Capitolo 44: Ghiro

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«Oddio»mi portai le mani alla bocca sorridendo come un'ebete.
«Vuoi farmi entrare o dovrò dormire qui a terra?»scherzò il ragazzo sull'uscio della porta.

«Ma tu...»sussurrai ancora più sconvolta indicandolo
«Chérie,io entro lo stesso»ridacchiò facendosi spazio tra le mie braccia e passando in casa.
«Sìmon tu sei qui!E poi...parli l'inglese!»sorrisi voltandomi verso il ragazzo dai capelli castani.

Non credo di avervelo mai descritto,nel caso lo farò ora.
Sìmon Varès,un ragazzo con i capelli castani e gli occhi verdi tendenti al marrone chiaro.
Persona molto tranquilla e sincera...in pratica era lui che metteva fine ai miei dilemmi interiori.

Grazie Sìmon!

«Ma-ma tu che ci fai qui!»urlai chiudendo la porta alle mie spalle.
«L'ho chiamato io»sorrise la mia migliore amica scendendo le scale,con solamente un'accappatoio.
«Tu!»urlai scuotendo la testa con un sorriso a 32 denti.
«Già,io»sorrise lei venendomi incontro.

Appena fu abbastanza vicina la intrappolai in un abbraccio.
Sorrisi sui suoi capelli e le sussurrai un
«Grazie»flebile.
Lei rispose stringendo ancor di più la sua presa su di me e dandomi un leggero bacio fra i capelli
«Tutto per te»sorrise staccandosi leggermente dal mio corpo.

«Ora và dal tuo francesino»ruotò gli occhi al cielo nascondendo un piccolo sorriso mordendosi l'interno guancia,per poi lasciare la presa.

Sorrisi nuovamente alla rossa e mi girai nuovamente verso il moro che aveva posato le sue valige sul pianerottolo di casa.
Ridacchiai per poi saltargli letteralmente addosso come un koala.

«Mi sei mancato!»urlai stringendolo ancora di più a me
«Anche tu,chérie»ridacchiò il ragazzo allontanando un attimo il viso per lasciarmi un casto bacio sulla guancia.

Scossi la testa ributtandomi nuovamente tra le sue braccia,continuando a stringerlo a me.
«Ho così tante cose da raccontarti»sussurrai accarezzandogli leggermente i capelli.
«Lo so,e lo farai chérie»

«Puoi smetterla di chiamarmi chérie lo sai vero?Non siamo più a Parigi»ridacchiai riportando i piedi per terra.
«Non credo smetterò mai di farlo»mi confidò ridacchiando leggermente
«Eh va bene»scossi la testa mordendomi un labbro.

Sentì dei passi alle mie spalle,così mi girai e notai Alex scendere le scale,con l'unica eccezione che non mi staccava gli occhi di dosso ed aveva un sorriso gigante sul viso.
«Lo sapevi?»domandai inclinando la testa di lato e sorridendo leggermente
«Certo»
«Adoro anche te allora!»urlai correndo verso di lui e stringendolo tra le mie braccia.

Alex ridacchiò per poi avvicinarsi al mio orecchio«Ti voglio bene»

«Anche io,tanto»sussurrai lasciandogli un leggero bacio fra i capelli e stringendo ancor di più la presa sul suo collo.

«Va bene Jo,così mi strozzi»ridacchiò Alex posando le sue mani sui miei fianchi,per allontanarmi.
«Oh si,scusa»sorrisi slacciando le mie mani dal suo collo.

«Ed in tutto questo il tuo ragazzo non si è ancora svegliato chèrie,sicura sia vivo?»Simòn alzò un sopracciglio ironicamente indicando il moro con l'indice,per poi scoppiare in una fragorosa risata.

Però l'unica cosa che mi era saltata all'orecchio era come l'aveva definito...

«Non è il mio ragazzo»cercai di rimediare sforzando un sorriso e mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Ahh tu e le tue strane fissazioni di "Niente fidanzati perché non voglio legami" o cose del genere»sbuffò Sìmon ruotando gli occhi al cielo.
«Ma sta' zitto»sorrisi scuotendo la testa,posando i miei occhi sul moro ancora steso sul divano.

Never get distracted - Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora