Capitolo 34: Minaccia

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Alex's pov

Dopo tutto quello che era successo ieri avevo deciso di movimentarmi anche io.
Non potevo continuare a vedere Jo così distrutta per colpa di Dylan.Non lo meritava.

Così ieri,dopo aver consolato la mia amica ancora per un pò,io e Beth avevamo cercato di farla distrarre tirando fuori dei polverosi giochi da tavolo che Beth conservava da non sò quanto tempo.
Fatto stà,che arrivati a mezzanotte Jo aveva deciso di andare a dormire perché,detto da lei,era molto stanca.

Io e Beth avevamo approfittato di quel momento in cui eravamo soli per capire cosa fare.

«Tu parlerai con Dylan»mi indicò Beth
«E io andrò ad uccidere Edith»sorrise nuovamente battendo le mani.

«No,tu porterai qui Sìmon...Jo ha bisogno di svago ed è lui l'unico che può tirarla sù di morale»risposi alzando le spalle.

«Sìmon?Il francesino?»chiese la rossa alzando un sopracciglio.

«Si,da quanto mi hai raccontato Jo e questo Sìmon sono molto in sintonia...per cui porterai lui qui,non si discute»sorrisi alzandomi dal divano.

«E va bene»sbuffò
«Perfetto,a domani»ridacchiai per poi stamparle un bacio sulle labbra

«Dovremmo parlare a Jo di noi»riflettè Beth accompagnandomi alla porta
«Lo faremo,ma non ora.Ha così tante cose per la testa ora,non voglio dargli altre cose su cui pensare»replicai

«Hai ragione,allora a domani»finì per poi chiudere la porta.

Questo era quello che era successo ieri sera,ora sono le dieci di mattina e mi trovavo al Black's,alla ricerca del moro che trovai subito seduto sullo sgabello del bancone a bere un non sò cosa.

Lui,sentendo la presenza di qualcuno, si girò verso di me e per poco non fece cadere il bicchiere a terra.

«Attento,lo dovresti ripagare poi»iniziai alzando un sopracciglio
«Alex»sussurrò lui
«Si,sono io...vieni con me»continuai iniziando ad avviarmi fuori al locale.

Non avrei mai parlato lì dentro,troppe persone curiose e troppe orecchie che potrebbero sentire.

Sentì i passi del moro farsi sempre più vicini,entrai in un vicolo e mi fermai solo quando non sentì più i passi di Dylan.
Appena mi girai,notai il suo sguardo vagare molto velocemente nel vicolo ormai illuminato dalla luce del giorno.

«Non è il momento per vagare nel viale dei ricordi,Dylan»sospirai alzando gli occhi al cielo
«Tu sai che cosa successe qui?»domandò il moro prendendo un respiro profondo per poi entrare nella stradina.

«Certo,ricordo quando mi hai raccontato di aver baciato una ragazza in un vicolo solo per sfizio,ma allora non sapevo ancora chi fosse la ragazza...»dissi acidamente alzando gli occhi al cielo.

«Perchè siamo qui?»
«Ti ho visto prima,stavi bevendo abbastanza osservando il bicchiere che ti eri riempito,che succede?...guai in paradiso?»ridacchiai incrociando le braccia al petto.

«Niente paradiso...solo inferno»sbuffò Dylan appoggiandosi al muro della stradina.

«Eppure sei stato tu a fare casini»riflettei appoggiandomi a mia volta,al muro opposto.
«Perchè siamo qua,Alexander?»ripropose più duramente.

«Sono qui per farti vedere una cosa»sorrisi ironicamente per poi prendere il cellulare e avvicinarmi al moro.

Lui si sporse abbastanza da avere una completa visione sullo schermo e dopo pochi secondi feci partire il video della penna usb.

Never get distracted - Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora