta, ma ho deciso di non dirglielo, ci sarebbe rimasto troppo male.
Mi ha detto che sono tutti felici di conoscermi, io altrettanto, soprattutto sapendo quanto Neymar tenga a loro.
É super emozionato, non lo mostra, ma lo leggo nei suoi occhi immensi.
Casa di Neymar è a Rio, anche se lui è nato a São Paulo. Mi ha promesso che prima di tornare a Parigi mi porterà a conoscere la sua città natale, di cui è tanto innamorato, e anche le persone che lo hanno visto crescere, correndo dietro a un pallone inesigibile, scalzo, con il rischio di farsi davvero male, e che sono state le prime a credere in lui.
<<questa è casa mia>>
Apre una porta davvero grande, e ciò che mi si presenta davanti mi lascia senza parole: ha un soggiorno enorme diviso in più stanze, una cucina immensa, poi delle scale che porteranno sicuramente alle stanze da letto, e un giardino che lascia senza fiato con una vista sul mare, una piscina un campo di tennis e uno di calcio.
<<wow>>
<<ti piace?>>
<<scherzi? È incredibile>>
<<e non hai ancora visto la nostra stanza>>
<<mi piace "nostra stanza">>
Mi avvicina a lui e mi sorride, fino a quando non sentiamo tossire...sua madre.
Che imbarazzo!
<<piccolo mio ciao>>
Viene verso di noi e abbraccia Neymar che le lascia diversi baci.
<<mamma lei è Isabel>>
<<piacere di conoscerti, Neymar mi parla ogni giorno di te>>
<<il piacere è tutto mio, è un onore per me>>
<<che tesoro che sei>>
Mentre stiamo parlando vedo Leo e Jota che in lontananza alzano i pollici in su per dirmi "ottimo lavoro"...vorrei scoppiare a ridere ma mi trattengo.
<<lei è Rafaella, la mia sorellina>>
<<Neymar ti odio quando mi chiami così>>
Gli lascia un bacio sulla guancia e poi mi abbraccia.
<<sono felice di conoscerti, finalmente, mi riempie la testa di te>>
Guardo Neymar che si gratta la nuca imbarazzato e gli sorrido.
<<anche io sono felice di conoscerti>>
<<saremo grandi amiche>>
<<Dio pensaci tu>>
Dice Neymar, facendoci ridere.
<<che hai da dire?>>
<<nulla piccolina, solo non farla diventare come te altrimenti scappo in Australia>>
<<prenota il biglietto allora, solo di andata>>
<<ti odio Rafa>>
<<anche io>>
<<la porto in stanza, così posiamo le valigie>>
<<bene, ci vediamo dopo>>
Ci dice sua madre.
<<a dopo>>
Rispondo.
Saliamo le scale e ci ritroviamo in un corridoio con tantissime stanze.
Entriamo nella sua ed è letteralmente enorme, con una parete vetrata che affaccia sul giardino, e un bagno immenso, suo personale.
<<ti piace?>>
<<da morire>>
<<puoi rimanere a casa mia tutto il tempo che vuoi, e questa sarà la tua stanza. Tra l'altro in questi giorni arrivano anche Carol, Vini, Davi e Valentin, cosí non ti mancherà nulla, avrai tutti, soprattutto Eva e Odette>>
<<tranne te>>
<<torno presto amore mio, te lo prometto, e poi puoi sempre venire da me, non è distante. Ti faccio conoscere tutti i miei compagni>>
<<se qualcuno viene con me, lo farò>>
<<va bene>>
Si stende sul letto mentre io osservo le foto che ha sui mobili con la sua famiglia, e quelle con Davi, suscitano in me emozioni forti, sono davvero belli insieme.
<<ti va di scendere in spiaggia?>>
<<facciamo il bagno?>>
Dico spalancando gli occhi felice.
<<che bimba che sei, si amore>>
<<indosso il costume, sono pronta in 5 secondi promesso>>
<<abbiamo tutto il tempo>>
<<voglio godermi questi pochi giorni con te>>
Gli lascio un bacio sulle labbra e vado a cambiarmi.
Scendiamo in spiaggia e la gente era davvero poca, probabilmente per il fatto che il tempo non era dei migliori.
Tolgo i vestiti e facciamo il bagno.
Il mare è da sempre il mio nascondiglio preferito.
Quando il mondo crollava scappavo lì, cercavo di diventare una piccola goccia in mezzo all'oceano.
Volevo che nessuno riuscisse a trovarmi e a volte capitava che ci mettessero intere ore a cercarmi.
Non condivido il mare con tutti, solo con le persone che amo, una birra, un tramonto, e noi seduti sulla spiaggia...il mio prototipo perfetto di momento indimenticabile...niente di più, niente di meno.
<<l'acqua è fredda, dovremmo uscire>>
<<amore è bellissimo lo stesso, rimaniamo ancora un po'>>
<<tu sei pazza>>
<<meglio no?>>
<<si perché siamo pazzi insieme>>
Mi prende in braccio e mi getta sott'acqua un po' distante da lui.
<<Dio Ney guarda Odette lì>>
Vediamo quello scricciolo correre verso il mare inseguita da Eva che cerca di prenderla.
Esco velocemente e la prendo in braccio.
<<grazie Bel>>
<<prego tesoro>>
Le dico ridendo vedendola con il fiatone.
<<zio Ney>>
Urla la piccola, cercando di divincolarsi dalla mia presa.
<<ora lo zio esce, tranquilla, vengo da te>>
Si tuffa un'ultima volta prima di uscire.
Ci asciughiamo e torniamo a casa abbracciati sotto la stessa asciugamano.
Ceniamo tutti insieme, e provo anche diversi piatti brasiliani davvero buoni.
Nadine, sua madre, mi fa diverse domande sulla mia vita, ma senza essere troppo invasiva.
Verso le 2 saliamo in stanza e in poco tempo crolliamo, ancora distrutti dal viaggio.

Il giorno dopo io, Neymar, Eva, Odette, Rafaella, Leo e Jota, ci rechiamo sulla montagna Corcovado, dove si trova il Cristo Redentore, la famosa statua che rappresenta Gesù Cristo.
Salendo fino a lì la vista è davvero incredibile, è possibile distinguere perfettamente le spiagge, i quartieri della zona sud, la Lagoa Rodrigo de Freitas, il Centro e le arterie stradali che portano alla zona nord e alla Baixada Fluminense, lo stadio Maracanã e molto altro ancora.
Una volta scesi da lì, dopo pranzo, visitiamo la Scalinata Selarón, che fa da collegamento tra la Lapa, quartiere classico del samba e della movida carioca e Santa Teresa.
É un esempio di come la creatività, l'arte e l'architettura possano fondersi per dar vita ad uno spazio urbano che, pur essendo eccentrico, mantiene tutta la sua funzionalità.
Non si trova in un museo, ma è una delle opere d'arti più belle che abbia mai visto.
Scattiamo diverse foto, io con Neymar soprattutto...le rivedrò ogni volta che mi mancherà.

Torniamo a casa, e prima di lasciarlo andare via, facciamo l'amore. Per un mese intero non lo rivedrò, o almeno non in quel modo. Mi mancherà da impazzire, per questo ho lasciato tutto fuori dalla mia mente e mi sono dedicata solamente a lui.
Saluta tutti e per ultima me, che lo accompagno fuori, dove c'era un van ad aspettarlo.
<<mi mancherai da morire. Farò il tifo per te, mi raccomando amore mio, vinci, fai vedere al mondo di cosa sei capace>>
<<ti aspetto al centro, anche tu mi mancherai da impazzire. Ti amo, vincerò per te e per la mia famiglia. Stai attenta amore. Promettimi che mi aspetterai qui quando tornerò>>
<<te lo prometto. Ti amo anche io>>
Ci baciamo e poi sale in macchina. Abbassa il finestrino e mi saluta con la mano.
Posso sopravvivere un mese senza lui no?!
Lo spero...

𝘽𝙤𝙧𝙣 𝙩𝙤 𝙗𝙚 𝙮𝙤𝙪𝙧𝙨 | 𝙉𝙚𝙮𝙢𝙖𝙧 𝙅𝙧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora