Capitolo 21: Party(1/3)

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«Non capisco perchè voi donne ci mettiate così tanto tempo per prepararvi»sbuffò Dylan dall'altro lato della porta.

Era ormai da mezz'ora che mi ero rinchiusa in bagno per prepararmi,mi ero fatta una doccia,lavata e asciugata i capelli,avevo appena finito di lavarmi i denti e il viso finché la voce del moro da dietro la porta non mi aveva richiamato.

«Non c'è un motivo in realtà,lo facciamo e basta»ridacchiai indossando il vestito che avevo scelto per la sera.

Era un vestito abbastanza semplice,di raso nero,che mi arrivava prima dell'interno coscia e con una scollatura abbastanza profonda.
Indossai i tacchi che mi ero portata da casa,mi truccai mettendomi solo un filo di mascara,il correttore per coprire le occhiaie,un rossetto rosso e finalmente uscì dal bagno.

Appena il moro mi vide uscire rimase a bocca aperta.
Iniziai a ridere vedendo la faccia incantata del ragazzo che continuava ad osservarmi in ogni punto.

«Per favore non consumarmi»ghignai ironicamente andandomi a controllare allo specchio.
«Cosa c'è Dyl?Qualcosa non va?»feci la finta innocente girandomi verso il ragazzo in questione che non riusciva neanche ad emettere un suono.

«Ti scoperei se non dovessimo andare»sbuffò seccato il moro ritornando a guardarmi negli occhi
«Non puoi»alzai le spalle innocentemente

«D-dobbiamo andare»balbettò
«Certo»sorrisi dandomi un'ultima occhiata allo specchio prima di avviarmi alla porta d'uscita.

«Nono aspetta»replicò Dylan prima di prendermi per un polso e fare scontrare le nostre labbra.

Era un normalissimo bacio a stampo,anche se si capiva che entrambi volevamo andare oltre.
«Se qualcuno stasera ci prova con te lo uccido»minacciò il ragazzo staccandosi dalle mie labbra.

«Devo ricordarti che non sei il mio ragazzo?»alzai un sopracciglio ghignando
«Non mi interessa»concluse per poi ritornare più famelico sulle mie labbra.

Lo assecondai portando le mie mani tra i suoi capelli e tirandoli leggermente provocandogli un gemito di piacere.
Lui portò subito le sue mani sui miei fianchi per poi iniziare a muoverle per tutto il mio corpo,toccando ogni singolo punto.

«D-dylan dobbiamo andare»sussurrai tra un bacio e l'altro
«Mhh»grugnì il ragazzo per poi fiondarsi sul mio collo,iniziando a morderlo e lasciando qualche bacio qua e là.

«Dylan»sospirai iniziando ad allontanare il moro,che con suo sommo dispiacere dovette acconsentire.
«Forse continueremo dopo»risposi portando le mie braccia intorno al bacino del ragazzo

«Non vedo l'ora»sorrise beffardo Dylan,cosa che mi fece alzare gli occhi al cielo nascondendo un sorriso mordendomi l'interno guancia.

«Comunque ora andiamo»sorrisi per poi rubare le chiavi dell'auto del moro dalla tasca posteriore dei suoi jeans.
«Ehi!»richiamò lui
«Troppo tardi»ridacchiai facendo ruotare le sue chiavi tra le mia dita.

Presa la mia borsa corsi all'ingresso,per poi uscire di casa e correre,per quanto potessi con quei trampoli,all'ascensore senza neanche aspettare il moro che era ancora in casa.

Quando uscì dall'ascensore mi catapultai nel parcheggio dove era accostata la sua Camaro nera.

«Sei una stronza!»ridacchiò il moro uscendo dal palazzo
«Non sei il primo a dirmelo»ridacchiai a mia volta per poi lanciare le chiavi al ragazzo,che le prese senza problemi.

Entrò al posto del guidatore e io feci lo stesso al posto del passeggero.
Solamente dopo qualche secondo di silenzio dove Dylan accese la vettura,continuò nuovamente il suo discorso.

Never get distracted - Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora