Capitolo 10: Favore

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«Hai finito?»domandai abbastanza scocciata da quella situazione

«Non ancora,devo fare un'ultima cosa»sospirò lui continuando a guardarmi negli occhi

«Cos-»non mi lasciò finire che sbattè nuovamente le sue labbra sulle mie.

Passava le mani dalle mie guance ai miei fianchi,continuava a baciarmi furiosamente non accennando a fermarsi.
Scombussolata da quel gesto,inizialmente non ricambiai il bacio,appena però capì che cosa stesse succedendo,con tutta la mia forza di volontà allontanai pesantemente il moro dalle mie labbra.

«Che cazzo fai!?»sbottai guardando il petto del ragazzo fare sù e giù ad un ritmo prorompente,non considerando inoltre le sue labbra tutte arrossate per il bacio.

«Tu...tu dimenticalo»rispose telegrafico prima di iniziare ad incamminarsi nuovamente nel locale,lasciandomi lì con una marea di problemi.

«Che cazzo è successo»pensai tra me e me

***

Era passata ormai una settimana dal suo ultimo bacio,tutto si era ristabilito...più o meno.

Iniziavo ad abituarmi al Black's,alle continue battutine di Dylan,alle continue paranoie di Beth,e i turni sfrenati che condividevo con Sarah.

Parlando dell'uscita con Alex,era andata bene.
Mi aveva portata al parco,iniziammo a parlare male di tutti gli stronzi del locale,non accennando però,a parlare del suo migliore amico.Il vero stronzo.

Capì subito però,che tra me e Alex non potesse nascere nient'altro se non un'amore fraterno.

Quando gli dissi di provare solamente una forte amicizia nei suoi confronti,il biondo dagli adorabili occhi verdi non fece altro se non abbracciarmi,sussurrandomi che anche per lui non ci potesse essere niente tra di noi più di un bellissimo rapporto di amicizia,diceva che l'aveva capito da quando,quella volta al locale,iniziai a trattarlo male pensando che volesse portarmi a letto.

Da lì pensò che era meglio avermi come amica che come nemica.

«Ci vediamo come sempre al Black's allora»replicò,quel giorno,il ragazzo.
«Certo»gli sorrisi prima di allontanarmi per poi tornare a casa.

Ero in totale panico,come avevo detto prima è una settimana che io e Sarah correvano come matte per tutto il locale,una tra le tante prove fu quella stessa sera.

«Ti prego dammi il cambio»sbuffò Sarah arrivando al bancone con il vassoio ormai vuoto
«Nono,non voglio»risposi telegrafica scuotendo la testa a sinistra e a destra.

«Alza il culo da quello sgabello»replicò la ragazza iniziando a guardarmi con uno sguardo assassino

«Va bene»sbuffai alzando gli occhi al cielo,lasciando il mio adorato posto e prendendo il blocco per gli appunti che fino a quel momento era nelle mani di Sarah.

Avevo oramai imparato a non fare cazzate al locale,quando delle ragazze mi chiamavano "puttana" o "zoccola" o mi mancavano direttamente di rispetto,quando passavo per i tavoli e qualche uomo ormai ubriaco mi tastava il sedere,cercavo di non uccidere nessuno e fare finta di niente.

«Indaffarata bimba?»parlò Dylan dal suo tavolo vedendomi correre.
«Vaffanculo»risposi facendogli un dito medio accompagnato da un sorriso ironico,per poi tornare a sfrecciare tra i tavoli e le varie ordinazioni.


«Due Bloody Mary al tavolo 6 Jo!»urlò Sarah vedendomi andare vicino al bancone e iniziando a caricarmi il vassoio.
«Il tavolo 11 ha bisogno di un'altra birra alla spina»sbuffai iniziando ad avvicinarmi al tavolo da servire.

«Ehi Jo!Scusami,potrei parlarti un attimo?»mi domandò una voce alle mie spalle
«Alex!Certo vieni»sorrisi leggermente per poi incamminarmi verso il magazzino,lasciando velocemente gli ordini al tavolo.

Passammo il bancone dove c'era Sarah che si stava riposando su una sedia e solo dopo essere arrivati al punto stabilito Alex riprese la parola.

«Si tratta di Dylan»affermò il ragazzo,alchè io alzai un sopracciglio aggrottando la fronte,facendogli segno con la testa di continuare a parlare

«Lui domani avrà un incontro ed ho bisogno che tu vada a casa sua per prendermi una cosa»sospirò Alex

«Alex ma non puoi andare a prendere tu questa cosa?»aggrottai le sopracciglia
«Domani combatterò anche io,non avrei tempo per andare a casa sua e poi prepararmi per l'incontro»alzò le spalle rammaricato il biondo

«E Dylan?Non può prendertela lui?»domandai nuovamente
«Come ho detto prima,anche lui combatterà,in più lui non dovrà sapere questa cosa»

«E come faccio ad entrare in casa sua senza chiavi?»alzai un sopracciglio incrociando le braccia sotto il seno
«Tiene sempre una copia delle chiavi sotto un vaso alla porta,non dovrai fare altro che entrare,recuperare i guantoni e uscire senza che nessuno ti abbia visto»mi rassicurò Alex

«I guantoni ti servono per l'incontro di domani vero?»domandai mordendomi il labbro per l'ansia che stavo iniziando ad avere.

«Va bene»sbuffai dopo qualche secondo di riflessione
«Grazie»sorrise lui iniziando ad incamminarsi verso l'uscita

«Ti devo un favore!»continuò il biondo prima di uscire definitivamente dal magazzino.

«Oh certo che me lo devi»borbottai sbuffando leggermente,per poi tornare lentamente nel locale.

Never get distracted - Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora