Capitolo 18: Doccia Congelata

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Preso l'intimo dalla valigia e la chiave del bagno mi rinchiusi in bagno.

Aprì l'acqua fredda e mi ci fiondai sotto.
Avevo davvero bisogno di una doccia congelata.
Passati i minuti ad insaponarmi il corpo e i capelli,mi diedi un'ultima sciacquata prima di uscire dalla doccia.

Mi appoggiai un'asciugamano per coprire la mia nudità e lasciai i capelli liberi di asciugarsi all'aria.
Senza aspettare più di qualche secondo feci scattare la serratura del bagno ma la ritrovai inaspettatamente...chiusa.

«Brutto stronzo»imprecai tra me e me

Sapevo fosse stato Dylan,non c'era altra spiegazione.
Avrei dovuto controllare se ci fossero dei doppioni delle chiavi...

«Dylan!»urlai infuriata iniziando a battere le mani sulla porta
«Cosa succede bimba?»chiese il ragazzo ingenuamente
«Non fare il finto tonto»replicai alzando gli occhi al cielo
«Davvero,non so di che parli»continuò il moro dall'altro lato della porta

«Se non apri la porta ti giuro che la butto giù,io non starò chiusa qui dentro come te»urlai ancora più forte iniziando a cercare nella stanza qualunque cosa mi avrebbe fatto comodo.

«Questa andrà bene»pensai tra me e me prendendo in mano un ferrettino

Che poi...perché Dylan dovrebbe avere nel suo bagno un fermaglio da donna?
Sarà stato di una delle tante che si è scopato...sicuro.

Non ci feci molto caso,mi accovacciai vicino alla porta per vedere meglio la serratura.
Preparai il fermaglio e lo infilai nella serratura,iniziai a smanettare finché non sentì un click.

«Finalmente»sospirai appoggiando la fronte sulla porta.

Decisi poi di mettermi l'intimo e quindi di non restare nuda.
Dopo averlo messo uscì in fretta in cerca di una certa persona.

«Dylan!»urlai infuriata iniziando a cercare nelle stanze la figura del moro
«Sono qui!»sentì una voce provenire dalla cucina

«Dylan O'Brien sei morto!»continuai ad urlare raggiungendo la stanza e trovandolo seduto comodamente sullo sgabello vicino all'isola.

«Impressionante,davvero»ridacchiò il moro girandosi verso di me
«Di che cazzo parli?»domandai alzando un sopracciglio
«Come sei uscita dal bagno?»girò lo sguardo incrociando i suoi occhi nei miei.

«Non sono problemi tuoi,in più oggi dormirò sul letto sola,quindi puoi prenderti tranquillamente il divano»alzai le spalle per poi chiudermi in camera da letto.

Anche se era mezzanotte inoltrata non avevo assolutamente sonno,quindi decisi di chiamare Beth.

«Ehi,ti disturbo?»domandai sbuffando alla ragazza dall'altro lato del telefono
«No,non riuscivo a dormire»mi confessò la rossa
«Anche io in realtà»ridacchiai pensando a quanto potessimo essere simili io e Beth

«Comunque che succede,che cosa è successo di tanto brutto?»domandò Beth
«Come fai a sapere che è successo qualcosa?»risposi con un'altra domanda
«Sono la tua migliore amica Jo,capisco quando è successo qualcosa...si tratta di Dylan?»

«Si...o almeno una parte,Beth,è tutto questo»sbuffai sedendomi sul letto
«È Dylan,è mia sorella,è il ricordo di mio padre,è il mio passato,è Chris,è Orlando...è tutta la mia vita»continuai portandomi una mano alla fronte

«Con tuo padre e Chris non credo di poter fare molto,ma per tua sorella non devi preoccuparti,riusciremo a capire cosa volesse dire»mi rassicurò Beth
«Poi per Orlando e il tuo passato Jo,ricordi cosa ci diceva tua madre?»chiese la ragazza

«Non guardare ai giorni passati con il cuore disperato.Erano semplicemente dei punti che possono ora connettersi con il nostro presente,per aiutarci a disegnare il contorno di un domani migliore»ricordai le parole che disse a me e Beth mia madre,in effetti Beth per lei era come una seconda figlia...ecco perché siamo così legate tutt'oggi.

«Oppure cosa ti dicevo io?»ripropose la rossa al telefono

«Non lasciare che il passato ti dica chi sei,ma lascia che sia parte di chi diventerai»parlammo in contemporanea io e la mia amica

«Tutto questo per dirti che non puoi stare a rimuginare sul passato,non rimpiangerlo,non guardarti indietro.
Ricordati,il tuo punto fisso...sei tu»continuò Beth

«Grazie»sussurrai alla ragazza con un sorriso sul volto,anche se sapevo che non mi avrebbe potuto vedere.
«Ora che abbiamo risolto questa questione,mi dici cosa è successo con Dylan?»domandò la rossa

«Gli ho chiesto di dirmi che cosa avessero significato tutti quei baci e lui»iniziai a raccontare per poi essere interrotta
«Cosa ti ha detto lui?»
«Mi ha detto che non lo sapeva»ridacchiai pensando a quanto potesse essere insulsa quella risposta.

«È uno stronzo»sbuffò la mia amica
«E non sai cosa ha fatto prima»continuai a parlare
«Cosa?»domandò Beth curiosa

«Mi ha rinchiusa in bagno»riferì tutto d'un fiato
«E perchè l'ha fatto?»chiese la mia amica ancora più confusa

«Potrei...»iniziai alzando gli occhi al cielo
«Potresti?»cercò di farmi continuare la mia amica dall'altro capo del telefono
«Potrei aver fatto la stessa cosa il primo giorno in cui ho dormito qui,quindi questa di oggi sarebbe una sua piccola vendetta...credo»sbuffai

«Lo sapevo»ridacchiò la mia amica
«Lui voleva dormire nello stesso letto!»mi giustificai io

«Quello che avete poi fatto il giorno dopo...»continuò a ridere la mia amica

«Si ma...erano altre circostanze!»sbuffai alzando gli occhi occhi cielo
«Va bene,va bene»sentì la mia amica sbuffare

«Comunque ora vado,dobbiamo essere pronte per domani,a proposito di domani Jo...Dylan lo sa?»domandò la rossa
«Sà solamente che dobbiamo andare in un'ospedale psichiatrico per questioni di famiglia,ma io non avrei voluto digli nulla»replicai buttando la mia schiena sul letto

«E come ha fatto a scoprirlo
«Mi ha sentito parlare con Alex al locale,poi quando siamo arrivati a casa mi ha chiesto spiegazioni e sapevo che se non gli avessi detto qualcosa non si sarebbe fermato con le domande,quindi ho detto l'indispensabile»risposi

«Sei sicura che non sappia il motivo PRECISO per cui andremo lì domani?»mi raccomandò Beth
«Si...o almeno credo di si»sbuffai portandomi una mano tra i capelli

«Va bene,notte allora»replicò la mia amica
«Notte Beth»

Finita la chiamata,appoggiai il cellulare sul mobiletto di fianco al letto e mi addormentai velocemente.

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Never get distracted - Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora