«Si è addormentato?»parlò una voce scendendo le scale
«Si,dovevi vederlo...non sembrava neanche lui»staccai i miei occhi dal cellulare per posizionarli sul mio amico che aveva appena sceso le scale
«Ecco perchè evita di bere,l'alcool gli fa' questo effetto»ridacchiò Alex sedendosi alla poltrona accanto alla mia.«Che succede?»chiese guardandomi con occhi socchiusi,come se stesse cercando di studiarmi
«Oh ehm...niente.
Invece,parliamo di te e la mia migliore amica,sai non vorrei farti la predica perché sei oramai grande e vaccinato ma...vi prego state attenti,non voglio diventare zia in questo momento»sorrisi cercando di sdrammatizzare.«Tranquilla di quello»ridacchiò il mio amico poggiandosi totalmente allo schienale della poltrona.
«Posso chiederti una cosa?»continuai guardando il ragazzo negli occhi
«Tutto quello che vuoi»sorrise«Sò che dovrei farmi gli affari miei ma...quella J che Dylan ha sull'anulare sinistro rappresenta Julia,non è vero?»domandai cercando di essere il più discreta possibile
«Come sai di Julia?»chiese Alex strabuzzando leggermente gli occhi
«Me ne aveva parlato tempo fa,perché?»«Di solito non parla mai di sua sorella...comunque si,rappresenta lei»affermò abbassando leggermente il capo
«Cosa le è successo?»domandai sperando di non essere troppo invadente
«Perchè credi le sia successo qualcosa?»
«Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda»inclinai il capo ridacchiando.Alex si morse il labbro inferiore iniziando a ridacchiare scuotendo la testa,prima di riportare lo sguardo su di me e farsi nuovamente accigliato
«Dylan non vorrebbe che te lo dicessi io»scosse la testa cominciando a muoversi sul posto
«Dylan non me lo direbbe mai,tu sei l'unico che potrebbe dirmelo»«Credi davvero che lui non te lo direbbe?»ghignò alzando un sopracciglio.
Corrucciai la fronte facendo una smorfia di confusione che bastò al mio amico per spiegarsi meglio«Si fida di te,Jo.
Forse non te lo ha detto perché non glielo hai semplicemente chiesto,ma fidati...sei la prima con cui lui riesca ad aprirsi in questo modo»sforzò un sorriso prima di ributtarsi a capofitto sulla poltroncina.
«Anche io mi fido di lui»mi affrettai a dire.«Non è così»mi corresse in modo cantalenante Alex
«Cosa?»domandai confusa dalla sua affermazione
«Forse è vero che ti fidi di lui,ma non completamente.
Lo vedo,lo vede Beth,e dovresti vederlo anche tu»alzò le spalleMi morsi un labbro in sovrappensiero,forse aveva ragione...
Per me la fiducia era troppo importante per darla a chiunque.
Forse era vero che di Dylan non mi fidassi al 100%,perché sapevo che c'era ancora qualcosa che mi nascondeva...«Ora vado da Beth»parlò il ragazzo dopo pochi minuti di silenzio imbarazzante
«Ehi!Hai fatto tutto questo discorso per evitare di rispondere alla mia domanda!Vigliacco!»mi finsi offesa incrociando le braccia sotto il seno e facendo una finta smorfia arrabbiata.«Scusa,vado»ridacchiò alzando le spalle e iniziando ad incamminarsi verso le scale
«Va bene,e fate attenzione!»ridacchiai alzando gli occhi al cielo e riportando lo sguardo nuovamente sul mio cellulare.Sentì i passi del ragazzo farsi sempre più ottavati finché non scomparvero completamente.
Ero rimasta nuovamente sola...o almeno,lo ero se non contavano il semi morto sul materasso.Stavo per alzarmi dal divano quando il mio cellulare non iniziò a squillare.
«Cazzo»imprecai cercando di silenziarlo,non volevo che Dylan si svegliasse a causa mia.Appena presi il telefono notai che il numero che mi stava chiamando non l'avevo registrato in rubrica...
Corrucciai la fronte in un'espressione confusa ma accettai comunque.«Pronto?»
«Josephine»strabuzzai gli occhi appena sentì la voce dall'altro capo del telefono,appoggiai la mia mano sul microfono e mi allontanai il più possibile da tutti,mi chiusi a chiave in bagno.«Noah!,allora com'è la Spagna?si sta' bene lì?»finsi di essere interessata alzando gli occhi al cielo,sapendo che non potesse vedermi.
«Si sta bene si,ma fa troppo caldo...non fa per me»continuò
«Oh mi dispiace»alzai un sopracciglio mettendo il vivavoce e lasciando il cellulare sul lavandino.«Quindi,perché mi hai chiamato?»domandai iniziando a frugare per i cassetti del bagno
«Mi hai detto che avessi dovuto chiamarti appena sarei stato fuori dal vostro raggio d'azione,e l'ho fatto»sentì la frustrazione nel suo tono di voce anche se non potevo vederlo.
«Ma che bravo»ridacchiai ironicamente iniziando a cercare negli scaffali
«Hai la mia parola,non sarò mai più nei paraggi»parlò il ragazzo«Come so' che dici la verità?»mi fermai da quello che stavo facendo per puntare lo sguardo sul cellulare attendendo una risposta.
Il ragazzo sospirò rumorosamente prima di rispondere
«Perchè io mantengo le promesse,in più non sei tu il mio problema»
«Ciao,Noah»dissi chiudendo velocemente la chiamata per poi ricominciare a cercare nella stanza.Stavo cercando un'aspirina per Dylan,sicuramente quando finirà la sbronza gli si sarebbero presentati dei dolori,o almeno credo...
Meglio prevenire che curare...«Finalmente»sorrisi prendendo la bustina dal mobiletto sopra il lavandino.
Aprì nuovamente la porta che avevo precedentemente chiuso a chiave e iniziai a scendere giù.
Mi fermai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e riempirlo con l'acqua,per poi appoggiarlo sul mobiletto di fronte al divano dov'era stravaccato il ragazzo.Ricominciai però pensare alle parole del moro...lui mi amava.O almeno questo è quello che ha detto da ubriaco,ma si sà...quando si è brilli tutti tendiamo a dire e fare stronzate.
Scossi la testa e lentamente mi alzai dalla mia posizione strategica sul divano andando verso la mia camera.
Decisi di uscire, quindi indossai solamente una maglia bianca e nera corta e un pantalone lungo nero,con ovviamente le mie Vans.
Indossai tutto,andai allo specchio e creai uno chignon abbastanza disordinato,per poi scendere le scale.Mi avvicinai nuovamente al corpo dormiente di Dylan e gli lasciai un casto bacio sulla fronte per poi sorridere leggermente...di solito non arrivavo mai alla sua fronte a causa dei suoi dieci centimetri di più.
Scossi la testa,presi la borsa che era sulla poltroncina e iniziai ad avvicinarmi alla porta.
«Chiavi?Le ho
Telefono?Cel'ho
Chiavi della macchina?Non mi servono ma le ho comunque»iniziai a fare una lista nella mia mente,in modo tale da non poter dimenticare nulla.Chiusi la borsa e iniziai ad aprire la porta,stavo per uscire quando qualcuno mi si parò difronte.
«Non ci credo...»
————
Eh niente, sono riuscita a tirare fuori questo capitolo, spero vi piaccia<3
Per adesso che ne pensate della storia?
Vi salutoo,
Dylmiomarito💕
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Never get distracted - Dylan O'Brien
Fanfiction[ IN REVISIONE ] Josephine è uno spirito libero, una ragazza che pensa e agisce in modo libero, senza preoccuparsi delle 'normali regole sociali', che detto fra noi, odia da morire. Le persone la definiscono come una persona abbastanza testarda, non...